F1, GP Mugello 2020: vince Hamilton

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Lewis Hamilton vince il Gran Premio della Toscana Ferrari 1000 di Formula 1 al Mugello. Seguono Valtteri Bottas e Alexander Albon, al primo podio in carriera. Ottavo Charles Leclerc, decimo Sebastian Vettel
13 settembre 2020

Al Mugello a surclassare la concorrenza è stata la Mercedes: ad aggiudicarsi il Gran Premio della Toscana Ferrari 1000, nona prova del mondiale 2020 di Formula 1, è stato Lewis Hamilton. Quella in terra toscana è la novantesima vittoria in carriera e la sesta stagionale per l’inglese, che ha preceduto il compagno di squadra, Valtteri Bottas, al termine di una gara infinita, ad intermittenza, condita da molti incidenti, spaventosi quanto fortunatamente senza conseguenze. La chiave della gara per Hamilton è stato il sorpasso su Bottas alla ripartenza da fermi dopo un regime di bandiera rossa per un maxi-incidente nelle retrovie: una volta perfezionata la manovra, è stata una passeggiata verso il traguardo, pur con il bailamme alle sue spalle e le varie ripartenze. E così Hamilton si porta a meno uno dal titanico record di Michael Schumacher per il maggior numero di successi in F1. Proprio sul tracciato di proprietà della Ferrari.

Ferrari che, nel giorno del suo 1.000 GP in Formula 1, ha mostrato tutta la sua fragilità. Charles Leclerc, capace di issarsi con il suo talento in terza posizione allo start e nelle successive ripartenze, è stato protagonista di un’avvilente spirale discendente per colpa di una SF1000 lentissima, deludente. E così il monegasco si è ritrovato in balia di una monoposto ammutolita, scivolando sempre di più in classifica e tornando nelle posizioni che competono ad una Rossa sbiadita, pur con la splendida colorazione rosso amaranto. Alla fine Leclerc è ottavo, mentre Sebastian Vettel decimo. E non c’è davvero nulla da festeggiare, oggi. Il terzo gradino del podio è di Alexander Albon, della Red Bull, davanti all’australiano della Renault, Daniel Ricciardo.

L’adrenalina di Verstappen è salita ben prima della partenza, visto che i suoi meccanici sono stati costretti ad un superlavoro per verificare la bontà della sua power unit. Quello che si è poi rivelato essere un problema al software è stato per fortuna prontamente risolto, o così sembrava. E in partenza è stato il delirio: Hamilton è scattato male, e non si è fatto solo beffare da Bottas, ma si è dovuto vedere da un arrembante Leclerc, autore di uno start impeccabile, riuscendo a tenere la seconda posizione. Più indietro, è successo di tutto: Verstappen, col motore ammutolito, è finito nella ghiaia dopo un contatto con Raikkonen, innescando un regime di Safety Car.

Sainz, invece, si è girato, mettendosi di traverso in pista: a prenderlo, suo malgrado, è stato Vettel, che ha rimediato la rottura dell’ala anteriore ed è stato costretto ad una sosta per sostituirla e montare le gialle. Ma a fare le spese del primo giro è stato pure Gasly, finito nella ghiaia dopo un contatto prima con Raikkonen - che, una volta colpito dal francese, ha tamponato Verstappen in caduta libera - e poi con Grosjean, tra i quali si era ritrovato a sandwich. Un bailamme indicibile, per cui tutti i piloti coinvolti sono finiti sotto investigazione. Ma non era assolutamente finita lì, visto che alla ripartenza c’è stato un altro incidente spaventoso.

Bottas ha ricompattato il gruppo, e Magnussen ha vistosamente rallentato, seguendo l’andamento dei primi classificati. Latifi, che lo seguiva, lo ha evitato, ma non ha potuto fare lo stesso Giovinazzi, che, procedendo a velocità più elevata rispetto agli altri, è impattato violentemente contro il danese, rischiando di decollare e capottarsi. Nell’incidente è rimasto coinvolto anche Sainz, che si è visto passare la macchina di Giovinazzi ad un soffio da lui. Il tutto si è scatenato, in buona sostanza, perché in fondo alla classifica si era convinti che la gara fosse già ripartita: una grande confusione, insomma. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito, ma il botto avrebbe potuto avere conseguenze devastanti. Il risultato di tutto questo è stato un lungo regime di bandiera rossa.

Dopo oltre venti minuti, i piloti sono ritornati sulla griglia per una ripartenza da fermo, la seconda in due gare consecutive. I due della Mercedes hanno scelto di montare le gialle durante la bandiera rossa. Finalmente, abbiamo assistito ad un partenza senza intoppi. Con Hamilton che ha passato Bottas all’esterno, mentre Leclerc si è prima buttato nella mischia, e poi si è dovuto ben presto vedere da Stroll, sempre più grande nei suoi specchietti. Stroll ha commesso una sbavatura quando era molto vicino, e Leclerc ha potuto tirare un sospiro di sollievo.

