F1, l'ultima sparata di Marko: un 'Camp COVID-19' per contagiare i piloti

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La proposta folle di Helmut Marko a tema Coronavirus: organizzare un camp di allenamento per favorire il contagio dei piloti di Red Bull e Alpha Tauri
30 marzo 2020

Helmut Marko non è nuovo a sparate sul Coronavirus - tempo fa lo ha definito «un'influenza» - ma l'ultima in ordine di tempo ha dell'incredibile. Il talent scout della Red Bull, in un'intervista concessa all'emittente televisiva austriaca ORF, ha rivelato di aver proposto alla scuderia di Milton Keynes un camp di allenamento per favorire il contagio dei piloti titolari di Red Bull e Alpha Tauri, nonché dei giovani del vivaio.

«Abbiamo quattro piloti di F1 (Max Verstappen, Alex Albon, Pierre Gasly e Daniil Kvyat, ndr) e tra gli otto e dieci giovani. L'idea era quella di organizzare un camp dove impegnare - mentalmente e fisicamente - questo tempo morto. Quello sarebbe stato il momento ideale per contrarre l'infezione; sono tutti giovani uomani che godono di ottima salute. In questo modo, sarebbero stati pronti quando l'azioei comincerà, preparati per quello che probabilmente sarà un campionato molto duro», sostiene Marko.

Non stupisce, però, che nonostante la convinzione di Marko, le sue proposte scellerate siano state rispedite al mittente dalla Red Bull. «Mettiamola così, non sono state bene accolte», spiega l'austriaco. L'unico consiglio sensato dato da Marko ai piloti è quello di allenarsi duramente nel periodo di pausa. «Se si correranno 15-18 gare, sarà molto, molto impegnativo. Non c'è modo di migliorare il proprio fisico durante la stagione, per cui impiegare questo tempo allenandosi è l'ideale». 

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