Formula 1 Amarcord: il GP d'Austria, tra corse in auto e tragedia greca

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Per i suoi incroci del destino il GP d'Austria assomiglia più alla tragedia greca che ad una corsa automobilistica. Ecco gli episodi clou della corsa austriaca
20 giugno 2014

Per i suoi incroci del destino il GP d'Austria assomiglia più alla tragedia greca che ad una corsa automobilistica.

1964: vince Lorenzo Bandini su Ferrari 156

La seconda edizione del gp d'Austria sembra fatta apposta per le statistiche.

Vince finalmente Lorenzo Bandini su Ferrari 156, ma quello sarà il suo primo e unico successo.

Sul podio c'è gloria anche per il terzo classificato: Bob Anderson, medio(cre) pilota diviso tra Motomondiale e Formula Uno.

Corre su Brabham Climax e il podio austriaco rimarrà l'unico della sua carriera. Ma quel giorno su Brabham Brm debutta anche un giovanissimo talento locale, un certo Jochen Rindt....

 

1970: Jacky Ickx e la Rossa

Jacky Ickx trionfa su Ferrari iniziando la sua rincorsa nei confronti del rivale Jochen Rindt che guida la Lotus ed è costretto al ritiro. Destino beffardo per l'austriaco: quello di casa di fatto è l'ultimo gp dal momento che morirà qualche settimana dopo a Monza durante le qualifiche.

 

1975: Brambilla sul tetto del mondo

L'edizione 1975 del Gran Premio d'Austria è valida anche come Gran Premio d'Europa. Vince un altro italiano, Vittorio Brambilla su March-Ford Cosworth e anche nel suo caso rimarrà l'unico successo in carriera. La gara dura soltanto 29 giri rispetto ai 54 giri previsti a causa della pioggia e i punteggi vengono quindi dimezzati. Vittorione supera la linea d'arrivo e va a colpire le barriere dopo un testacoda, distruggendo il musetto della vettura! Purtroppo non è tutto. Durante il warm up si era verificato l'incidente del pilota della Penske, Mark Donohue a causa dell'esplosione della gomma anteriore destra: due addetti alla pista erano morti praticamente subito mentre il pilota, estratto dall'auto ancora cosciente, ha un grumo di sangue in testa che richiede l'intervento. Entra in come e muore tre giorni dopo.

 

1978: Peterson vince ma Villeneuve è a podio

Piove ma si parte senza ricorrere a gomme da bagnato, purtroppo però al settimo giro la sospensione diventa inevitabile e quando la gara riparte per regolamento la classifica finale deve essere ottenuta dalla somma dei tempi dei due spezzoni di gara. L'assenza di maxischermi lungo il circuito generò confusione negli spettatori. Vince Peterson per la decima e ultima volta, Gilles Villeneuve giunge terzo e sale per la prima volta su podio. Ultimo piazzamento a punti in carriera per Vittorio Brambilla, sesto sotto la bandiera a scacchi.

 

1982: l'ultimo successo della Lotus con Colin Chapman in vita

Insieme a Michele Alboreto e Riccardo Patrese, Elio de Angelis è stato il pilota italiano più talentuoso degli anni '80. A soli 24 anni coglie il primo successo precedendo sul traguardo Rosberg per soli 0"050, ovvero il quarto distacco più ridotto, tra primo e secondo, nella storia del mondiale di Formula 1. Fu l'ultimo successo per il team Lotus con Colin Chapman vivente.

 

1999: quell'anno con Irvine al posto di Schumacher

Schumacher è infortunato e la Ferrari si affida ad Irvine senza troppa convinzione nella rincorsa al titolo. Al via le McLaren si scontrano, come sempre per colpa di Coulthard, che si trova al comando. Ma Irvine e Ross Brawn avevano pianificato una strategia fin dalla mattinata: Eddie spinge al massimo mentre lo scozzese rientra per il pit e quando si ferma al giro 42, riparte al comando. Il finale è un assalto vano McLaren ma il nordirlandese non molla zittendo gli innumerevoli detrattori....fuori e dentro la squadra.

 

2003: Ferrari prima con Schumacher e terza con Barrichello

Ferrari prima e terza con Schumi e Barrichello ma quel giorno grandi protagonisti sono i....bocchettoni del carburante! Barrichello se la cava con qualche secondo perso, peggio sembra andare a Schumacher dal momento che si sviluppa un principio di incendio. Il pilota tedesco ovviamente non si scompone e trionfa.

 

Francesco Tassi

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