F1, GP Belgio 2018: le pagelle di Spa

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Giovanni Bregant
  • di Giovanni Bregant
I promossi e i bocciati di Spa nelle pagelle del Gran Premio del Belgio
  • Giovanni Bregant
  • di Giovanni Bregant
27 agosto 2018

Una vittoria che è soprattutto una prova di forza, per riaccendere le speranze dei tifosi ferraristi e seminare qualche timore in più nel box vicino. Un successo frutto di un sorpasso straordinario per tempismo tattico e determinazione. Stavolta nel momento decisivo il tedesco non ha sbagliato, per quanto favorito dalla cavalleria dietro le spalle e dalla conformazione del circuito. Il resto è, come si dice, storia. E infatti la storia ci insegna che quando è in testa, con l’auto migliore e in assenza di imprevisti, Vettel è imprendibile. Troppo maligni anche in un giorno di festa? Forse. Qualche dubbio però rimane, pensando alla qualifica ancora una volta non all’altezza dell’avversario e soprattutto al distacco risicatissimo con cui il tedesco è uscito dai box dopo il cambio gomme: bastava una piccola sbavatura e si sarebbe trovato di nuovo alle spalle dell’inglese, e in quel caso il sorpasso sarebbe stato assai più difficile crediamo. Rischio calcolato? Nel dubbio voto 9 a Vettel, che ha vinto, anzi dominato, ma continua a non convincerci del tutto.

Voto 9 anche ad Hamilton, che se fosse solo per le qualifiche avrebbe meritato un 10 per l’ennesima dimostrazione di talento, ma in gara purtroppo per lui ha dovuto limitare i danni, anche se ci ha provato davvero fino al pit stop e solo nel finale ha davvero tirato i remi in barca. Sempre sul pezzo.

Voto 8,5 a Verstappen, abile a superare con il suo Renault le due “Pantere Rosa” motorizzate Mercedes e andare a prendersi un meritatissimo podio di fronte a mezza Olanda in tribuna. Da applausi in particolare il sorpasso ritardato su Ocon. Dopo un inizio di campionato difficile, Verstappen continua a ribadire in pista il proprio talento, e i detrattori muti, come direbbe qualcuno.

Quarto Bottas, dopo una bella rimonta dal fondo della griglia. La superiorità del mezzo a disposizione certamente lo ha aiutato, però il sorpasso all’esterno al Raidillon su Gasly è roba da uomini veri. Voto 8, per una volta ci ha emozionato.

Alle sue spalle, Perez è ottimo quinto, dopo essere stato addirittura 3°, ma contro Red Bull e Mercedes il messicano poteva ben poco. In compenso a noi piacerebbe tanto vederlo su una di queste due macchine. Nel frattempo voto 8: campione in incognito.
Dietro di lui coglie un ottimo 6° posto Ocon, dopo una qualifica strepitosa: la gara però è un’altra cosa e il francese perde la posizione anche rispetto al compagno di squadra nella staccata a 4 in fondo al Kemmel al primo giro. Esteban vede un varco per sorprendere Hamilton, poi lo spazio si chiude e lui intelligentemente alza il piede e pensa a portare a casa punti pesanti. Voto 7,5 prova di maturità.

Si è visto poco Grosjean, ma nel caso del francese questo è sempre un buon segno, perché significa che è stato lontano dai guai, e infatti il francese porta a casa un bel 7° posto dopo essere stato sempre davanti al compagno di squadra. Voto 7, stavolta impeccabile. Basterà per salvare il sedile?

Dietro, Magnussen ottiene altri punti dopo una gara priva di acuti ma concreta. Voto 6,5, certezza.

In proporzione al mezzo a disposizione, pttimo 9° posto per Gasly, che dopo essere entrato in Q3 al sabato in gara si conferma competitivo anche sull’asciutto, segno che effettivamente il motore Honda, oltre a non rompersi più, inizia a essere anche valido sul piano delle prestazioni. Il francese comunque è sicuramente un valore aggiunto in questo momento: voto 7,5 aspettando il confronto con Verstappen.

Chiude la zona punti un ottimo Ericsson, che non sarà un campione, però bisogna dargli atto che quest’anno con una monoposto competitiva sta mostrando cose egregie. Bella la cattiveria mostrata del duello - vinto - con Hartley. Voto 6,5 di incoraggiamento.

Ritiro per Raikkonen in Belgio
Ritiro per Raikkonen in Belgio

Per il resto, senza voto Raikkonen, azzoppato dalla squadra al sabato e dal caos del via la domenica (cose che a Spa possono capitare, quando si parte dietro). Peccato perché il finlandese sulla “sua” pista era davvero competitivo e avrebbe potuto prendere punti importanti per il team e forse anche per Vettel, finendo davanti ad Hamilton. Incolpevole.

Voto 5 alla Ferrari invece per la gestione dell’auto del finlandese al sabato, che con il proverbiale senno di poi è costata carissimo. Certo, l’auto e gli sviluppi portati in pista sono da 10, Arrivabene dice sempre le cose giuste al momento giusto, ma gli errori, piccoli ma decisivi, continuano.

A proposito di errori, voto 0 a Hulkenberg, che stavolta l’ha fatta davvero grossa, saltando completamente il punto di frenata dopo il via e viene da chiedersi come possa un pilota con la sua esperienza avere compiuto un simile errore, su una curva tra l’altro dove da sempre l’incidente è in agguato.

E per completare la pessima giornata della Renault, voto 4,5 a Sainz, che al sabato non arriva alla Q2 e anche in gara non va oltre un 11° posto , dietro alla Sauber di Ericsson. Certo, essere stato scaricato dal team deve essere stata una bella botta sul piano del morale, e forse la prospettiva di andare in McLaren, vista la stagione del team inglese, non è poi così rosea, però urge una reazione.

Sainz fuori dai punti in Belgio
Sainz fuori dai punti in Belgio

A proposito di McLaren, voto 0 al team inglese, a Spa sprofondato a livello di prestazioni anche dietro le Williams. E al di là dei soliti discorsi sulla “nobile decaduta”, viene da pensare che il team sia davvero allo sbando sul piano tecnico, perché considerando l’avvio di campionato tutto sommato discreto, è evidente come gli altri team - anche quelli minori - siano migliorati durante la stagione mentre a Woking non hanno prodotto alcuna evoluzione efficace. Buco nero.

In compenso, voto 10 alla neonata Racing Point, o come vorranno chiamarla (il nome è provvisorio), ex Force India, che ad un certo punto pareva addirittura esclusa dalla gara, e invece a Spa ha mostrato ancora una volta come in F1 il talento (di chi è ai box, all’ufficio tecnico e al volante) può ancora contare più dei soldi, che erano finiti da un bel pezzo. La storia più bella di Spa per noi è questa, anche se i dubbi sulle competenze e sulle intenzioni di chi l’ha rilevata rimangono.

GP Belgio 2018, le pagelle

Racing Point 10

Vettel 9 

Hamilton 9

Verstappen 8,5

Bottas 8

Perez 7,5

Gasly 7,5

Grosjean 7

Magnussen 6,5

Ericsson 6,5

Ferrari 5

Sainz 4,5

Hulkenberg 0

McLaren 0

Raikkonen s.v.

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