F1, Gp Italia 2015: il giallo della gomma dà pepe ad una gara noiosa

F1, Gp Italia 2015: il giallo della gomma dà pepe ad una gara noiosa
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Paolo Ciccarone
Il caso della pressione degli pneumatici scoppiato in casa Mercedes ha tenuto banco in quel di Monza, oscurando quanto accaduto in pista, come il madornale errore di Raikkonen | <i>P.Ciccarone, Monza</i>
6 settembre 2015

MONZA – Un’ora e venticinque minuti di sonnolenza o quasi. Poi l’adrenalina di una comunicazione ufficiale alla Mercedes su una gomma leggermente più sgonfia, l’urlo via radio a Lewis Hamilton di accelerare per mantenere almeno 25 secondi di vantaggio su Vettel, che lo seguiva fin dal via e poi le polemiche del dopo gara.

 

Per sapere chi ha vinto si è dovuto aspettare qualche ora. Dalle 15,25 sul traguardo alle 18 col comunicato ufficiale dei commissari. Avere la gomma posteriore sinistra sgonfia di 0,02 bar rispetto al minimo indicato dalla Pirelli poteva costare la corsa a Hamilton. Poi la consapevolezza che non esiste una norma con una penalizzazione certa, che la Mercedes ha rispettato la procedura di partenza e che un tecnico Pirelli era presente al fianco della vettura.

 

E poi il giallo di una comunicazione di Lauda a Todt: “Se ci squalificate per una roba del genere vi facciamo causa per 20 milioni di euro come danno di immagine” sarebbe stata la chiave di volta. Chiaro che nessuno lo dice, nessuno conferma e forse si tratta solo di una voce messa in giro da chi voleva la squalifica dei primi due arrivati. Eh sì, perché nel caso della gomma sgonfia della Mercedes (anche Rosberg aveva la posteriore sinistra meno gonfia) si inseriscono anche le due Ferrari di Vettel e Raikkonen con una pressione però più alta.

La gomma mette in secondo piano l'azione in pista

F1 2015 Italia dom (17)
Parte del pubblico presente a Monza ha riservato fischi e cori razzisti ad Hamilton

 

Gomma sgonfia o gonfia cambia tutto in F.1. Nel primo caso, specie con il pieno, guadagni in ripresa in accelerazione fuori dalle chicane, nel secondo caso hai meno attrito in rettilineo e vai più veloce. Insomma, ci si guadagna in base al tipo di vettura che si guida. Ma sullo sgonfiaggio Pirelli era stata chiarissima fin dal caso di Silverstone di qualche anno fa, dando indicazioni precise su come usare le coperture, pressione, camber, e altro ancora. Dalla prossima gara dovranno decidere quali valori avranno per legge e quale sanzione applicare.

 

Il resto della giornata è trascorsa quindi in secondo piano con altri protagonisti. In negativo Rosberg, il cui motore, quando era terzo, è scoppiato mentre aveva Vettel nel mirino. L’urlo della folla ha fatto solo intuire cosa sarebbe successo poi sul podio coi cori razzisti ai danni di Hamilton.

Raikkonen pasticcia al via

E parlando di negatività, Raikkonen ha combinato un pasticcio al via sbagliando la partenza e finendo praticamente ultimo. Ha rimontato fino al quinto posto, dietro anche alle due Williams di Massa e Bottas, col brasiliano festante sul podio. Senza inghippo chissà cosa avrebbe combinato. In fondo lo hanno appena confermato per guidare la Ferrari, mica per partire… Scherzi a parte, una occasione persa per colpa del pilota, all’ennesimo errore della stagione. Ma se lo hanno confermato, una ragione ci sarà.

 

E poi il caso Monza, col presidente Matteo Renzi a colloquio con Bernie Ecclestone e l’inglese sornione che dice secco: “Ho parlato con otto persone diverse, me ne basta una che prenda decisioni, non so più con chi discutere, spero che questo sia quello buono”. Spiacente signor Ecclestone, coi nostri politici si parla e basta, i fatti li fanno gli altri…

 

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