F1 Ungheria 2014. Pat Fry, Ferrari: un nome, una garanzia... di errore!

F1 Ungheria 2014. Pat Fry, Ferrari: un nome, una garanzia... di errore!
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Paolo Ciccarone
Anche in Ungheria la Ferrari si è distinta per una errata scelta tattica ai box e Raikkonen parte 17° in griglia. Ma di chi è la colpa? | <i>P. Ciccaroine, Budapest</i>
27 luglio 2014

Budapest - Anche in Ungheria la Ferrari si è distinta per una errata scelta tattica ai box. Raikkonen fermo fino a restare escluso dalla Q2, le polemiche per quanto avvenuto anche  a Silverstone e in passato.

 

Ma alla fine, di chi è la colpa? La Ferrari ha a Maranello un box virtuale che a seconda delle condizioni decide il meglio e lo comunica al muretto box, il problema è che poi sul muretto la decisione finale deve prenderla uno e quell’uno è Pat Fry.

 

Un retroscena imbarazzante narra di una accesa discussione post qualifica fra l’ingegner Spagnolo, tecnico di Raikkonen, e il manager inglese. In teoria la scelta di Fry avrebbe potuto funzionare, la pratica invece suggeriva altro. Nella vicenda ha voluto vederci chiaro anche Marco Mattiacci, responsabile della GES, che per forza di cose deve farsi carico degli errori del team.

 

Visto che non è la prima volta che Pat Fry commette questo errore e visti i risultati generati finora, non è che sarebbe meglio intervenire nella rimozione dell’inglese che da quando è arrivato a Maranello non ne ha imbroccata una? E pensare che alla Ferrari hanno gente che di organizzazione in pista ne sa a mena dito da oltre venti anni ma al momento l’inglese Fry non si tocca, Spagnolo può pure arrabbiarsi e Raikkonen ringhiare deluso…

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