Formula 1 Bahrain: le monoposto 2013 e 2014 a confronto

Formula 1 Bahrain: le monoposto 2013 e 2014 a confronto
Pubblicità
Paolo Ciccarone
Il terzo GP di Formula 1 della stagione ha permesso il primo confronto tra le monoposto 2013 e 2014. Tanti i dati che emergono ed una sola sentenza: Red Bull e Ferrari dovranno recuperare dalla Mercedes | <i>P. Ciccarone, Bahrain</i>
8 aprile 2014

In questa tabella emerge un dato importantissimo: la Mercedes, che l’anno scorso era in pole, aveva già le migliori velocità di punta seconda solo alla Ferrari di Alonso, che era nella fase competitiva della stagione (2 vittorie in 4 gare).

Nell’edizione di quest’anno, (parliamo di qualifiche ovvero macchine scariche e assetti veloci) mentre Red Bull e Mercedes hanno avuto incrementi superiori ai 14 km/h, la Ferrari si è migliorata solo di 3,8 km/h e prendiamo solo il dato di Raikkonen perché quello di Alonso sarebbe anche peggiore (316,9) cosa che ridurrebbe il miglioramento a pochissimo.

Se si considera che quest’anno le monoposto hanno minor resistenza all’avanzamento del 15 per cento, si vede come questo dato trovi conferma con Red Bull e Mercedes mentre Ferrari dimostra che non va: o hanno un freno aerodinamico oppure il motore non ha potenza.

Velocità massime - Speed trap

Mercedes 2013 (Rosberg) 312 Km/h – Mercedes 2014 (Hamilton) 326,1   + 14,1 km/h

Ferrari 2013 (Alonso) 313,5 km/h - Ferrari 2014 (Raikkonen) 317,3           + 3,8 km/h
Red Bull 2013 (Vettel) 305,8 km/h  - Red Bull 2014 (Ricciardo) 320,3       + 14, 5 km/h

Velocità S1 - Primo intermedio

Questo valore è importante perché S1 si trova all’uscita della curva 5 e chiude il primo tratto del circuito (T1) e dimostra la velocità di uscita di una monoposto da una curva medio veloce. Ecco il confronto fra i tre top team. Il valore della Red Bull dimostra una cosa: mentre Mercedes ha migliorato la tenuta di strada e la Ferrari ha guadagnato di poco (Alonso ha fatto però solo 0,5 km/h meglio…) la Red Bull ha perso moltissimo in uscita e facendo il confronto con i dati velocistici in fondo al dritto, è la dimostrazione di come abbiano scaricato le ali per andare forte sul dritto pagando però in curva!

Mercedes 2013 (Rosberg) 237  km/h – Mercedes 2014 (Rosberg) 241,8 km/h   + 4,1 km/h
Ferrari 2013 (Alonso) 240,3 km/h  - Ferrari 2014 (Raikkonen) 242,4 km/h       + 2,1 km/h
Red Bull 2013 (Vettel) 239,6 km/h – Red Bull 2014 (Vettel)  235,4 km/h         - 4,1  km/h

formula 1 baharain 2014
La Ferrari e la Red Bull in azione sul tracciato del Bahrain nel corso dello scorso weekend di gara

Velocità S2 - Secondo intermedio

Questo è un altro valore importante perché la velocità viene rilevata 48 metri prima dell’ingresso della curva 13, ovvero siamo già in fase di inserimento in una curva veloce, dimmi quanto vai e ti dirò se il telaio è buono, ecco cosa è successo: Mercedes ha guadagnato in tenuta di strada aumentando la velocità massima di oltre 6 km/h, la Ferrari ha fatto un passo indietro di oltre 4 km/h (se si prende Alonso come riferimento il dato è peggiore rispetto a Raikkonen: meno 6,2!) e Red Bull ha migliorato di poco, circa 2 km/h. Ovvero Mercedes e Red Bull hanno un gran telaio e aerodinamica, la seconda paga di motore!

Mercedes 2013 (Rosberg) 262,3 km/h – Mercedes 2014 (Hamilton) 268,5 km/h    + 6,2 km/h
Ferrari 2013 (Alonso) 266,8 km/h – Ferrari 2014 (Raikkonen) 262,4 km/h    - 4,4 km/h
Red Bull 2013 (Vettel) 265,5 km/h  - Red Bull 2014 (Ricciardo) 266,9       + 1,4 km/h

Velocità S3 - Traguardo

La Mercedes è l’unica che guadagna sul traguardo e questo la spiega tutta sulla potenza del motore. Infatti l’ultima curva è lenta e conta molto la trazione, la Red Bull ha scaricato le ali e paga in velocità sul dritto come dimostra anche la Ferrari. Il divario sarebbe maggiore se prendiamo come riferimento i dati dello stesso pilota del 2013 invece che fermarci al dato migliore del team. Alonso è passato 2,6 km/h più piano rispetto a 12 mesi prima, Vettel addirittura 8,3 km/h più lento rispetto a un anno prima. Ovvero la Mercedes ha più accelerazione e potenza, a livello aerodinamico se la gioca con la Red Bull che però, per andare forte, deve scaricare le ali e paga in curva quello che poi guadagna in rettilineo.

