F1 Monza 2013: luci e ombre di vecchia e nuova gestione nel GP d'Italia

F1 Monza 2013: luci e ombre di vecchia e nuova gestione nel GP d'Italia
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Paolo Ciccarone
Gestione nuova, nuovi affari attorno all’autodromo. Cosa ci piace e cosa no della nuova gestione in un circuito che tenta di cambiare volto | <i>P. Ciccarone, Monza</i>
7 settembre 2013

Sempre caro fu… il parcheggio!

Gestione nuova, nuovi affari attorno all’autodromo. Dopo che nell’inchiesta sui dirigenti della pista monzese (il 7 dicembre ci sarà la prima udienza per i 18 rinviati a giudizio) era finita nel mirino anche la gestione dei parcheggi a Biassono, curati con troppa attenzione da persone finite ora sotto inchiesta.

Nella nuova gestione, invece, i parcheggi che prima erano aleatori e improvvisati, ora sono recintati da transenne, posti assegnati e altro ancora. La differenza sta in un cartello che obbliga le auto a pagare 25 euro al giorno, 30 i camper e 50 gli autobus. Il cartello lo

scrive chiaramente, ma essendo una struttura provvisoria e visto che non ci sono scontrini fiscali agli ingressi, il dubbio è che si sia finiti dalla padella alla brace.

Primo, perché in nessun altro autodromo al mondo un posto fuori dall’autodromo costa così caro come a Monza e dintorni, secondo perché nessuno fa dei controlli veri e reali (la guardia di finanza era allegramente parcheggiata in autodromo, ma di controlli in zona non ne abbiamo visti, ammesso che li abbiano fatti) per cui oltre ad essere cari e magari abusivi, alla fine paga l’appassionato che a Monza trova meno strutture idonee rispetto ad altri autodromi.

Nella nuova gestione i parcheggi che prima erano aleatori e improvvisati, ora sono recintati da transenne, posti assegnati e altro ancora. La differenza sta in un cartello che obbliga le auto a pagare 25 euro al giorno, 30 i camper e 50 gli autobus

Quando paga il commissario

Il tormentone dei rimborsi spese era circolato alla vigilia della gara monzese, poi fra i commissari e gli organizzatori è stato firmato l’armistizio dopo la promessa di saldare le spettanze. Peccato però che il giovedì, giorno in cui tutti erano presenti in pista, la sorpresa sia arrivata all’ora del pranzo.

Messi in fila a prendere il loro vassoio, i commissari si sono visti presentare la richiesta di 12 euro a pasto: il giovedì non era considerato parte del GP. Ora mettetevi nei panni di gente che ogni giorno si spara anche 130 km fra andata a ritorno, prende le ferie per fare il volontario e poi si sente chiedere anche i soldi per mangiare mentre nel frattempo i rimborsi di un anno non si vedono ancora…A Monza i ragazzi che indossano la divisa arancione, con tanto di nuovo caschetto regolamentare e guanti e scarpe di gomma per evitare le scosse, si sono comportati da perfetti professionisti e han fatto il loro dovere.

A qualcuno piace vecchia

Con la nuova gestione di Monza sono partiti i confronti con la vecchia. Alcuni servizi sono migliorati e di molto, come il wi fi gratuito in sala stampa e le connessioni internet, così come il buffet e il bar per far mangiare la stampa, tutto gratis, cosa che a Monza non si era mai vista.

Con la nuova gestione di Monza sono partiti i confronti con la vecchia. Alcuni servizi sono migliorati e di molto, come il wi fi gratuito in sala stampa e le connessioni internet, così come il buffet e il bar per far mangiare la stampa, tutto gratis, cosa che a Monza non si era mai vista


Così come è migliorato l’accesso per auto e pubblico da Santa Maria delle Selve, con un gran lavoro di smistamento. Peccato che nel bel mezzo della conferenza stampa dei piloti, sia saltata la luce e i monitor oscurati. “Quando c’erano i vecchi questo non sarebbe successo” ha detto una vocina internazionale.

E lo stesso è accaduto per i parcheggi stampa esterni. Infatti, anche se i controlli sono stati affidati a una nuova società, come per il passato il vizietto di far passare gli amici e riservare il posto è rimasto mentre chi aveva diritto al posto auto è stato mandato in giro per il parco (e stranamente sono stati ridotti i permessi che in un primo tempo erano stati assegnati). Come dire che una manina va in una direzione e una in un’altra, a rimarcare differenze col passato. Monza sta cambiando pelle ma lo fa lentamente.

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