F1, GP Messico 2018: vince Verstappen. Hamilton è campione del mondo

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Max Verstappen vince il Gran Premio del Messico davanti a Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen. Lewis Hamilton, quarto, è campione del mondo per la quinta volta
28 ottobre 2018

Città del Messico sorride alla Red Bull: ad imporsi nel Gran Premio del Messico, terzultima prova del mondiale di Formula 1, è stato Max Verstappen. Quella in terra messicana è la quinta vittoria in carriera e la seconda stagionale per il pilota olandese, trionfatore all’Autodromo Hermanos Rodriguez anche lo scorso anno. Verstappen ha preceduto Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen, della Ferrari. Quarta posizione per Lewis Hamilton, della Mercedes. Con il risultato di oggi, Hamilton si aggiudica il quinto titolo mondiale della sua carriera, raggiungendo Juan Manuel Fangio nella classifica dei piloti più iridati della storia.

Il sorpasso su Vettel in termini di campionati è così perfezionato, a culmine di una stagione in cui raramente ha commesso errori, a differenza del rivale per il titolo. Rosberg lo aveva detto: bisogna essere impeccabili per batterlo; ma impeccabile è stato lui. Come lo scorso anno, Hamilton vince però il mondiale al termine di una gara anonima, forse la più difficile della stagione per lui e per la Mercedes, in difficoltà con le gomme. Ma andiamo per ordine.

Verstappen, scattato dalla seconda posizione, è stato protagonista di una partenza bruciante, prendendo la testa della corsa e riuscendo a difendersi dagli attacchi di Hamilton dopo la prima curva. Verstappen ha effettuato la sosta per montare le supersoft al termine del giro numero 13, rientrando in terza posizione, dietro a Raikkonen. Verstappen ha prontamente superato il finlandese, lanciandosi all’inseguimento di Vettel. La sosta di quest’ultimo gli ha restituito la testa della corsa. Approfittando delle difficoltà di Hamilton, Verstappen ha allungato, guadagnando un buon margine sull’inglese. Per il suo ultimo stint, Verstappen ha scelto le rosse, senza perdere posizioni con la sua sosta. Di lì in poi, la passerella verso il traguardo.

Seconda posizione per Sebastian Vettel in Messico
Seconda posizione per Sebastian Vettel in Messico

Vettel, quarto al via, si è visto sfilare da Bottas, ma gli ha ben presto restituito il favore dopo un errore del finlandese in curva 4-5. I due sono venuti a contatto, senza alcuna conseguenza per entrambi. Vettel è riuscito a gestire meglio le ultrasoft, ritardando così la sosta rispetto alla concorrenza. Vettel ha montato le supersoft al termine del giro numero 17, rientrando in quinta posizione. Vettel si è lanciato all’inseguimento di Ricciardo, avvicinandosi prima di un regime di Virtual Safety Car causata dal ritiro di Sainz.

Vettel è stato protagonista di un bel sorpasso pulito in curva 2 su Ricciardo nel corso del giro numero 33, approfittando dei doppiati in lotta davanti a loro. Con questa manovra, Vettel si è portato in zona podio. Vettel si è preso la rivincita su Hamilton dopo tanti problemi, sorpassandolo nel corso del giro numero 38 in curva 1. Vettel non si è accontentato, e, a colpi di giri veloci, ha cercato di avvicinarsi a Verstappen. Vettel è rientrato ai box al termine del giro numero 47 per montare le ultrasoft, scendendo in terza posizione. Il ritiro di Ricciardo a fine gara lo ha promosso sul secondo gradino del podio. 

Raikkonen in partenza ha perso una posizione, che ha prontamente recuperato superando Sainz. Nella prima fase della corsa, il finlandese si è lanciato all’inseguimento del connazionale, Bottas. Raikkonen, così come Vettel, ha allungato il suo primo stint, subendo i sorpassi di Verstappen, Hamilton e Ricciardo dopo le soste di questi ultimi. Raikkonen ha montato le supersoft al termine del giro numero 17, installandosi in sesta posizione. A differenza di Vettel, Raikkonen non ha effettuato la sosta per rimontare le ultrasoft verso la fine della corsa. Raikkonen ha mostrato un buon ritmo con le gomme usate, mantenendo la quarta posizione fino al ritiro di Ricciardo. 

