F1, GP Giappone 2019: le pagelle di Suzuka

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Giovanni Bregant
  • di Giovanni Bregant
I promossi e i bocciati di Suzuka nelle pagelle del Gran Premio del Giappone 2019 di Formula 1
  • Giovanni Bregant
  • di Giovanni Bregant
14 ottobre 2019

Sono bastati 200 metri alla Mercedes per mettere in cassaforte il sesto titolo costruttori consecutivo, uguagliando così il record della Ferrari ma pronta già a superarlo, perché ormai anche il sesto titolo piloti è una formalità, mentre a Maranello gli iridi piloti conquistati di fila nell’era Schumacher furono “solo” 5. E allora voto 10 e lode alla Mercedes, tecnicamente sempre al top, organizzata e implacabile come pochissimi team nella storia della F1, capace di gestire da vincente anche importanti avvicendamenti al vertice. Campionissimi, e con merito.

La vittoria decisiva, per uno scherzo del destino, arriva da Bottas, che ritrova così il gradino più alto del podio grazie soprattutto a una bella qualifica (davanti ad Hamilton) e ad un gran guizzo al via. Per il resto il finlandese amministra, preoccupato più che altro che il team non gli giochi un brutto scherzo con le strategie. Ma in Mercedes non vogliono correre rischi e soprattutto non vogliono musi lunghi alla festa del dopo gara, e così tutto va secondo i piani. E allora voto 8,5 a Bottas anche se non riesce a entusiasmare nemmeno quando vince, ma a pensarci bene stavolta non è nemmeno colpa sua.

In effetti, gli avversari principali - i ferraristi - si sono sabotati da soli, con una partenza sciagurata. Vettel era stato bravissimo in qualifica, ma in gara può solo limitare i danni con il 2° posto e farsi perdonare con una resistenza tenace ad Hamilton nel finale, però rimane il fatto che il tedesco si è mangiato la possibilità di lottare per la vittoria con un errore sciocco al via, e meno male che non è stato sanzionato per falsa partenza, altrimenti il conto sarebbe stato ancora più alto. Voto 7, pasticcione.

Anche peggio Leclerc a nostro giudizio, perché prima finisce addosso a Verstappen, rovinando la gara di entrambi, e poi rifiuta inizialmente di seguire gli ordini del box che gli chiede di fermarsi a sostituire l’ala: una massa alla Villeneuve direbbe qualcuno, ma la verità è che non sono più quei tempi (e infatti verrà sanzionato per questo, così come il team), e forse è meglio così pensando al rischio corso da Hamilton alle sue spalle. Un po’ di disciplina e di fiducia nel box forse non guasterebbero: voto 5.

Terzo posto per Hamilton in Giappone
Terzo posto per Hamilton in Giappone

Solo 3° Hamilton, che avrebbe anche potuto vincere, ma a volte ci sono cose più importanti: l’inglese abbozza, anche se dentro di sé avrebbe voluto far suo anche questo gran premio del Giappone, ma sa benissimo che il suo giorno arriverà nuovamente molto presto. Voto 7,5, la saggezza dei campioni.

Convincente 4° posto con Albon, che sulla Red Bull continua a mostrare una costanza e solidità ben diverse da quelle di Gasly nella prima parte dell’anno, e senza rinunciare a sorpassi incisivi, come quello su Norris che all’inglese costa di fatto la gara, ma va detto che il thailandese ci aveva visto giusto infilandosi all’ultimo momento… Se continua così, il sedile Red Bull del prossimo anno non potrà che essere suo, e meritatamente: voto 8, sorpresa (ma ormai nemmeno tanto).

Gran gara anche per Sainz, ormai stabilmente il “primo degli altri”, in attesa che la McLaren lo metta in condizioni di lottare per il podio: voto 8, una certezza.

Bel 6° posto per Ricciardo, anche se doppiato e in attesa di conoscere il giudizio sul ricorso presentato dalla Racing Point contro il team francese: questo però poco cambia per la valutazione della gara dell’australiano, ancora una volta capace di tirare fuori il massimo da una monoposto modesta. Voto 7,5.

Ottavo posto per Pierre Gasly a Suzuka
Ottavo posto per Pierre Gasly a Suzuka

Buon 8° posto di Gasly, che sta correndo molto meglio in Toro Rosso di quanto faceva in Red Bull: scarso adattamento alla monoposto di quest’ultima o insofferenza psicologica nei confronti di Verstappen? Nel dubbio voto 7,5 per la gara a Suzuka, anche se il francese dà l’impressione di avere già perso il treno per il giro dei top team.

9° posto per Perez, capace di un’ottima rimonta finché non è stato spedito a muro all’ultimo giro da Kvyat, ma graziato dall’errore nel sistema di bandiere elettroniche che ha costretto la direzione gara a considerare la classifica al giro precedente. Così siamo felici di poter dire che anche stavolta il messicano ha portato punti preziosi per sé e la squadra, anche se certamente quella di quest’anno non è la monoposto più riuscita del team. Voto 7, una certezza.

Chiude la zona punti Hulkenberg e stavolta per il tedesco il confronto con Ricciardo non è stato affatto positivo: forse il tedesco inizia a sentire il peso di una situazione di mercato che certamente non merita. Voto 6, forza Hulk!

Per il resto, voto 5 alla Sauber Alfa Romeo che sembrava in ripresa e invece a Suzuka è piombata nuovamente nelle retrovie: probabilmente sono finiti gli sviluppi e i soldi per farli, ma è un peccato perché a inizio stagione il potenziale era sembrato ben diverso.

Ma c’è anche chi fa peggio: senza menzionare la Williams (sarebbe come sparare sulla croce rossa) alla Haas continuano a crollare in gara, dopo che in qualifica in qualche modo Grosjean ci aveva messo una pezza. Possibile che non riescano a trovare il bandolo della matassa a questo punto della stagione? Voto 4,5: inspiegabili.

GP Giappone 2019, le pagelle

Mercedes 10 e lode

Bottas 8,5

Albon 8

Sainz 8

Hamilton 7,5

Ricciardo 7,5

Gasly 7,5

Perez 7

Vettel 7

Hulkenberg 6

Leclerc 5

Alfa Romeo 5

Haas 4,5

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