F1. Red Bull, Ferrari e non solo: chi scende e chi sale in classifica rispetto al 2022

F1. Red Bull, Ferrari e non solo: chi scende e chi sale in classifica rispetto al 2022
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Silvia Giorgi
  • di Silvia Giorgi
Dopo Melbourne abbiamo messo a confronto la classifica Costruttori di F1 di quest’anno con quella del 2022 dopo il GP di Melbourne. La situazione è cambiata molto per Ferrari ma non solo
  • Silvia Giorgi
  • di Silvia Giorgi
9 aprile 2023

La F1 è in una lunga pausa dopo il GP di Melbourne, dato che il Gran Premio dell’Azerbaijan ci sarà solo nell’ultimo weekend di aprile. Baku si prospetta come un’occasione di riscatto per Ferrari e Red Bull continuerà a spingere al massimo per vincere anche questa tappa del Mondiale ma nel frattempo queste settimane di stop del Circus possono essere usate come “pausa di riflessione”, per capire cosa va e cosa no. Noi abbiamo messo a confronto la classifica Costruttori di quest’anno con quella del 2022, sempre a questo punto, dopo l'Australia. E le cose che sono cambiate non sono poche.

I cambiamenti maggiori, in positivo ed in negativo, riguardano Aston Martin e Ferrari. Per quanto riguarda il miglioramento più significativo delle prime tre gare del 2023 rispetto a quelle del 2022, la scuderia che è progredita di più è Aston Martin. Il team di Silverstone è attualmente secondo in classifica con 65 punti: un passo in avanti incredibile, considerando che dopo il Gran Premio d’Australia del 2022 era ultimo con nessun punto all’attivo. Quello che è cambiato è lampante: Aston Martin beneficia dell’“Alonso effect”, grazie alle direttive precise e puntuali ed una guida passionale ed esperta del nuovo pilota Fernando Alonso, il quale ha messo a segno un podio – qualcuno in modo rocambolesco ma assolutamente meritato – in ogni gara.

Il peggioramento più significativo è quello di Ferrari. Il team del Cavallino Rampante è attualmente, stando alla classifica Costruttori 2023, la quarta forza in campo, con 26 punti che lo mettono alle spalle di Red Bull, Aston Martin e Mercedes. A questo punto, l’anno scorso la Rossa era prima, potendo contare su un “raccolto” di 104 punti.

Il leader di quest'anno è Red Bull con 123 punti e tre vittorie su tre Gran Premi, una messa a segno da Perez in Jeddah e due da Verstappen in Bahrain e a Melbourne, mentre l’anno scorso la squadra di Milton Keynes era terza con 55 punti. Mercedes, dal canto suo, è scesa solo di una posizione. Dopo il GP d’Australia ed il bel podio di Hamilton, controbilanciato dal ritiro di Russell, la scuderia anglo-tedesca ha 56 punti ed è terza nel Mondiale mentre nel 2022 era seconda con 65. Una piccola curiosità: cambiano le scuderie al secondo posto ma non il punteggio, in quanto sia Mercedes nel 2022 che Aston Martin nel 2023 dopo il GP d’Australia sono arrivate seconde con 65 punti esatti.

Anche il peggioramento di McLaren vede solo una posizione persa: nel 2022, il team di Woking era quarto con 24 punti mentre quest’anno ne ha solo 12, che lo piazzano in quinta posizione. Lo stesso si può dire di Alpine, fortemente penalizzata quest’anno dall’impatto di Gasly contro il compagno di squadra Ocon nella seconda ripartenza del GP d’Australia perché le due monoposto stavano andando bene. Attualmente, Alpine è sesta nella classifica con 8 punti contro i 22 che la vedevano in quinta nella scorsa stagione.

Alfa Romeo è scesa di due posizioni rispetto al 2022. La scuderia di Hinwiil, da sesta con tredici punti a questo punto l’anno scorso, nel 2023 si trova ottava con sei punti all’attivo.

È rimasta nella stessa posizione dopo il GP d’Australia delle ultime due stagioni solo Haas. La scuderia americana è stata condizionata anche da un po’ di sfortuna proprio a Melbourne, in quanto dopo la seconda ripartenza e gli ultimi due giri, aveva Hulkenberg quarto mentre la decisione della FIA di aggiungere due giri e ripartire con lo schieramento precedente ha visto il tedesco concludere settimo. Comunque, la squadra guidata da Gunther Steiner è anche quest’anno settima, anche se con meno punti: nel 2022 ne aveva 12 contro i 7 del 2023. C’è da considerare la possibilità di crescita che però illumina di speranza il 2023. Tanto per incominciare, rispetto agli inesperti Nikita Mazepin e Mick Schumacher, quest’anno Haas ha le monoposto guidate dagli esperti Nico Hulkenberg e Kevin Magnussen e poi l’anno scorso il team americano ha dovuto bloccare lo sviluppo perché ha rinunciato al suo sponsor, russo, per lo scoppio della guerra in Ucraina mentre questa stagione può continuare per la sua strada come da programma. Williams, invece, con lo stesso punto guadagnato sia nel 2022 che nel 2023 è ancora in fondo alla classifica, anche se l’anno scorso era nona davanti ad Aston Martin ed oggi condivide l’ultimo posto con AlphaTauri, anch’essa con un punto.

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