Formula 1 Austin 2013: gli highlights delle qualifiche del GP degli USA

Formula 1 Austin 2013: gli highlights delle qualifiche del GP degli USA
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Paolo Ciccarone
Sebastian Vettel e Mark Webber davanti a tutti. Anche ad Austin continua il dominio Red Bull. In affanno la Ferrari | <i>P. Ciccarone, Austin</i>
16 novembre 2013

Austin - Ormai va così e bisogna farsene una ragione. Le Red Bull volano, vanno da paura e a vedere le scie dell’aria condensata a Austin, le famose trecce di Berenice, dovute al clima umido, si vede a occhio nudo dove la Red Bull va e dove gli altri arrancano. Quei filetti fluidi e quella pulizia di linee bianche attorno alle ali, fanno capire più di ogni discorso perché uno sta davanti e gli altri dietro.

Siamo la coppia più bella dell mondo (e ci dispiace per gli altri)

E quindi, ecco il risultato finale. Vettel e Webber ancora davanti a tutti col tedesco che ha beffato sul filo di lana il compagno di squadra e poi il vuoto. «Gran lavoro, gran lavoro, bravi ragazzi» la laconica comunicazione col team. Su una pista scivolosa che sembra l’ideale per fare pattinaggio, alla fine davanti ci sono sempre i soliti, quelli che riescono a trovare l’aderenza meccanica, ovvero hanno più carico aerodinamico.

Rosso di sera bel "tempo" si spera(va)

E al solito, in queste condizioni, chi ci rimette è la Ferrari che ha piazzato Alonso al sesto posto, ma staccato di oltre un secondo, e Massa addirittura al 15° posto (partirà 14° perché Button, davanti, è stato penalizzato di tre posizioni per aver superato con bandiere rosse venerdì).

Le Red Bull volano, vanno da paura e a vedere le scie dell’aria condensata a Austin, le famose trecce di Berenice, dovute al clima umido, si vede a occhio nudo dove la Red Bull va e dove gli altri arrancano


«Non so perché non si potesse guidare – ha detto Massa – c’è qualcosa che non va visto che Alonso riesce a riscaldare le gomme, io invece no, la macchina non va e non sappiamo cosa non funziona».

In ogni caso, dietro alle Red Bull c’è la Lotus di Grosjean e la Sauber di Hulkenberg, poi la Mercedes di Hamilton (Rosberg è 14° a causa di un errore del team). Insomma, non solo Red Bull davanti ma anche Sauber che ha lo stesso motore Ferrari. Anche se dal prossimo anno cambia tutto a livello di motori, sarebbe il caso di capire cosa non va in questa Ferrari per non dover inseguire ancora una volta…

Si fa qual che si può

«Abbiamo vissuto un week end difficile e siamo poco competitivi – ha detto Alonso – abbiamo gli stessi assetti e carico aerodinamico dell’India, ma non siamo riusciti a mandare in temperatura le gomme, in qualifica è un problema, per la gara forse va meglio, sesto è il massimo e si può essere soddisfatti». A volerci scherzare sopra, i problemi della Ferrari sono solo nelle curve a destra e in quelle a sinistra, per il resto va bene… ridiamoci sopra, ma c’è poco da stare allegri!

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