F1, GP Turchia 2020: Hamilton e l'asfalto di «m***a»

F1, GP Turchia 2020: Hamilton e l'asfalto di «m***a»
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Lewis Hamilton critica aspramente l'asfalto della pista di Istanbul, troppo liscio e compatto. Ma è scettico pure sulla scelta delle gomme Pirelli. E la Mercedes nelle libere del Gran Premio della Turchia si è accomodata dietro a Verstappen e Leclerc
13 novembre 2020

Lewis Hamilton non ha avuto peli sulla lingua nel parlare dell'asfalto dell'Istanbul Park, su cui oggi si sono svolte le prove libere del Gran Premio della Turchia 2020 di Formula 1. «È una merda, con la m maiuscola», ha dchiarato ad Autosport. Il motivo è presto detto. L'asfalto, posato circa due settimane fa, è troppo liscio, e, soprattutto, compatto. "È così lucido che l'olio fuoriesce», riflette Hamilton. Ed è questa la causa scatenante del pasticciaccio brutto delle FP1 di questa mattina. L'asfalto è stato bagnato nella serata di ieri per pulire l'olio affiorato in superficie. Peccato che stamani la pista fosse ancora umida in molti punti, creando un cocktail esplosivo con la natura tutt'altro che abrasiva dell'asfalto. 

I piloti si sono così ritrovati a pattinare su una superficie che sembrava di ghiaccio, con tutti gli errori del caso. La situazione è leggermente migliorata nelle FP2, ma la Mercedes ha comunque faticato più del solito, non andando oltre la terza posizione con Bottas. E ad influire pesantemente sulla mancanza di forma delle Frecce nere è stata la difficoltà nel mandare in temperatura le gomme. Pirelli in Turchia ha optato per una scelta molto conservativa, portando le tre mescole più dure della gamma. Questo perché - lo ha spiegato Mario Isola ai microfoni di Sky - si pensava che le temperature fossero molto più elevate rispetto a quelle registrate oggi. 

«Siamo decisamente al di sotto della finestra di funzionamento di queste gomme - ha osservato Hamilton -. Sono molto dure e funzionano solo in una determinata finestra, quindi se ci si trova sotto di 10 o 20 gradi, non vanno». Hamilton ha spiegato che in queste condizioni, lavorare sull'assetto non avrebbe avuto senso. Una situazione che non ha invece vissuto la Red Bull, capace di adattarsi con grande facilità a questo scenario così peculiare. Un asso nella manica che tornerà utile anche domani, visto che la pista è destinata sì a migliorare, ma non abbastanza da non risultare più scivolosa. Ma sarebbe ingenuo pensare che la corazzata Mercedes non sia in grado di trovare la quadra in tempo per le qualifiche. 

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