F1: il pasticciaccio brutto del giro più veloce di Bottas è l’emblema della gara della Mercedes a Zandvoort

F1: il pasticciaccio brutto del giro più veloce di Bottas è l’emblema della gara della Mercedes a Zandvoort
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La Mercedes guadagna terreno nel mondiale costruttori, ma a Zandvoort ha pasticciato parecchio, soprattutto con il pasticcio del giro veloce di Valtteri Bottas a fine gara
5 settembre 2021

La Mercedes, a Zandvoort, si è rivelata pasticciona. Il momento più emblematico è occorso alla fine del Gran Premio d'Olanda 2021 di Formula 1, quando Valtteri Bottas è stato richiamato ai box per montare le rosse, ma soprattutto per coprire le spalle a Lewis Hamilton, nel caso in cui le gomme di quest’ultimo non avessero retto fino alla fine. A Bottas, in pista con le performantissime soft, è stato chiesto di non cogliere il giro più veloce. Non si può dire che non ci abbia provato, a evitarlo. Ma non ci è riuscito, e Lewis Hamilton è dovuto rientrare a sua volta ai box, aprendo il fianco ad eventuali problemi durante la sosta, per riprendersi quel punticino, che, a fine anno, potrebbe anche fare la differenza.

A pensar male, anzi, - fantasticando anche un po’ - verrebbe da interpretare il giro di Bottas come una sorta di vendetta nei confronti della Mercedes per l’ormai quasi certo addio al team al termine della stagione. In realtà, è solo l’ultimo tassello di una gara in cui la scuderia di Brackley ha pasticciato con la strategia pur di cercare di fregare Max Verstappen. Il primo tentativo, con la sosta anticipata di Lewis e la scelta di prolungare il primo stint di Bottas, è finito con un’imprecisione di Hamilton nell’ingresso in piazzola e con la difesa non proprio strenua di Bottas su Verstappen.

Ma il peggio è arrivato con il secondo tentativo di undercut. La Mercedes non ha colto l’attimo nel momento in cui Hamilton si era avvicinato parecchio a Verstappen per perfezionare la sosta, scegliendo di fermarsi quando il gap era raddoppiato. E, soprattutto, ha rimesso in pista Lewis in mezzo al traffico, facendo diventare una missione impossibile cogliere un out lap da urlo. Hamilton si è così aggrappato al solo favore di mescola – medie contro le hard di Max - che però non è stato abbastanza. Alla fine, gli pneumatici hanno ceduto. Così come le speranze di vittoria dell’inglese.

La verità è che Verstappen, a casa sua, era imprendibile. Tanto veloce da far perdere la trebisonda alla Mercedes nel tentativo di ostacolarlo. E la Red Bull, dal canto suo, è stata impeccabile nelle soste, senza farsi prendere in castagna dai vari escamotage della Mercedes. La Stella a tre punte guadagna terreno nel mondiale costruttori, complice il disastro di ieri di Sergio Perez, ma la testa della classifica piloti è persa. Se ne riparlerà tra sette giorni, a casa nostra, Monza. Tre punti sono bruscolini pesanti, dopotutto. 

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