È durata poco, perché Stroll, forte di una macchina più performante, ci ha provato in tutti i modi. Leclerc si è difeso sapientemente, mentre, più indietro, Vettel passava Raikkonen per l’undicesima posizione. Stroll, nel corso del giro numero 18, è riuscito a sfruttare sapientemente la velocità della sua RP20 per passare Leclerc. Ma per il monegasco non era finita qui, visto che di lì a poco è stato passato anche da Ricciardo, Albon e Perez. Zero velocità per una SF1000 pessima, purtroppo. Leclerc, non avendo nulla da perdere, ha giocato la carta delle bianche alla fine del giro numero 22, finendo in fondo alla classifica.

Mentre Bottas con orgoglio chiedeva la strategia opposta rispetto a quella di Hamilton per la seconda parte di gara, Ricciardo si è effettivamente fermato, rientrando in ottava posizione dopo aver montato le medie. Nella tornata successiva è stata la volta di Perez, che ha riguadagnato la pista alle spalle di Perez dopo aver montato le gialle. Ma ad attirare l’attenzione è stato Bottas, improvvisamente lento per via di gomme al limite. Per questo, il muretto della Mercedes lo ha richiamato alla fine del giro numero 32 per montargli le bianche. Bottas si è così ritrovato alle spalle di Albon, che ben presto gli ha lasciato strada rientrando a sua volta ai box.

Lo stesso aveva fatto poco prima Hamilton, rientrato al comando dopo aver montato le hard. Molto più indietro, Leclerc, che aveva guadagnato qualche posizione per soste altrui, si è visto passare da Perez e Norris, scivolando in ottava posizione. Spazio anche per botte da orbi tra Raikkonen e Grosjean, col primo che ha passato di forza il secondo, facendo volare qualche pezzettino. Leclerc, dal canto suo, si è visto tallonare da Kvyat, e la Rossa ha deciso di farlo fermare per montargli le gialle. Leclerc è così finito alle spalle di Vettel.

Più avanti, si è creato un trenino per il gradino più basso del podio, con Ricciardo tallonato da Stroll e Albon. Ma Stroll è finito violentemente a muro alla Arrabbiata 2 per colpa di una foratura dovuta al passaggio su un pezzo perso da Perez in precedenza. Incidente, questo, che ha innescato un altro regime di Safety Car. Nessuna conseguenza per il canadese, fortunatamente. Hamilton a parte, si sono fermati tutti i primi classificati. L’inglese ha montato le gialle alla fine del giro successivo. Molto rumore per nulla, visto che di lì a poco la direzione gara ha esposto la bandiera rossa. E così abbiamo assistito ad un’altra ripartenza da fermi.

Ripartenza che ha visto un ottimo spunto di Hamilton, capace di riprendersi la testa della corsa. Bottas, dal canto suo, si è fatto fregare da Ricciardo, salito in seconda posizione. Ma c’è stato spazio anche per un sorpasso di Albon ai danni di Perez. Bottas ha ben presto restituito il favore a Ricciardo, riportandosi alle spalle di Hamilton. Albon si è poi avvicinato a Bottas, ma il finlandese si è riavuto. E si è così consolidato il podio. Quinta posizione per Sergio Perez, della Racing Point, davanti a Lando Norris, della McLaren, e a Daniil Kvyat, dell’Alpha Tauri. Completano la top ten Leclerc, Kimi Raikkonen, dell’Alfa Romeo Racing, e Vettel. Undicesimo è George Russell, della Williams, davanti a Romain Grosjean, della Haas. Oltre ai numerosi ritiri per incidente, anche Esteban Ocon, della Renault, è rimasto fuori anzitempo per un problema di surriscaldamento ai freni.