Hamilton è campione del mondo per la quinta volta
Hamilton è campione del mondo per la quinta volta

Hamilton, scattato dalla terza posizione, è stato autore di un’ottima partenza: ha cercato di insidiare Verstappen, ma si è dovuto accodare. Nel suo primo stint con le ultrasoft, Hamilton ha patito il graining dei suoi pneumatici, e i suoi tempi ne hanno risentito parecchio. La conseguenza? Hamilton è stato costretto a montare le supersoft al termine del giro numero 11, rientrando poi in quinta posizione. Hamilton si è successivamente sbarazzato di Raikkonen, non ancora fermatosi per la sua sosta, per salire secondo.

I problemi con gli pneumatici non si sono esauriti neanche con le gomme rosse, e Hamilton ha mostrato un ritmo blando anche con questo compound. Non solo Hamilton non si è avvicinato a Verstappen, ma si è anche dovuto vedere dall’avvicinamento di Vettel. Hamilton ha subito il sorpasso da parte di Vettel nel corso del giro numero 38. Non è finita qui: il pressing di Ricciardo lo ha indotto all’errore, e Hamilton è finito lungo dopo un bloccaggio ed è stato costretto alla sosta per montare le ultrasoft.

Quinta posizione per Valtteri Bottas, della Mercedes. Partito bene, Bottas è finito lungo in curva 4 e 5, lasciando la porta aperta a Vettel, che aveva beffato in partenza. Bottas si è ben presto dovuto vedere dal pressing di Raikkonen. In difficoltà con le gomme, Bottas ha montato le supersoft al termine del giro numero 11, scendendo in sesta posizione, diventata quinta dopo la sosta di Raikkonen. I problemi con gli pneumatici si sono ripresentati anche con le ultrasoft, e Bottas ha effettuato la seconda sosta per montare le gomme viola. A fine gara, un altro pit stop, per mettere un treno di hypersoft. Bottas ha concluso la gara doppiato.

Bottas finisce la gara in Messico doppiato
Bottas finisce la gara in Messico doppiato

Sesta posizione per Nico Hulkenberg, della Renault, davanti a Charles Leclerc, della Sauber. Seguono il belga della McLaren, Stoffel Vandoorne, il compagno di squadra di Leclerc, Marcus Ericsson. Decima e dodicesima posizione per i due piloti della Toro Rosso, Pierre Gasly e Brendon Hartley. Tra loro troviamo Esteban Ocon, della Force India. Seguono i due piloti della Williams, Lance Stroll e Sergey Sirotkin, e quelli della Haas, Kevin Magnussen e Romain Grosjean.

Nella giornata della vittoria di Verstappen, Daniel Ricciardo accusa l’ennesimo ritiro stagionale per un problema tecnico, occorso a fine gara. Ricciardo, scattato dalla pole position, non era stato autore di un buono spunto e si è visto sfilare sia da Verstappen che da Hamilton. Approfittando delle ambasce di Hamilton con le gomme, Ricciardo si era avvicinato moltissimo all’inglese, prima della sosta di quest’ultimo. Ricciardo aveva effettuato il suo pit stop per montare le supersoft al termine del giro 13, rientrando in quinta posizione, dietro Hamilton.

Dopo le soste dei piloti della Ferrari, Ricciardo aveva riguadagnato la zona podio, ma non per molto. Nel corso del giro 33, infatti, Ricciardo aveva subito il sorpasso di Vettel. Approfittando delle ambasce di Hamilton, Ricciardo aveva tentato l’attacco, e aveva approfittato di un bloccaggio dell’inglese per sopravanzarlo. Ricciardo non si era fermato nuovamente, a differenza di Verstappen, e aveva mostrato un buon ritmo. Purtroppo il fato ha voluto diversamente.

Ritiro per Fernando Alonso: la vettura dello spagnolo della McLaren è impattata contro i detriti della monoposto di Ocon ad inizio corsa. I danni si sono visti poco dopo, quando Alonso ha parcheggiato la macchina a bordo pista. Out anche il suo connazionale, Carlos Sainz, della Renault. Delusione cocente per l’idolo di casa, Sergio Perez, costretto al ritiro in casa.

