F1, GP Singapore 2019: la nostra analisi [Video]

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Analizziamo il Gran Premio di Singapore, quindicesima gara della stagione 2019 di Formula 1, con il nostro inviato Paolo Ciccarone
23 settembre 2019

La Ferrari a Singapore ha festeggiato una doppietta sicuramente inaspettata alla vigilia, con la vittoria di Sebastian Vettel e il secondo posto di Charles Leclerc. Un risultato, questo, che dimostra la bontà del pacchetto aerodinamico portato dalla Rossa a Marina Bay per generare maggior carico, ma è anche frutto della strategia azzeccata del muretto. L'undercut di Vettel ai danni di Leclerc ha messo le basi per un uno-due che difficilmente si sarebbe realizzato diversamente.

Il risultato di questa scelta è la prima vitttoria di Vettel dopo più di un anno di digiuno: non vinceva dal Gran Premio del Belgio del 2018. A storcere il naso, giocoforza, è stato Leclerc, che, dopotutto, aveva messo le basi della doppietta della Ferrari sabato, mettendo la sua monoposto in pole position. Leclerc, dopo due vittorie consecutive, si è dovuto accodare al compagno di squadra, non senza un po' di disappunto. 

La situazione sembra essersi ribaltata rispetto a pochi GP fa: alla doppietta della Ferrari si contrappone la debacle della Mercedes, con entrambi i piloti fuori dal podio. Lewis Hamilton è solo quarto, davanti a Valtteri Bottas. A complicare le cose per l'inglese ha pensato la strategia della Mercedes, che ha deciso di allungare troppo il suo stint: scelta, questa, rivelatasi decisamente controproducente. Hamilton, dopo aver messo del suo sabato per approdare in prima fila, in gara ha solo racimolato punti utili ad incrementare il suo vantaggio su Bottas.

Il terzo gradino del podio è ad appannaggio di Max Verstappen: sicuramente un risultato inferiore rispetto ai pronostici della vigilia, che volevano una Red Bull decisamente competitiva a Singapore. Così non è stato, ma, complici anche le scelte strategiche altrui, Verstappen ha prevalso sui due piloti della Mercedes.

Sicuramente degna di nota è la prestazione di Antonio Giovinazzi: il pilota dell'Alfa Romeo Racing è stato il primo italiano a tornare al comando di un GP dopo dieci anni. La permanenza di Giovinazzi in testa si è rivelata controproducente, però: i tecnici di Alfa hanno scelto di tenere in pista Giovinazzi troppo a lungo, e l'italiano è precipitato in in classifica dopo la sua sosta. Nonostante l'ennesima inspiegabile strategia da parte di Alfa, Giovinazzi ha comunque colto un punto.

Parliamo di questo e molto altro con il nostro inviato F1, Paolo Ciccarone, nell'ultima puntata di DopoGP F1.

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