La corsa minuto per minuto

17.33 Lewis Hamilton vince il Gran Premio del Mugello!

17.32 Ultimo giro. 

17.31 Due giri al termine di un GP infinito. 

17.29 Russell a 1,7 secondi da Vettel. 

17.27 Russell vicino a Vettel. 

17.24 Bottas si trova a 1,5 secondi da Hamilton. 

17.20 Albon su Ricciardo per la terza posizione. 

17.18 Albon in zona DRS su Ricciardo. Hamilton allunga su Bottas. 

17.17 Bottas passa Ricciardo per la seconda posizione. 

17.15 Hamilton prende la testa della corsa. Ricciardo passa Bottas per la seconda posizione. Albon passa Perez. 

17.13 Anzi, no: ripartono dalla griglia. 

17.12 Ripartenza con la Safety Car. 

17.11 Ripartono i doppiati Raikkonen e Grosjean. 

17.07 Sotto investigazione Raikkonen per il rientro ballerino ai box. 

17.02 Si ripartirà alle 17.12. 

16.55 Macchina di Stroll sventrata dai commissari per sventare un principio d'incendio o una perdita di liquidi. 

16.50 Bandiera rossa, di nuovo. 

16.48 Sembrerebbe che Stroll abbia accusato una foratura. 

16.46 Bottas ai box, così come Ricciardo, Albon e Norris. 

16.45 Stroll fuori pista. Safety Car. 

16.45 Stroll si trova ad 1,2 secondi da Ricciardo e Albon a 1,3 secondi da Stroll. 

16.43 Albon si avvicina a Stroll. 

16.41 Ad Hamilton chiedono di stare lontano dai cordoli. 

16.39 Ora è undicesimo, alle spalle di Vettel. 

16.37 E Leclerc, tallonato da Kvyat, rientra per montare le gialle. 

16.35 Stroll in avvicinamento su Ricciardo. 

16.33 Raikkonen di forza su Grosjean: volano pezzi. 

16.33 Giro più veloce per Bottas. 

16.31 Norris su Leclerc per la settima posizione. 

16.30 Gomme bianche anche per Hamilton, che rientra al comando. Sosta anche per Albon. 

16.29 Sosta anche per Bottas, in crisi con le gomme: monta le bianche e rientra in terza posizione. 

16.28 Sosta per Stroll: gomme medie per lui. Rientra in quinta posizione. 

16.28 Bottas molto lento. 

16.27 Perez su Leclerc per la sesta posizione. 

16.27 Kvyat e Norris ai box. Rientra anche Russell. 

16.25 Sosta per montare le gialle anche per Perez. Rientra alle spalle di Leclerc. Gomma media per Vettel, a sua volta ai box. 

16.24 Problemi nella sosta per Raikkonen. 

16.24 Ricciardo ai box: gomme medie per lui. Rientra in ottava posizione. Norris su perez per la quinta posizione. 

16.23 Bottas si propone, dicendo di volere le gomme opposte rispetto a quelle di Hamilton. 

16.23 Questi i primi cinque: Hamilton, Bottas, Stroll, Ricciardo e Albon. 

16.21 Leclerc su Grosjean per la dodicesima posizione. 

16.21 Al momento Vettel è decimo, Leclerc tredicesimo. 

16.19 Hamilton non è a suo agio con le medie. 

16.17 Ricciardo non pago si lancia all'inseguimento di Stroll.

16.15 Leclerc tenta la carta della gomma bianca. Finisce in fondo allo schieramento. 

16.14 E anche Perez lo passa. Leclerc è ora settimo. 

16.13 Albon su Leclerc. 

16.11 Ricciardo passa senza crismi Leclerc. Ferrari piantata. 

16.10 Bel sorpasso di Stroll su Leclerc, che ci ha provato in tutti i modi, ma la macchina non va. 

16.09 Ricciardo ha raggiunto Leclerc e Stroll. 

16.07 Leclerc si difende bene da Stroll. Vettel su Raikkonen. 

16.05 Ricciardo su Perez per la quinta posizione. 

16.03 Raikkonen e Vettel vicinissimi: battaglia per l'undicesima posizione. 

16.01 Molto, ma molto più indietro, Grosjean in pressing su Vettel. 

15.59 Stroll è a 7 decimi da Leclerc. 

15.57 Hamilton prende la testa della corsa all'esterno, passando Bottas. Leclerc ha provato a dare battaglia, ma è terzo. Scivola Albon, da quarto a settimo. 

15.55 Ripartenza da fermi: il GP del Mugello sta per ricominciare. Le due Mercedes hanno montato le gialle durante lo stop. 

15.52 Ocon ritirato: problema ai freni.  

15.44 Si riprende alle 15.55.

15.29 Rischio grandissimo per Giovinazzi, che è finito addosso alla Haas di Magnussen. Bandiera rossa. 

15.28 Coinvolti Sainz, Magnussen, Giovinazzi e Latifi. Tutti scendono con le loro gambe dalle monoposto. I superstiti passano dalla pitlane. 

15.27 Botto terribile che ha coinvolto una Haas. Nuova Safety Car.

15.25 La Safety Car rientra ai box alla fine di questo giro. 

15.23 Mentre Gasly toccava Grosjean, Raikkonen, per il botto col francese, ha tamponato Verstappen. Sono tutti sotto investigazione ora. 