La corsa minuto per minuto

21.50 Max Verstappen vince il Gran Premio del Messico! Hamilton è campione del mondo. 

21.48 Mancano due giri al termine della corsa.

21.45 L'ingegnere di pista di Verstappen cerca di convincerlo a rallentare il ritmo, invano. 

21.43 Verstappen teme problemi al motore, ma non molla il ritmo.

21.40 Bottas ai box: hypersoft per lui. Rientra in quinta posizione. 

21.39 Virtual Safety Car.

21.38 Ennesimo ritiro stagionale per Ricciardo. 

21.37 Fumo dalla macchina di Ricciardo!

21.34 Vettel si trova a 1,2 secondi da Ricciardo. 

21.31 Giro più veloce di Ricciardo!

21.29 Vettel molto vicino a Ricciardo. 

21.27 Sia Ricciardo che Raikkonen non hanno effettuato la seconda sosta. 

21.25 Vettel è a 1,5 secondi da Ricciardo. 

21.23 Vettel è in pressing su Ricciardo, che non si è fermato. 

21.21 Ricapitolando, Verstappen è primo, davanti a Ricciardo, Vettel, Raikkonen e Hamilton. 

21.19 Verstappen ai box: gomme rosse per lui, rientrato davanti a tutti. 

21.18 Vettel ai box: ultrasoft per lui. Hamilton monta le ultrasoft. Hamilton sesto, Vettel terzo. Bloccaggio di Bottas.

21.16 Lungo di Hamilton: ne approfitta Ricciardo. 

21.14 Ricciardo si avvicina a Hamilton.

21.14 Giro più veloce per Vettel.

21.14 Vettel al momento si trova a 12,7 secondi da Verstappen. 

21.12 Hamilton ancora in difficoltà con le gomme. 

21.10 Giro più veloce per Vettel.

21.09 Perez in difficoltà: ritiro per lui. 

21.07 Vettel su Hamilton agevolmente.

21.06 Vettel in zona DRS su Hamilton.

21.05 Questi i primi dieci dopo 37 giri: Verstappen, Hamilton, Vettel, Ricciardo, Bottas, Raikkonen, Hulkenberg, Perez, Leclerc, Magnussen. 

21.03 Vettel si avvicina ad Hamilton. 

21.01 Perez su Leclerc.

21.01 Vettel su Ricciardo per la terza posizione. 

20.59 Davanti a tutti, Verstappen allunga ancora su Hamilton. 

20.58 Vettel è vicino a Ricciardo, ma non abbastanza. 

20.56 Hamilton non si ferma.

20.54 Sainz si ritira. Virtual Safety Car.

20.53 Vettel all'esterno: non va.

20.53 Vettel vicinissimo a Ricciardo. 

20.52 Vettel si trova ad 1,1 secondi da Ricciardo. 

20.51 La vera domanda al momento è: i piloti di testa faranno un'altra sosta?

20.49 L'australiano si avvicina ad Hamilton. 

20.48 Graining anche per Ricciardo. 

20.47 Problemi nel pit stop per Stroll: meccanico a terra. 

20.46 Buono il ritmo delle Ferrari con le supersoft. Hamilton in difficoltà.

20.44 Verstappen, leader della corsa, gode di un vantaggio di 9,2 secondi su Hamilton. 

20.42 Vettel, quarto, si trova a 1,8 secondi da Ricciardo. 

20.40 Hamilton si trova a 8,8 secondi da Verstappen.

20.39 Questi i primi dieci dopo 18 giri: Verstappen, Hamilton, Ricciardo, Vettel, Bottas, Raikkonen, Perez, Sainz, Hulkenberg, Magnussen.

20.37 Vettel ai box: gomme supersoft per lui, rientrato in quarta posizione. Anche Raikkonen si ferma. 

20.36 Hamilton di forza su Raikkonen.  Ne approfitta anche Ricciardo. 

20.35 Hamilton in pressing su Raikkonen. 

20.34 Al momento il leader della corsa è Vettel, che non si è ancora fermato. 

20.32 Verstappen si sbarazza di Raikkonen. 

20.31 Verstappen ai box: gomme supersoft anche per lui. Rientra in terza posizione. 

20.29 Sosta per Ricciardo: gomme supersoft per l'australiano, rientrato in quinta posizione. 

20.28 Hamilton ai box: gomme supersoft per l'inglese, rientrato in quinta posizione. Sosta anche per Bottas, gomme rosse.

