F1, Renault chiede la cancellazione di tutti i punti della Racing Point

F1, Renault chiede la cancellazione di tutti i punti della Racing Point
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Cyril Abiteboul, responsabile della Renault in Formula 1, chiede la cancellazione di tutti i punti della Racing Point
15 agosto 2020

La sentenza della FIA sulla Racing Point RP20, anziché chiudere la questione, è diventata il casus belli di una guerra senza esclusione di colpi. In settimana è arrivata la richiesta formale di appello da parte di Ferrari e Renault, e la vertenza sarà giudicata dalla Corte Internazionale d'Appello della FIA. Si sono invece defilate la Williams e la McLaren, dopo i proclami della scorsa settimana. Era preventivabile, visto che la Williams sfrutta le power unit della Mercedes - implicata nella limacciosa storia in quanto parte copiata - e la McLaren lo farà dal prossimo anno. La filosofia della Racing Point va contro il modo di intendere la F1 di team indipendenti dalla lunghissima storia come Williams e McLaren, ma ci sono rivali slegate dalla Mercedes che possono combattere questa battaglia senza il loro aiuto. 

E la Renault, la prima scuderia a scoperchiare il vespaio con il reclamo formale dopo il GP di Stiria, non solo si muove dal punto di vista giuridico, ma rilascia anche dichiarazioni al vetriolo tramite il suo portavoce d'eccellenza, il boss Cyril Abiteboul. Che invoca la decurtazione di tutti i punti della Racing Point, e cita un precedente che brucia ancora per la casa della Losanga, la squalifica nel GP del Giappone dello scorso anno. Nata da un reclamo del team di Silverstone, peraltro. «Ci aspettavamo una sanzione coerente con le altre penalità che abbiamo visto in passato - punge Abiteboul -. A Suzuka, ci fu rilevata una nostra infrazione al regolamento sportivo, non tecnico, e fummo esclusi dall'evento, perdendo tutti i punti». 

Abiteboul, in effetti, solleva un'obiezione sensata, visto che la FIA, nella sua sentenza, ha addotto come motivazione della decurtazione parziale dei punti il fatto che la Racing Point avesse commesso un'infrazione del regolamento sportivo e non di quello tecnico. «Non ci furono sconti per la Renault, non vedo perché dovrebbero essercene per la Racing Point», aggiunge Abiteboul. Ma il responsabile della Losanga in F1 fa notare anche la situazione «strana» che si verificherà in tutti i GP fino alla decisione della Corte Internazionale d'Appello: «Dopo ogni gara, Otmar (Szafnauer, team principal della Racing Point, ndr) verrà chiamato dai commissari, i suoi condotti dei freni saranno gli stessi e verrà comminata loro una reprimenda». 

Esattamente quanto successo dopo il GP del 70° Anniversario della scorsa settimana: la Renault ha nuovamente presentato reclamo, così come successo nei GP precedenti, e per la Racing Point è arrivata solo una reprimenda. Una decisione coerente con la sentenza della FIA, visto che alla Racing Point sono solo stati - parzialmente - decurtati i punti ottenuti nel GP di Stiria, mentre per le corse in Ungheria e in Gran Bretagna è arrivata solo una reprimenda. E visto che la Federazione ha detto che non si aspettava che il team di Silverstone cambiasse i condotti dei freni, visto che non può «disimparare» ciò che ha appreso dai modelli CAD della Mercedes - acquisiti sì quando era consentito, ma poi impiegati per la vettura 2020, primo anno in cui i brake ducts dovevano essere disegnati internamente - la solfa sarà la stessa in ogni weekend di gara. Almeno fino alla decisione sull'appello. 

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