F1, Gp Italia 2015: l'incontro tra Maroni ed Ecclestone e tutte le altre curiosità

F1, Gp Italia 2015: l'incontro tra Maroni ed Ecclestone e tutte le altre curiosità
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Paolo Ciccarone
Bernie Ecclestone e Roberto Maroni finalmente si incontrano, mentre è giallo sui parcheggi mancanti per i giornalisti. I prezzi delle bancarelle salgono, così come il numero dei papà nel paddock... | <i>P.Ciccarone, Monza</i>
5 settembre 2015

Punti chiave

E alla fine Maroni incontrò Ecclestone

Il buon Ecclestone ha la capacità di farti soffrire se è il caso e quando ha il coltello dalla parte del manico difficile che ceda, per cui l’incontro col presidente della Lombardia Roberto Maroni e Bernie è avvenuto dopo una lunga serie di trattative e incontri fra le varie fazioni. Infatti c’era da incastrare la presenza di Jean Todt, del presidente Ferrari Marchionne e tanto altro ancora. Dopo l’incontro, Maroni ha confermato che Ecclestone non cede di un millimetro, ma il tutto si è svolto in maniera cordiale e positiva. Quindi un ottimo segnale per Monza e il suo futuro, visto che Maroni ha confermato gli impegni presi dalla regione e i relativi investimenti, cosa che ha addolcito la trattativa. Tanto da fargli dichiarare che al 99,99 per cento il GP è salvo…

Parcheggi fantasma

F1 2015 Italia ven (22)
A Monza i giornalisti hanno dovuto affrontare problemi di parcheggio. Troppi pass emessi?

 

Di solito i giornalisti accreditati hanno un posto auto insieme al pass. Il giovedì dalla busta di alcuni erano spariti i permessi e per sistemare la macchina, con le attrezzature, alcuni han dovuto inventarsi posti strani o elemosinare qualcosa all’interno del parco. Poi si scopre che alcuni giravano con tanto di pass ufficiale sulla macchina ma non erano giornalisti, forse solo amici di amici, che con il lavoro non avevano nulla che spartire. I misteri di Monza, visto che certi permessi si sa chi li può dare… poi per chi entrava col regolare pass scopriva che i parcheggi riservati erano pieni.

 

Domanda: se vengono rilasciati 200 pass auto per un parcheggio che contiene 250 auto, come è possibile che ce ne siano 300 tutte con il pass sul vetro? E allora chi aveva diritto ha dovuto spostarsi in altri parcheggi nel fango, dovuto alla pioggia della notte fra venerdì e sabato. Anche qui centinaia di auto con pass di varia foggia. Altro mistero. Di sicuro chi voleva un pass per lavoro ha faticato, chi invece voleva un pass divertimento, magari ne ha avuti più di uno. Il solito andazzo tipico di queste parti. Ah, Monza è uno dei pochi autodromi dove si può parcheggiare all’interno della pista, da altre parti ti mandano a 5 km e fanno servizio navetta. Almeno in questo è da ammirare.

Vettel e Rosberg papà in pista

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Domenica scorsa Nico Rosberg è diventato papà di un bimba avuta dalla moglie Vivian

 

Settimana ricca di nascite. Nico Rosberg e la moglie Vivian hanno avuto la prima figlia. Segreto, per ora, il nome “non lo abbiamo ancora deciso” ha detto Nico. Il peso è di 3,2 kg e la bambina sta bene. Altra nascita per Vettel che ha avuto la seconda figlia. Anche qui felicità a mille. Visto che qualche mese fa Raikkonen aveva avuto un maschio, ora sappiamo cosa fanno i piloti quando non vanno ai GP…

Telecamere anti furbi

L’accesso al paddock è da sempre uno dei desideri degli appassionati. A Monza negli anni si sono inventati di tutto e di più, ma quest’anno la lunga mano di Ecclestone ha colpito duro. Non solo pass limitati di numero, ma anche telecamere nascoste negli alberelli e nei cespugli per controllare l’accesso ai tornelli. Capitava, infatti, che qualcuno giocasse coi pass facendoli passare più volte oppure saltava il controllo. Di sicuro stavolta chi ci ha provato è stato subito scoperto, con tanto di uomo in divisa FOM che è intervenuto e ha ritirato il pass al colpevole. Certo che sembrava di essere a Fort Knox con controlli da paura. Ma come dice Ecclestone, se non ti va bene, puoi sempre uscire. Il problema è che qui vogliono entrarci…

Caro bancarelle

Qualcuno si è lamentato dei prezzi delle bevande in autodromo. E a ragione, una birretta 7 euro è quasi da rapina. Quasi nel senso che non si sono calati il passamontagna sul volto quando chiedevano il prezzo. La ragione è che le bancarelle all’interno ha dovuto pagare un aumento da 22 mila a 30 mila euro per i tre giorni del GP, è la tariffa obbligatoria per vendere in esclusiva in autodromo ed è soggetta alle richieste della All Sport la società che affitta l’impianto per i giorni del GP. Quindi i rivenditori, a fronte di una tassazione pesante, hanno adeguato i prezzi…

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