Mercedes 2013 (Rosberg) 290,1 km/ - Mercedes 2014 (Hamilton) 290,7 km/h   + 0,6 km/h

Ferrari 2013 (Alonso) 289,4 km/h  - Ferrari 2014 (Raikkonen) 288,3 km/h        - 1,1 km/h
Red Bull 2013 (Vettel) 289,7 km/h  - Red Bull 2014 (Ricciardo) 286,1  km/h   - 3,6 km/h

Analisi dei tempi parziali

Le F.1 di quest’anno sono più lente rispetto a quelle di 12 mesi prima, ma di quanto sono più lente? In qualifica, ovvero col serbatoio vuoto, le macchine attuali pesano almeno 50 kg in più, quindi nel computo del tempo sul giro è come se avessero una zavorra di 1,5 secondi. Un altro aspetto negativo sono le gomme, più dure rispetto a quelle usate l’anno scorso con una differenza media di 9 decimi un secondo, quindi diciamo che se da un lato in rettilineo vanno più veloci, è anche vero che solo per il peso e le gomme (non consideriamo la riduzione del 20 per cento di carico aerodinamico) le F.1 2014 sono almeno 2,5 secondi più lente.

Le F.1 di quest’anno sono più lente rispetto a quelle di 12 mesi prima, ma di quanto sono più lente? In qualifica, ovvero col serbatoio vuoto, le macchine attuali pesano almeno 50 kg in più, quindi nel computo del tempo sul giro è come se avessero una zavorra di 1,5 secondi


Invece cosa è emerso dalle qualifiche del GP del Bahrain? Che la Mercedes ha fatto la pole andando solo sette decimi più lenta di 12 mesi prima, la Red Bull ha perso 2 secondi e mezzo mentre la Ferrari ne ha persi 2. Se consideriamo invece il tempo di Ricciardo e lo confrontiamo con quello di Vettel, solo per comodità e avere dei riferimenti Red Bull, l’australiano ha perso 1’’406 quindi se ne evince che a fronte dei 2,5 secondi persi per peso e gomme, Mercedes ne ha recuperato oltre uno e mezzo fra telaio e motore, la Red Bull ne ha recuperato uno e la Ferrari invece solo mezzo secondo. Come dire che in un anno hanno perso un secondo netto rispetto ai rivali della Mercedes e altri sei decimi sulla Red Bull. Ecco i tempi:

Rosberg 2013 1’32’’330 -  Rosberg 2014 1’33’’185    - 855/000

Hamilton 2013 1’32’’762 - Hamilton 2014 1’33’’464  -702/000
Alonso 2013 1’32’’663  -  Alonso 2014 1’34’’723      - 2’’006
Vettel 2013  1’32’’584  -  Vettel 2014 1’34’’985         - 2’’401

formula 1 bahrain 2013
La Ferrari e la Red Bull appaiate sul tracciato del Bahrain nel corso del GP del 2013

Dove si perde il tempo?

Analizzando i dati parziali delle qualifiche del GP del Bahrain, preso a riferimento perché tutte le macchine hanno serbatoio vuoto e spingono al massimo mentre in gara intervengono altri fattori, si vede come il T1 sia un tratto veloce e qui la Mercedes ha perso solo un decimo rispetto all’anno prima, nel T2 misto con curve e quindi di aerodinamica, la Mercedes ha contenuto i danni, Hamilton ad esempio ha perso solo tre decimi e Rosberg 5 rispetto a 12 mesi prima. Sul T3, tratto veloce con solo due curve, la Mercedes ha perso circa 3 decimi.


Il tonfo lo hanno fatto gli altri. La Ferrari di Alonso nel T1 ha perso 6 decimi e Vettel 7 decimi, quindi tratto veloce con una sola curva, quella dopo il traguardo e già si sono beccati oltre mezzo secondo dalle Mercedes. Nel T2 con tante curve c’è il tonfo: Alonso ha perso 9 decimi e spiccioli (40’’058 l’anno scorso 40’’967 quest’anno) Vettel un secondo intero (40’’004 l’anno scorso 41’’012 quest’anno). Sul T3 Alonso ha perso altri 6 decimi e Vettel 7. Quindi l’analisi dice una cosa sola: Red Bull ha buona aerodinamica ma è senza motore, forse peggio di quello Ferrari, visto che per recuperare qualcosa ha scaricato le ali, non ha la velocità massima che serve ma si difende. Appena avranno potenza saranno i veri rivali della Mercedes. Ferrari non ha velocità di punta, va piano in rettilineo e per avere scaricato le ali perde tanto anche in curva. Senza poter recuperare come fa la Red Bull. Ecco il quadro del primo confronto vero della stagione a parità di pista e a parità di condizioni. Finora in Australia e in Malesia la pioggia aveva impedito un confronto diretto rispetto a 12 mesi prima, ma i primi dati dicono già molto di quello che accadrà per il resto della stagione.

Pubblicità