20.27 Ricciardo si avvicina moltissimo ad Hamilton. 

20.26 Hamilton soffre il graining delle sue gomme e non mostra un gran ritmo.

20.25 Giro più veloce per Verstappen.

20.23 Raikkonen in pressing su Bottas.

20.21 Finita la Virtual Safety Car, Hamilton si trova a 1,9 secondi da Verstappen.

20.19 Alonso si è visto arrivare addosso detriti della vettura di Ocon; proprio questo potrebbe aver causato il suo ritiro. Virtual Safety Car.

20.17 Fumo sospetto esce dalla vettura di Alonso; ritiro per lui. 

20.15 Questi i primi cinque: Verstappen, Hamilton, Ricciardo, Vettel, Bottas.

20.14 Raikkonen su Sainz. 

20.13 Bagarre tra Vettel e Bottas.

20.13 Bene Verstappeb, Hamilton lo affianca, ma è secondo. 

20.10 La tensione sale: al via il giro di formazione.

A pochi secondi dallo scadere del tempo nella Q3 delle qualifiche del Gran Premio del Messico, Max Verstappen sembrava destinato ad entrare nella storia della Formula 1 come poleman più giovane di sempre. A rovinargli la festa ci ha pensato il suo compagno di squadra, Daniel Ricciardo, che con una zampata finale gli ha strappato la partenza al palo per soli 26 millesimi. Il modo migliore, questo, di rifarsi della frustrazione dovuta al suo ruolo da separato in casa dopo l'annuncio del passaggio alla Renault il prossimo anno. Dalle urla di rabbia del Giappone, Ricciardo è passato a quelle di gioia di chi ha beffato, più che Verstappen, il management del team.

In ogni caso, la Red Bull in Messico ha totalizzato una doppietta in qualifica che mancava da ben cinque anni, da prima che la nuova era del turbo in F1 avesse inizio. Un risultato dovuto alla spiccata competitività della RB14 su un circuito dove, complice la rarefazione dell'aria, le mancanze prestazionali del motore Renault si fanno sentire molto meno che altrove. Non bisogna dimenticare poi il feeling della Red Bull con i circuiti che richiedono un altissimo carico aerodinamico, proprio come l'Autodromo Hermanos Rodriguez. Se si aggiunge la capacità della RB14 di agevolare i piloti nella gestione degli pneumatici si ottiene la ricetta vincente.

L'exploit della Red Bull ha messo in secondo piano, almeno per la giornata di sabato, la lotta per il titolo mondiale, che in Messico, salvo imprevisti, dovrebbe trovare la sua conclusione. A Lewis Hamilton, infatti, basterebbe un settimo posto, a prescindere dal risultato conseguito da Vettel, per avere la certezza matematica della conquista del quinto titolo mondiale della sua carriera. Nelle qualifiche di ieri l'inglese della Mercedes si è dovuto accontentare della terza piazzola in griglia, ma sicuramente punterà a vincere l'iride con il massimo risultato possibile. 

A Lewis Hamilton basterebbe un settimo posto per vincere il mondiale in Messico
A Lewis Hamilton basterebbe un settimo posto per vincere il mondiale in Messico

Accanto ad Hamilton in seconda fila ci sarà proprio il suo rivale per il titolo, Sebastian Vettel: complice la velocità della SF71H sul dritto in Messico, Vettel cercherà di capitalizzare il lungo rettifilo che separa la griglia di partenza dalla prima curva per bruciare la concorrenza allo start. Concedere la resa con un buon risultato sarebbe certamente una magra consolazione, ma dopo molte gare difficili, un eventuale successo potrebbe fare bene al morale di Vettel, apparso in difficoltà dal punto di vista psicologico nel corso della stagione che sta volgendo al termine.

Dopo l'exploit nel GP degli Stati Uniti, Kimi Raikkonen non ha brillato in qualifica in Messico: il finlandese della Ferrari non è riuscito a mettere insieme un giro competitivo, e si è dovuto accontentare del sesto posto, alle spalle del gregario della Mercedes, Valtteri Bottas. Un elemento cruciale della corsa, a prescindere dalle posizioni di partenza, sarà sicuramente la gestione degli pneumatici: i primi sei classificati partiranno con le ultrasoft, ma non è detto che riescano ad effettuare una sola sosta. Saranno invece sicuramente favoriti allo start ma in difficoltà nel primo stint i piloti che si sono qualificati alla Q3 con le hypersoft, visto il graining riscontrato nelle prove libere con questo compound.

La gara prenderà il via alle 20.10 italiane.

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