F1, il nuovo format delle qualifiche non debutterà in Australia

F1, il nuovo format delle qualifiche non debutterà in Australia
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Bernie Ecclestone ha annunciato che il nuovo format delle qualifiche di Formula 1 non debutterà almeno fino al Gp di Spagna
27 febbraio 2016

Bisognerà attendere per vedere implementato il nuovo format delle qualifiche della Formula 1 annunciato nei giorni scorsi: in Australia, infatti, il sabato vedrà lo stesso svolgimento dello scorso anno. Lo ha reso noto Bernie Ecclestone, in un'intervista rilasciata a The Independent

Secondo quanto dichiarato da Ecclestone, alla base di questa decisione ci sarebbe la difficoltà di sviluppare in tempo un software che possa gestire i tempi. «Le nuove qualifiche non verranno introdotte in Australia, perché non possiamo sviluppare il sistema in tempo. Volevamo cominciare ad usare il nuovo format dall'inizio dell'anno, ma il software non sarà mai pronto per marzo», ha spiegato Ecclestone.

A quando, dunque, l'introduzione del nuovo format? «Le modifiche alle qualifiche verranno probabilmente implementate in Spagna», ha rivelato Ecclestone. Bisognerà quindi attendere almeno la metà di maggio per vedere i piloti alle prese con questo sistema. 

Il nuovo format prevede sempre tre sessioni, ma un diverso meccanismo di eliminazione. La Q1 durerà 16 minuti; nel corso degli ultimi 9, verrà eliminato il pilota più lento ogni 90 secondi. I 15 alfieri rimanenti passeranno alla Q2, della durata di 15 minuti; le eliminazioni inizieranno una volta trascorsi i primi 6. Anche in questo caso, avverranno ogni 90 secondi. Alla Q3 accederanno 8 piloti: dopo 5 minuti dall'inizio della sessione, avverrà un'eliminazione ogni 90 secondi, fino all'assegnazione della pole position.  

Si tratta di un considerevole cambiamento; Ecclestone, però, non si dice soddisfatto: «Avevo in mente un'altra idea; volevo che le qualifiche rimanessero come sono, perché il format funziona. Qualora, però, il vincitore della gara precedente avesse ottenuto la pole position avrebbe dovuto scontare una penalità che lo avrebbe fatto finire in fondo alla griglia, e lo avrebbe costretto a battagliare per ottenere il comando della gara», spiega Ecclestone. 

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