F1, GP Austria 2017: Hamilton-Vettel, la vera storia di una stretta di mano

F1, GP Austria 2017: Hamilton-Vettel, la vera storia di una stretta di mano
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Paolo Ciccarone
Hamilton è stato criticato per non aver stretto la mano a Vettel durante le interviste post-qualifiche, ma lo aveva già fatto in precedenza
8 luglio 2017

Ormai è diventato il tormentone dei siti web e dei tifosi col paraocchi: dopo la fine delle qualifiche Davide Valsecchi aveva chiesto ad Hamilton e Vettel di stringersi la mano davanti al pubblico ma Lewis ha risposto: "Lo abbiamo già fatto" . Da questo momento si sono scatenati gli anti Hamilton, fomentati anche da giornalisti che per raccattare qualche vendita in più hanno cominciato a fare i grillini sparando a zero sul pilota inglese, colpevole di tutte le malefatte della F.1 degli ultimi 10 anni.

Ebbene, appena sceso dalla sua Mercedes Hamilton si è recato da Vettel e gli ha dato una pacca sulla spalla e gli ha stretto la mano, facendo la stessa cosa con Bottas. Ma dalla regia della FOM si erano persi il momento e via radio hanno chiesto per tre volte a Valsecchi di far ripetere la scena. Solo che Hamilton è onesto sotto questo aspetto: la stretta c'era stata e spontanea, non gli sembrava il caso doverla rifare solo per esigenze televisive, sarebbe stata falsa e per niente naturale. E per questo motivo ora Hamilton viene accusato, insultato e deriso dai tifosi della Ferrari.

Hamilton è onesto sotto questo aspetto: la stretta c'era stata e spontanea, non gli sembrava il caso doverla rifare solo per esigenze televisive, sarebbe stata falsa e per niente naturale

Un comportamento vergognoso nei confronti di un pilota, un gran campione dal talento enorme che forse, come accaduto per Vettel in passato (definito Bimbominkia dalla tifoseria Ferrari) lo hanno subito idolatrato appena indossata la divisa rossa. Speriamo accada presto anche per Hamilton, alla faccia di chi non sa distinguere il tifo, i racconti di pancia di giornalisti ormai rassegnati a un lento e indelebile declino del loro giornale e da chi fomenta odio senza motivo.

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