F1, GP Portogallo 2021: Hamilton vs Verstappen 2-1

F1, GP Portogallo 2021: Hamilton vs Verstappen 2-1
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Paolo Ciccarone
Lewis Hamilton ha conquistato la novantasettesima vittoria della carriera a Portimao. Il commento sul Gran Premio del Portogallo del nostro Paolo Ciccarone
2 maggio 2021

Due a uno e palla al centro. Il duello Hamilton Verstappen in Portogallo ha visto il secondo centro del pilota inglese e la resa dell'olandese, ma fra i numeri due di Mercedes e Red Bull, stavolta almeno Bottas porta a casa il giro più veloce visto che Verstappen, il suo, lo ha perso proprio prima del traguardo per aver superato i limiti del tracciato. La norma dei track limits, come la chiamano, rischia di creare danni a profusione visto che sono le decisioni arbitrali a determinare il risultato. In questo caso c'era in ballo il punto per il giro più veloce che la Mercedes aveva chiesto a Bottas, con un pit stop a tre giri dalla fine, di ottenere visto che il suo terzo posto ormai non era in discussione.

La Red Bull ha imitato la scelta dei tedeschi col risultato che Verstappen c'era quasi riuscito fino alla curva 14, la penultima, dove è andato largo e si è visto cancellare il tempo. Tutta questa premessa per dire che alla fine il GP è vissuto più su questa fase che nei 65 giri precedenti, visto che Bottas, dalla pole, a un certo punto ha mollato ed è stato superato da Hamilton che si è involato. Strana la corsa del finlandese, che a un certo punto aveva accusato anche un problema a uno scarico con un aumento di temperatura. Più facile un crollo psicologico visto che dopo Hamilton pure Verstappen è passato e con decisione dopo il cambio gomme.

A dire il vero Max era pure stato davanti ad Hamilton nella prima fase di gara, ma è durata poco visto che l'inglese aveva un passo superiore e se ne è andato a cogliere il successo numero 97 della carriera. A completare la giornata, è arrivato il quarto posto di Perez con la seconda Red Bull, che con gomme gialle (medie) ha resistito per 51 giri e qui vale la pena capire quanto durano queste gomme visto che Leclerc, Ferrari, era partito con le stesse gomme gialle ma si era fermato ai box un paio di giri dopo Sainz (rosse, morbide).

 

Alla fine Leclerc è arrivato sesto a 55 secondi dal primo, Sainz 11 fuori dai punti perché le sue gomme medie (gialle) hanno subito un calo dopo una ventina di giri. Ergo, se su Mercedes e Red Bull quelle gomme durano oltre il pensabile (ma anche su Alpine che con Ocon e Alonso sono entrati in zona punti) sulla Ferrari si consumano che è un piacere. Segno di una vettura ancora instabile e che Imola è stata solo una parentesi felice di cui si fatica a capire il perché se si guarda al GP del Portogallo con una Ferrari mai in gara davvero, nonostante lo spunto iniziale di Sainz, a lungo nelle posizioni di testa.

Mistero, forse, ma con la McLaren di Norris quinta e ancora davanti alla Ferrari e Ricciardo che con l'altra McLaren era partito 16 ed è arrivato a punti, si capisce come la Ferrari in questo momento sia la quarta forza del mondiale e grazie a Alpha Tauri che fra strategie ed errori di Tsunoda che la posizione resiste, altrimenti ci sarebbe da preoccuparsi ancora di più. Quindi, il terzo posto ventilato come risultato minimo, dopo tre gare sembra essere ancora lontano, mentre davanti si è capito che il mondiale è una lotta a due fra Hamilton e Verstappen coi rispettivi numeri 2 che non hanno il passo e la velocità per dire di più. Buono per Perez, meno per Bottas che ha il contratto in scadenza e servirebbe vedere qualcosa di più rispetto a quanto mostrato finora, pole position a parte. Sul resto, leggi Alfa Romeo, poco da dire: Raikkonen ha tamponato in pieno rettilineo Giovinazzi che non è andato oltre il 12 posto. La meccanica sembra OK, manca l'aerodinamica e su questa pista i limiti si sono visti tutti.

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