F1, GP Ungheria 2023: Leclerc fa sperare Ferrari dopo il miglior tempo delle FP2

F1, GP Ungheria 2023: Leclerc fa sperare Ferrari dopo il miglior tempo delle FP2
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Paolo Ciccarone
In Ungheria, Leclerc conquista la prima posizione nelle FP2. Un risultato positivo, considerando quanto siano indietro Red Bull e Mercedes
21 luglio 2023

BUDAPEST – Una rondine non fa primavera, specialmente a fine luglio, ma vedere davanti a tutti, seppure per una sessione di prove libere, Charles Leclerc con la Ferrari, fa almeno ben sperare in un futuro radioso, anche se ormai oltre la primavera pure l’estate ha già fatto il giro di boa.

Noi andiamo forte sulle curve a 90 gradi” ha detto Fred Vasseur alla vigilia della gara. Volendo fare la battuta, è da tempo che da quelle parti sono piegati con quell’inclinazione, fra errori di progettazione, epurazioni, ricostruzioni del team e un futuro tutto da scrivere. Invece vogliamo vedere come primi frutti di un lavoro duro e silenzioso dietro le quinte, ogni tanto interrotto per dare voce a questo e quello, tanto per far vedere che si opera anche se di solito lo si fa in silenzio. E quindi, prendiamo per buona questa giornata, poi se vediamo che Norris con una McLaren tutt’altro che spaziale è a 15 millesimi da Leclerc e che Verstappen è lì dietro nel gruppone mezzo smarrito, alla ricerca di qualcosa che lo sa lui e la squadra, i dubbi che sia solo un venerdì di speranza resta.

Ma va bene così, anche perché Mercedes arranca alla ricerca del grip perduto, con Hamilton novello Indiana Jones e l’assetto maledetto, un Russell che illude al mattino poi scompare il pomeriggio con le chiavi del cancello dell’autodromo, visto la posizione in fondo alla griglia. Se poi mettiamo il momento nero di Perez, a muro dopo 5 minuti, roba che Helmut Marko si sarà chiesto se non ha sbagliato ad appiedare De Vries invece del messicano, finito in un giro virtuoso al ribasso che non si spiega, e un Sainz che resta in bilico sul cordolo come un giocoliere ma ben lontano dal compagno di magie, allora questo venerdì può essere considerato positivo e divertente.

Come si sono divertiti gli albergatori di Budapest, con prezzi raddoppiati (tradizione che vale dappertutto a dire il vero) e lunghe file all’ingresso del circuito con una viabilità che è rimasta quella del 1990 e che non è cambiata affatto, con scene fantozziane di gente mandata in circolo per il bosco quando bastava fare 20 metri di stradina bloccata al traffico non si sa perché. Un altro enigma che rende misteriosa questa gara col dubbio di chi vincerà (Red Bull?) e se Ricciardo riuscirà a stare davanti a Tsunoda (quarto tempo in FP2) beccandosi 4 decimi dal piccolo “jap”. Sta a vedere che di risposte domenica ne avremo qualcuna in più…

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