F1, GP Russia 2021: Hamilton approfitta dell'errore di Norris per conquistare la 100° vittoria

F1, GP Russia 2021: Hamilton approfitta dell'errore di Norris per conquistare la 100° vittoria
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Paolo Ciccarone
Il commento del nostro Paolo Ciccarone sulla vittoria numero 100 in Formula 1 di Lewis Hamilton nel Gran Premio di Russia
26 settembre 2021

SOCHI - La linea che divide la grande impresa dall'errore grossolano in F.1 è sempre molto labile. Basta poco e dall'entrare nella storia al trovarsi nel fango è questione di un attimo. Lo ha scoperto sulla propria pelle Lando Norris quando a tre giri dalla fine si è girato sull'asfalto bagnato dopo essere rimasto in pista con le gomme da asciutto.

Quella comunicazione radio del box: "Lando piove, apriamo l'ombrello" seguito da un perentorio "Nooo, shut up - stai zitto" ha sancito il buttare alle ortiche un week end in cui un pilota McLaren tornava in pole position dopo 172 GP dopo l'ultima pole di Lewis Hamilton una decina di anni fa. E proprio Hamilton  stato lo squalo capace di marcare da vicino Norris e col suo box portare a casa la vittoria numero 100 della carriera.

Non solo Lewis, in questa corsa, ma anche Max Verstappen che da ultimo è arrivato secondo e anche lui ha sfruttato il suo passo gara, nelle fasi iniziali, e la pioggia sul finire, dimostrando con Hamilton che le vittorie si costruiscono tutti insieme con un lavoro di gruppo pilota-box che alla fine fa la differenza. Quando a 20 giri dalla fine Toto Wolff diceva via radio ad Hamilton "questa gara la possiamo vincere, aumenta il passo" oppure a Bottas "potresti finire quinto dacci dentro" ha mostrato lucida visione e un meccanismo perfetto nella gestione degli eventi.  Senza l'errore di gioventù, anzi di presunzione di Norris, Hamilton sarebbe arrivato secondo e per come si erano messe le cose alla vigilia, sarebbe stato un bel risultato ugualmente. Invece no, bottino pieno di punti e ora in classifica generale ne ha solo 2 di vantaggio su Verstappen.

Poco da aggiungere su questi due. Apriamo invece un capitolo a parte per la Ferrari, perché Sainz, terzo a fine gara, non aveva sbagliato nulla: via perfetto, scia e primo alla staccata decisiva. Poi 14 giri al comando con un buon ritmo, fino a quando hanno ceduto le gomme e dovuto cedere il passo a Norris. E proprio qui sta la chiave di lettura di una Ferrari che ha ancora troppe carenze: se dopo 15 giri Sainz ha dovuto mollare il colpo, Norris si è fermato molto dopo a parità di gomme della Ferrari. Quindi non solo lenti sul dritto (aerodinamica infelice sull'asciutto) ma anche mangia gomme.

E la corsa di Leclerc, che partito dal fondo era risalito fino allo svarione finale con gomme da asciutto sul bagnato e dalla zona punti alla 15 posizione a un giro, non ha convinto più di tanto. Certo, dovevano collaudare il nuovo motore o parti del nuovo motore. Si spera che i dati siano stati positivi al di là del risultato. Quello che è certo è che fra assetto mangia gomme e aerodinamica con paracadute aperto (vedi Monza...) oltre al motore c'è da mettere a fuoco anche altro.

In ogni caso Sainz è davanti in classifica generale sul compagno di squadra, con un altro podio all'attivo e diversi giri in testa. La sua corsa è quindi positiva anche se inferiore alle aspettative: in fondo con Bottas, Verstappen, Hamilton e Perez indietro, nemmeno stavolta si è sfruttata l'occasione. Anzi, ci si è trovati pure davanti una McLaren come a Monza. Anche se Binotto dice che il terzo posto nella classifica costruttori non è così importante, forse lo sarebbero gli 8 milioni di euro dati dalla posizione in più che potrebbero far pensare qualcuno a Maranello, specie in tempi di riduzione di budget...

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