F1 GP Ungheria 2016: le ricette di Gianfelice Guerini

F1 GP Ungheria 2016: le ricette di Gianfelice Guerini
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L'irrinunciabile Gulasch
20 luglio 2016

L’Ungheria, Budapest, gran bella città, bellissimi i ponti che collegano là città sul Danubio, da visitare almeno una volta nella vita. E’ una delle nazioni più antiche, se ricordo bene vi fu proclamato il primo re nell’anno 1000.

Il primo GP di Formula 1 fu disputato nel 1936, a Nèpliget, e vinto da Tazio Nuvolari. Per anni non vennero disputati alcun gran premi. Il campionato vi ritornò nel 1986 col Gran Premio che ancora oggi si disputa sul circuito Hungaroring, vicino alla città di Budapest.

La caratteristica della gastronomia Magiara sono i sapori intensi, grazie all’uso delle spezie che sono molto diffuse come la paprika e pepe, quindi roba piccante. Il piatto tipico della cucina ungherese è il Gulasch, la zuppa per eccellenza, detta “zuppa del mandriano”. Per anni fu cucinata dai mandriani, che la preparavano in un grande paiolo, detto Bogràcs, all’aperto, su un fuoco a legna.

Altri piatti ungheresi tipici sono il Porkolt, spezzatino di patate, Paprikàscsirke, pollo alla papikra, Galuska, gnocchetti ungheresi, Hortobágyi húsos palacsinta, crespelle ripiene, ed infine il dolce caratteristico per le feste natalizie, il Beigli.

Un altro alimento tipico ungherese molto famoso è il salame ungherese, composto da carne magra di suino, una parte di grasso, e la parte restante da carne magra di bovino. La lavorazione include sale, pepe macinato, paprica, aglio pestato e macerato nel vino bianco.

Mi piace molto questa città, dal 1993 ad ora l’ho vista crescere economicamente, è la méta di molti turisti, qui si possono trovare tutte le cucine del mondo. E’ un Gran Premio che sento molto, normalmente viene alla fine del giro di boa, a metà campionato, poi si va in vacanza, solo che quest’anno dopo ci sarà un'altra gara.

E l’idea della vacanza svanisce visto che qui, in alternanza con l’Austria, ci si veniva a Ferragosto e il pieno, soprattutto di italiani, era assicurato. Per questo non stupitevi se la nostra lingua la conoscono in tanti, anche perché ci sono alcuni ristoranti italiani di altissimo livello e poi c'è l’idolo nazionale, Rocco Siffredi, che a Budapest ha casa e lavoro…

Gulasch per 6/8 porzioni

1 kg di carne manzo tagliata a bocconcini

1 kg di cipolla amara, meglio se di tropea

6 cucchiai cucina Paprika forte

300 g Pomodoro concentrato

4 Birre scure 0.33 cl (Guinness)

Brodo vegetale

Sale e pepe a vista

1 cucchiaio da caffè raso di cumino

6 foglie di alloro

3 spicchi d’aglio

Mettete in una casseruola le cipolle tritate e l'alloro con due cucchiai d’olio, fate appassire a fuoco moderato. Tagliare la carne a bocconcini, unire alle cipolle, tostare con paprika, rosolare per tre minuti. Aggiungere la birra scura, lasciare asciugare, aggiungere il pomodoro concentrato, l’aglio intero, cumino, il sale e pepe. Fate insaporire per dieci minuti poi bagnate con un po’ di brodo caldo, tre dita sopra la carne. Coprite e lasciate cuocere, a fuoco basso, per circa tre ore. Mescolate ogni tanto per evitare che la carne si attacchi sul fondo.

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