F1, GP Arabia Saudita 2023: le pagelle di Jeddah

F1, GP Arabia Saudita 2023: le pagelle di Jeddah
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Giovanni Bregant
  • di Giovanni Bregant
I promossi e i bocciati di Jeddah nelle pagelle del Gran Premio dell'Arabia Saudita 2023 di Formula 1
  • Giovanni Bregant
  • di Giovanni Bregant
20 marzo 2023

Va bene che se Verstappen parte 15° e tu guidi l’altra Red Bull è un po’ come tirare un rigore (a porta vuota), ma Perez a Jeddah è stato comunque bravo a non sbagliare niente, dosando piede e testa per portarsi a casa una vittoria pur sempre meritata, se non altro perché il messicano continua a confermarsi di gran lunga il compagno più incisivo tra quelli che hanno avuto l’onere di stare accanto a Super Max. Niente male per uno che a fine 2020 era rimasto senza volante. Voto 8.

Alle sue spalle, Verstappen quando ha iniziato a vedere il compagno di squadra in fondo ai rettilinei deve averci pensato davvero di andare a riprenderlo per portarsi a casa la vittoria: sarebbe stata l’ennesima impresa. Poi qualche problema all’auto e un po’ di esperienza gli hanno consigliato di desistere, con buona pace delle coronarie di Horner. Certo, il giro veloce finale sa tanto di sberleffo al compagno-rivale (che lui non considera nemmeno tale), ma in fondo i campioni sono fatti così, no? Resta la sensazione che senza il problema in qualifica l’olandese avrebbe dominato, avendo dimostrato di riuscire a fare qualsiasi cosa con la sua monoposto tra i muretti di Jeddah. Voto 10, dominatore morale.

Ancora a podio a Alonso, anzi no, cioè sì. Va beh, prima che alla FIA cambino ancora idea, festeggiamo il 100° podio dello spagnolo, frutto di una gran qualifica e di una gara condotta sempre con ritmo altissimo. Peccato solo per l’errore al via, che comunque con il proverbiale senno di poi non ha influito sul risultato. Intanto a Jeddah è arrivata la conferma: Alonso sarà grande protagonista per tutto il campionato e questa è una buona notizia per lui, per noi e per l’intera F1. Voto 10, infinito.

Buon 4° posto di Russell, che ha il merito di regolare il compagno di squadra (un certo Hamilton) e stare davanti alle Ferrari, ovvero il massimo risultato a cui può ambire in questo momento con la sua Mercedes. Un po’ poco per il talento britannico, che come Leclerc rischia di essere sempre fuori tempo rispetto alle sue doti naturali di velocità. Intanto voto 9, massimizza il potenziale.

Alle sue spalle il già citato Hamilton, che avendo le gomme medie nel finale contro le hard dei suoi diretti avversari ad un certo punto aveva illuso, ma non riesce mai davvero a impensierire il compagno di squadra, dal quale aveva rimediato 4 decimi in qualifica. Certo alla sua età servirebbe un’auto migliore per mantenere intatte le motivazioni, però il bilancio resta in rosso. Voto 6 solo per le attenuanti generiche che si devono a un 7 volte iridato.

Rosso come il colore delle monoposto arrivate al 6° e 7° posto. La prima era quella di Sainz, ma lo spagnolo non ha niente di cui gioire: al primo giro subisce un gran soprasso da Stroll, poi recupera nel gioco dei pit stop, salvo essere beffato dalle Mercedes grazie alla safety car, ma in generale lo spagnolo fatica per tutto il fine settimana, anche in qualifica quanta sofferenza per fare il tempo… La monoposto è quel che è, ma Carlos jr. non riesce a mascherarne le carenze. Voto 6 perché comunque sul banco degli imputati a Maranello ora ci sono i tecnici (quei pochi rimasti), non certo i piloti.

Ennesima prova generosa e tenace invece per Leclerc, che in qualifica si inventa un gran giro per minimizzare la penalizzazione e in gara grazie alle gomme soft risale bene, illudendo e forse illudendosi: con le gomme dure però nel finale anche lui deve arrendersi ai limiti del mezzo. Resta il fatto che al momento il monegasco è (l’unico) valore aggiunto di questa Ferrari: voto 9 per l’impegno.

A punti Ocon, dopo l’esordio tragicomico in Bahrain, con la soddisfazione di stare sempre un passo avanti al compagno Gasly, soprattutto in qualifica: voto 7,5 perché onestamente con questa Alpine di più è difficile chiedergli.

A proposito di Gasly, voto 6,5 perché a punti ci va, però Ocon continua a viaggiare su un altro ritmo, soprattutto sul giro secco.

Chiude la zona punti Magnussen, che beffa Tsunoda con uno dei sorpassi più belli della gara: il danese in qualifica viene ancora una volta beffato da Hulkenberg, ma in gara si rifà con gli interessi, dimostrando di essere sempre il pilota coriaceo che tanto si è fatto apprezzare dal suo rientro in F1. Voto 7.

Fuori dai punti, voto 6 a Tsunoda che da una parte continua a sovrastare De Vries, dall’altra come abbiamo appena ricordato si fa beffare da Magnussen nel finale, e con la monoposto di quest’anno andare a punti è tutt’altro che scontato.

Voto 5 al già citato De Vries, che continua a faticare molto con una AlphaTauri che evidentemente non ha ancora capito come sfruttare.

Voto 7 a Piastri invece, ma solo per il giro di qualifica, perché in gara una toccata al primo giro lo ricaccia subito in fondo al gruppo e da lì, con questa McLaren, non c’è modo di risalire. Nel finale il duello con Norris fa più che altro tenerezza pensando che non avevano molto altro a cui ambire. A proposito, voto 5 a Norris che rovina quel poco che poteva fare di buono baciando il muretto in prova: la gara a quel punto è un girare in tondo senza molto costrutto, e perdendo pure il duello con Piastri.

Voto 6,5 di incoraggiamento invece a Stroll, ritirato incolpevole che si fa apprezzare soprattutto per il sorpasso all’esterno su Sainz durante il primo giro: certo Alonso continua a correre su altri livelli, ma questa forse non è una sorpresa nemmeno per lui.

Voto 4 alla FIA per come ha gestito la penalizzazione su Alonso: ancora una volta lenta su investigazioni che dovrebbero essere banali e costretta ad applicare norme poco chiare (che però scrive la FIA stessa…).

E voto 8 al circuito di Jeddah, perché con buona pace dei nostalgici bisogna ammettere che è una pista unica nel suo genere e spettacolare, anche lasciando da parte le scenografiche immagini dall’alto. Poi certo resta da capire perché nelle piste europee si rovinano curve storiche in nome delle vie di fuga, di cui però in Arabia Saudita si può fare benissimo a meno…

GP Arabia Saudita 2023, le pagelle

Verstappen 10

Alonso 10

Russell 9

Leclerc 9

Perez 8

Ocon 7,5

Magnussen 7

Piastri 7

Gasly 6,5

Stroll 6,5

Hamilton 6

Sainz 6

Tsunoda 6

De Vries 5

FIA 4

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