F1, Villeneuve: «Per il 2020 meglio gare a sé stanti che campionato incompleto»

La pandemia di Coronavirus ha bloccato i primi otto round della stagione di F1, con due cancellazioni - Australia e Monaco - e sei rinvii: al momento non è ancora chiaro quando si ricomincerà. Chase Carey, CEO di F1, ha parlato di un campionato da 15-18 gare, con inizio nel corso dell'estate, ma l'andamento dei contagi da COVID-19 potrebbe portare a posticipare ulteriormente l'inizio delle lotte in pista. Carey ha indicato le 15 corse come obiettivo minimo per una questione economica - sotto quel tetto bisognerebbe rimborsare le emittenti TV che hanno comprato i diritti - ma il Mondiale sarebbe valido anche con sole otto gare. 

Jacques Villeneuve, campione del mondo di Formula 1 nel 1997, ritiene che sia impossibile correre già quest'estate. «Anche se il mondo tornasse alla normalità e potessimo avere un GP dopo la pandemia - ha spiegato all'emittente canadese Canal Plus - ci vuole tempo per organizzare un evento. I primi GP in calendario dovrebbero avere luogo a settembre. Immagino che le varie organizzazioni e la proprietà della F1 vogliano disputare il massimo numero di gare per rientrare nei requisiti minimi dei contratti, ma sarebbe un errore». 

«Sarebbe un peccato avere gare da settembre a Natale e oltre, solo per avere un campionato», spiega Villeneuve, che offre una soluzione per mantenere lo spettacolo. «Potrebbe essere intelligente dire 'Non ci sarà un campionato. Correremo e ogni gara sarà un evento unico, come la 500 Miglia di Indianapoils e la 24 Ore di Le Mans'. Ogni GP sarebbe come un Grand Slam, anziché un round di un campionato dimezzato. Questo permetterebbe inoltre ai team di impiegare la fine del 2020 per prepararsi al 2021». Per ora il campionato dovrebbe iniziare con la gara di casa di Villeneuve, il Gran Premio del Canada, il 14 giugno: è molto probabile che dopo Pasqua arrivi la conferma del rinvio della corsa.