F1, la Red Bull ora è un'influencer: guardare l'Aston Martin per credere

F1, la Red Bull ora è un'influencer: guardare l'Aston Martin per credere
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La Aston Martin AMR22 si è presentata in pista a Barcellona con delle forme decisamente simili a quelle della Red Bull RB18. Per la FIA è tutto legale: è questione di influenza
20 maggio 2022

Leggi influencer, e non pensi certamente a una scuderia di Formula 1. Ma la Red Bull potrebbe essere diventata la Chiara Ferragni del Circus. Prima che ci prendiate per pazzi, il termine "influenzare" è stato utilizzato dalla FIA nella nota in cui ha certificato la legalità delle soluzioni adottate alla AMR22, la vettura dell'Aston Martin. La monoposto della casa di Silverstone, oltre a cambiamenti al fondo, ha subito un completo restyling delle masse radianti, che ha consentito una modifica radicale alle pance, diventando molto simile alla RB18.

Le nuove pance della Aston Martin AMR22 scendono in maniera molto uniforme sino a toccare il fondo subito davanti alle ruote posteriori: sono alte davanti, e basse dietro. Inediti anche i radiatori, posti in maniera più tradizionale e inclinati sul fondo al posteriore. Le pance uscenti, invece, erano molto alte e molto scavate nella zona inferiore, con radiatori sollevati dal fondo in posizione quasi orizzontale. L'AMR22 scesa in pista in Spagna è, insomma, una vera e propria "versione B" che ha attirato, ancora prima di arrivare a Barcellona, l'attenzione della Federazione. 

Come si è svolto l'intreccio lo si scopre da una nota diffusa dalla Federazione. "La FIA ha condotto un controllo di routine dell'aggiornamento aerodinamico pianificato dalla Aston Martin per il GP di Spagna 2022 di Formula 1 - si legge -. Durante questo processo, è risultato evidente che diverse caratteristiche della Aston Martin somigliassero a quelle di un altro concorrente (non si specifica, ma è evidente che si parli della Red Bull, ndr). La FIA ha quindi dato il via a un'investigazione per verificare la conformità all'Articolo 17.3 del regolamento tecnico, e in particolare la questione del Reverse Engineering, e del trasferimento illecito di proprietà intellettuale". 

"Entrambi i team hanno collaborato con la FIA a questa indagine, fornendo informazioni rilevanti. L'investigazione, che ha comportato controlli CAD e un'analisi dettagliata del processo di sviluppo adottato dall'Aston Martin, ha confermato che non sono stati commessi illeciti, e quindi la FIA considera gli aggiornamenti aerodinamici della Aston Martin conformi alle regole. L'Articolo 17.3 definisce nello specifico e proibisce il Reverse Engineering, cioè il processo digitale di conversione di fotografie o altri dati in modelli CAD, e proibisce i trasferimenti di proprietà intellettuale tra i team. D'altro canto, l'articolo consente che il design delle vetture sia influenzato da quello dei concorrenti, come è sempre avvenuto in F1". 

La normativa sul reverse engineering nasce da un precedente che riguarda proprio la scuderia di Silverstone, ai tempi in cui si chiamava ancora Racing Point. La famosa "Mercedes rosa", come veniva semplicisticamente definita ai tempi, destò scalpore e portò al divieto di pratiche estreme come quelle che diedero alla RP20 le forme della Mercedes W10 dell'anno precedente. In Formula 1, però, copiare soluzioni altrui è pratica diffusa dalla notte dei tempi. Resta solo da capire se l'influenzata Aston Martin, in questo caso specifico, possa essere efficace tanto quanto l'influencer Red Bull. 

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