F1, Wolff: «Nel 2019 deficit di motore di 50 kW sulla Ferrari»

F1, Wolff: «Nel 2019 deficit di motore di 50 kW sulla Ferrari»
Pubblicità
Toto Wolff rivela il deficit prestazionale di motore accusato dalla Mercedes nei confronti della Ferrari in alcuni GP del 2019. E spiega in quali aree la scuderia di Brackley è intervenuta per ovviare al problema
31 luglio 2020

«In alcune gare dello scorso anno accusavamo uno svantaggio di 50 kW rispetto alla Ferrari»: così Toto Wolff, in un'intervista rilasciata alla rivista tedesca Auto, Motor und Sport, parla del deficit di motore rispetto alla Rossa nel 2019. Dati che hanno spinto la Mercedes a «lavorare a fondo sulla power unit», tenendo bene a mente che «non è facile trovare la quadra sul rapporto tra carico aerodinamico e potenza nella realizzazione di una nuova monoposto». Una missione che sembra essere stata compiuta alla perfezione sulla W11. Ma, pur dicendosi soddisfatto del grip della vettura, Wollf sostiene che rimangano dei «punti deboli nelle curve lente». 

Ma nell'intervista rilasciata ad Auto, Motor und Sport Wolff entra più nel dettaglio sul lavoro svolto sulla power unit a Brixworth. I guru delle power unit si sono concentrati soprattutto sul motore a combustione interna, «perché le altre aree della pu presentavano dei limiti». E così, dopo aver rivoltato quel componente «come un calzino», la Mercedes è riuscita a trovare «non pochi cavalli in più». Un risultato evidente in pista, anche e soprattutto dando uno sguardo alle vetture clienti della casa di Stoccarda. E se per la Racing Point le somiglianze non si limitano al propulsore, l'ancora modesta Williams ha fatto un salto di qualità grazie al motore. 

Un passo in avanti che risulta ancora più evidente se paragonato all'involuzione della Ferrari, che sta pagando caro l'accordo privato raggiunto con la FIA nel mese di febbraio sulla power unit del 2019. Concepita per poter utilizzare quel propulsore, la SF1000 è un Cavallino azzoppato senza l'ausilio del motore a supporto della filosofia aerodinamica adottata dai tecnici di Maranello. E così il biennio 2020-2021 è destinato a continuare in salita per la Rossa, mentre la Mercedes, forte del suo pacchetto estremamente efficace, si prende il lusso di lavorare di fino, dedicando tempo persino al DAS, che tra pochi mesi non sarà più utilizzabile. 

Pubblicità