15.21 Gasly ha toccato l'anteriore di Raikkonen, ed è finito contro Grosjean, prima di andare nella ghiaia. Che caos. 

15.18 Dopo il bailamme, Bottas conduce davanti ad Hamilton e Leclerc. Fuori Verstappen e Gasly. 

15.16 Cambio ala per l'incolpevole Vettel. Gomme gialle per lui. 

15.15 Contatto pure tra Kvyat e Gasly: ha avuto la peggio il primo. Sainz è finito in testacoda, e ha occupato la carreggiata. 

15.14 Contatto tra Sainz e Vettel. Leclerc è terzo. 

15.13 Bottas beffa Hamilton in partenza. L'inglese, partito male, si è visto anche insidire da Leclerc. Fuori Verstappen. Bailamme in fondo e Safety Car. 

15.10 La tensione sale: al via il giro di formazione. 

15.00 Concitazione in griglia di partenza per la Red Bull, con i meccanici al lavoro sulla vettura di Verstappen per un sospetto problema alla power unit. 

In pieno dalla Casanova all'Arrabbiata 2, con il collo messo a durissima prova da accelerazioni laterali da brivido: così si è consumata la sfida sul giro secco tra Lewis Hamilton e Valtteri Bottas. Alla fine sarà il primo a scattare dalla pole position nel Gran Premio della Toscana Ferrari 1000 di Formula 1 al Mugello. Una gara che è una vera primizia, destinata ad essere più unica che rara nella storia della categoria regina del motorsport. A separare Hamilton e Bottas solo 59 millesimi e una buona dose di fortuna: perché il finlandese, nel suo ultimo tentativo lanciato, è stato ammutolito dalla bandiera gialla causata da un'escursione fuori pista di Esteban Ocon nel primo settore. Tanto è bastato per dare ad Hamilton la certezza della novantacinquesima pole in carriera. 

E oggi si giocherà tutto in partenza, perché uno scatto bruciante è fondamentale su una pista tanto tecnica quanto stretta, dove i sorpassi saranno tutt'altro che agevoli. Questo vale ovviamente anche per Max Verstappen, che prenderà il via della corsa dalla terza posizione dello schieramento. L'olandese della Red Bull sa di avere tra le mani un'arma tagliente, che ha mostrato un passo gara incoraggiante durante le prove libere. Ma per poterlo sfruttare al meglio sarà necessario cercare di infilarsi tra i due cavalieri delle imbattibili Frecce nere immediatamente. Magari sfruttando un'indecisione di Bottas, che nelle ultime gare non ha certo brillato nelle primissime fasi di gara.

Ma sogna un buon piazzamento anche il compagno di squadra di Verstappen, Alexander Albon, che finalmente non si ritrova ad anni luce dal compagno di squadra, bensì gli scatterà accanto, occupando la seconda casella della seconda fila. Bisognerà anche tenere d'occhio la Racing Point, che nelle libere sul passo gara ha volato. Il silurato Sergio Perez sarà una belva, visto che, pur essendosi qualificato davanti a Lance Stroll, ha dovuto retrocedere alle sue spalle per una penalità di una posizione in griglia comminatagli per aver ostacolato Kimi Raikkonen nelle FP2. E il pacchetto di centro classifica si preannuncia assai movimentato, con Daniel Ricciardo pronto a buttarsi nella mischia e con Charles Leclerc splendido quinto ieri. 

Così come Hamilton, anche Leclerc è stato baciato dalla fortuna, visto che ha ampiamente guadagnato dalla bandiera gialla scatenata da Ocon. Si dirà che la sorte aiuta gli audaci, ed è vero, visto che il monegasco comunque si è espresso ad un livello migliore rispetto al suo compagno di squadra, Sebastian Vettel, solo quattordicesimo. Se Leclerc è in grado di estrarre il massimo dal pacchetto della SF1000, spremendola come una succosa arancia rossa, Vettel la sua monoposto non la digerisce, nemmeno in salsa amaranto. E questa mancanza di feeling lo ammutolisce, lo fa deperire. Fiducia ai minimi storici, insomma, per un mezzo mai gradito. 

Ma la gara numero 1.000 della storia della Ferrari in Formula 1 non si pronuncia in ogni caso facile, visto che i dati sul passo gara sono tutt'altro che incoraggianti. Servirà ancora una volta buttare il cuore oltre l'ostacolo, tenendo bene a mente la sottile linea tra il miracolo - o presunto tale - e la caduta da Icaro involato di chi vuole troppo e finisce per non stringere nulla. E al Mugello, con quelle vie di fuga con la ghiaia dal sapore vintage, gli errori si pagano cari. Chiedere a George Russell per credere: ieri l'inglese della Williams ha messo a segno un numero da illusionista, salvandola alla Savelli con l'incoscienza e il genio dei suoi 22 anni. Ma non sempre queste ciambelle riescono col buco. E la Safety Car è dietro l'angolo. 

La gara prenderà il via alle 15.10. 

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