F1. Liam Lawson, cronaca di un debutto: “L’aspetto più difficile? Il meteo”. E di lui Horner dice…

F1. Liam Lawson, cronaca di un debutto: “L’aspetto più difficile? Il meteo”. E di lui Horner dice…
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Liam Lawson racconta come ha vissuto il suo inaspettato debutto nel Gran Premio d'Olanda 2023 di Formula 1. E della sua prestazione il team principal della Red Bull, Christian Horner, dice...
1 settembre 2023

“Ma quanti siete?”: è un Liam Lawson incredulo, quello che si è presentato davanti alla stampa presente a Monza. Nella Super Formula giapponese, l’attenzione mediatica non è certo quella che gli è stata riservata in occasione dell’incontro cui ha partecipato anche Automoto.it. “La F1 è molto diversa dalle categorie a cui sono abituato – concede Lawson -. Ci sono tante cose diverse da imparare. In un mondo ideale servirebbero una o due settimane per abituarsi, ma io ho dovuto metterci 12 ore”.

Ma qual è stata la parte più difficile del weekend di gara di Zandvoort, in cui ha dovuto sostituire in corsa Daniel Ricciardo? “Le condizioni meteo. Per affrontarle al meglio, devi avere la massima fiducia nella macchina. E riuscire a prendere dimestichezza con una monoposto così veloce con un meteo del genere è stata una vera sfida, soprattutto avendo così poco tempo a disposizione. Sostanzialmente fai finta che sia tutto a posto, finché non è davvero così. E quel momento, devo essere onesto, è arrivato solo a metà gara”.

“Il momento cruciale della mia gara – racconta Lawson - è stato quando ha cominciato a diluviare prima della bandiera rossa, e diverse auto uscivano di pista. È stato davvero complesso non perdere il controllo della monoposto. Il mio obiettivo era concludere i 72 giri ed è stato quello il momento in cui ho pensato di non riuscirci”. Ma il punto di maggior tensione era arrivato il giorno prima.

Devo essere onesto, ero più nervoso per la qualifica. Non mi sentivo per nulla preparato. Non avevo altra scelta che guidare la macchina”. “Correre per la prima volta con le slick a Zandvoort – ha aggiunto - non è stato per nulla semplice. Sapevo che nella prima parte della gara avrei dovuto imparare e migliorare, a cominciare dalle procedure della partenza”. In ogni caso, “non ho avuto molto tempo per realizzare cosa mi stesse succedendo. Ho lavorato molto per prepararmi, e sono stato assorbito da questo”.

Come sottolinea lo stesso Lawson, a dispetto della giovane età – è classe 2002 – Liam vanta un CV ricco di partecipazioni a diverse serie, dal DTM alla Super Formula. “Sono esperienze molto diverse da quella in Formula 1, e non aiutano nello specifico. Ma la capacità di adattarmi a diversi campionati in molto piuttosto veloce ha aiutato”. Le monoposto della Super Formula, osserva Lawson, “sono molto più vicine alle F1 delle F2. Si lavora anche molto sul set-up, ed è un’esperienza preziosa in ottica F1”.

Spinto dal sostegno di un’intera nazione – “In Nuova Zelanda la notizia del mio debutto è stata accolta con grande entusiasmo” – Lawson ha potuto contare sul supporto dei colleghi in Alpha Tauri. Con Daniel Ricciardo “abbiamo parlato dopo l’annuncio. Era ancora in pista, e da persona fantastica qual è mi ha dato grande supporto, offrendo il suo aiuto. Non è certo questo il modo che avrei scelto per arrivare in F1, specialmente a discapito di una persona come Daniel”. Quanto a Tsunoda, “Yuki mi ha supportato e aiutato molto, mi ha dato consigli per la gara. È un bene avere un compagno di squadra con l’esperienza che ha lui”.

Dopo una settimana di emozioni forti, da montagne russe, Lawson si concentra su Monza, e non vuole parlare del futuro. Ma come giudica il suo weekend di gara a Zandvoort il grande capo di casa Red Bull, Christian Horner? A domanda di Automoto.it in merito, ha risposto: “In circostanze molto complesse, con una macchina che non aveva mai guidato prima e senza poter girare il venerdì, il tutto su una pista difficile e in condizioni meteo proibitive ha avuto un compito tutt’altro che facile. Credo abbia avuto un ottimo approccio, molto maturo. Ha soddisfatto tutti i requisiti”.

“È un’opportunità fantastica per lui – ha continuato Horner -. Quando hai l’opportunità di metterti al volante di una monoposto di F1, devi dimostrare quello che vali. Stiamo seguendo i suoi progressi da molto vicino. La sfortuna di Daniel ha fatto la fortuna di Liam. Sta a lui approfittarne”. E visto quello che è riuscito a fare in quel di Zandvoort, bisogna tenerlo d’occhio attentamente in questo secondo weekend di gara.

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