Formula 1 Canada 2015: le pagelle di Montrèal

Formula 1 Canada 2015: le pagelle di Montrèal
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Giovanni Bregant
  • di Giovanni Bregant
Diamo i voti al GP del Canada 2015, dominato da Lewis Hamilton e dalla Mercedes, con la Ferrari di Raikkonen ancora una volta in difficoltà
  • Giovanni Bregant
  • di Giovanni Bregant
8 giugno 2015

Archiviato il pasticcio di Monaco, Hamilton in Canada ha dato l'ennesima dimostrazione di forza, dominando qualifiche e gara. Se continua così l'inglese rischia davvero di uccidere un Mondiale già in crisi di interesse, ma nessuno può fargliene veramente una colpa: voto 9, stratosferico.


Anche perché contro di lui c'è solo il fantasma del Rosberg velocissimo in prova e battagliero in gara visto lo scorso anno: il Nico 2015 è un pilota più lento in qualifica e soprattutto rinunciatario in gara, dove per la maggior parte dei giri resta a un paio di secondi da Hamilton preservando l'auto (anzi, l'energia, come in un videogames...) per l'assalto finale che però non riesce mai nemmeno a iniziare. Cosa sia successo al tedesco resta un mistero, la certezza è che il suo rendimento è ben al di sotto di quello mostrato lo scorso anno (o per lo meno nella prima parte della stagione scorsa). Considerando che con una Mercedes così è davvero difficile non cogliere comunque il 2° posto, stavolta il giudizio è particolarmente negativo, più per l'assenza di ogni tentativo di reazione che per la sconfitta in sè: voto 4, sbiadito.


Torna a podio invece Bottas, che è agevolato dai guai di Vettel e Massa in qualifica, e in gara se ne sta alle spalle di Raikkonen finché il connazionale non getta alle ortiche un podio sicuro. Lui è pronto a raccoglierlo e a guardar bene il suo merito è proprio questo: nel continuare a insistere, sapendo che a Montreal quasi sempre qualcosa accade. Voto 8, tenace.

Alti e bassi per la Ferrari

Voto 4 invece per Raikkonen, perché un pilota della sua esperienza non può commettere un errore del genere, per di più identico a quello dello scorso anno, per di più in una gara in cui doveva e poteva riscattare le ultime prestazioni opache con Vettel costretto a partire in fondo al gruppo. Anche il ritmo nel finale, poi, lascia perplessi: doveva rimontare su Bottas e invece è stato Vettel a rimontare su di lui... Non ci siamo.

raikkonen
GP del Canada deludente per Raikkonen, che ha gettato alle ortiche un podio sicuro


A proposito del tedesco: commette un'ingenuità nelle prove libere e questo, sommato al guaio al motore (anzi, alla "power unit") lo fa partire praticamente dalle tribune. In una pista dove comunque è possibile superare, il tedesco rimonta con grinta, anche se impiega più del dovuto a superare un Alonso alla guida di una McLaren che sembrava l'ennesima chicane della pista canadese. Comunque vince ancora a mani basse il confronto con Raikkonen, pur arrivandogli alle spalle. Voto 7,5.

Buona prova per Maldonado, Hulkenberg e Kvyat. Delusioni Grosjean e Ricciardo

Ancora meglio, da questo punto di vista, fa Massa, che partendo anche lui dagli ultimi posti in griglia - per colpe non sue - arriva fino al 6° posto, impreziosito dalla manovra più spettacolare della gara, quando supera di forza Ericsson. Voto 8, grintoso.


Per la prima volta nell'anno a punti anche Maldonado, che è l'ultimo dei piloti non doppiati e con una Lotus in netta ripresa ha il merito di stare lontano dai guai: voto 7, ci voleva.

 

Non riesce in questa "impresa" invece Grosjean, che chiude la zona punti ma soprattutto chiude in malo modo Stevens a sorpasso ormai avvenuto: il francese ci rimette una gomma e pure qualche secondo di penalità, oltre che la faccia in mondovisione quando pretende via radio di dare la colpa all'inglese, che naturalmente è innocente. Voto 4, ci risiamo.


In netta ripresa invece, dopo alcune gare opache, Hulkenberg, che in Canada sfrutta al meglio il potenziale del motore Mercedes qualificandosi tra i primi 10 e poi conquistando un 8° posto che è comunque il massimo che si può ottenere con la Force India di quest'anno; sfortunato ma roccioso nella lotta con Vettel: voto 8, rigenerato.

ricciardo (1)
GP del Canada amaro anche per Ricciardo, sparito in gara dopo una qualifica convincente


E rigenerato sembra anche Kvyat, autore di una prova convincente dopo l'ottima gara di Monaco: in qualifica e in gara sovrasta nettamente Ricciardo e il suo è l'unico motore Renault ad andare a punti in questa gara. Voto 8, eroico.


Proprio il calo di Ricciardo in gara, invece, è uno dei misteri della gara: l'australiano entra in Q3 ma scivola progressivamente indietro, superato anche dalla Toro Rosso di Sainz. Voto 4, impalpabile.
A proposito dei "torelli", voto 6 a entrambi: su una pista difficile nella quale hanno sbagliato tanti campioni non commettono errori e fanno tutto quel che possono, su un tracciato meno adatto di altri alla loro monoposto. Sainz come detto si toglie la soddisfazione di finire davanti a Ricciardo, Verstappen invece si fa vedere per un bel sorpasso su Nasr ma può poco altro per la somma di penalizzazioni che lo colpiscono.


Inconsistenti Perez (voto 5: con un propulsore Mercedes poteva e doveva fare di più) e i piloti Sauber, che si fanno notare più che altro per i sorpassi che subiscono, dando l'impressione di non essere a loro agio su una pista d'altri tempi. Voto 5 quindi anche a Nasr ed Ericsson.


A proposito, Montreal in genere regala emozioni e anche se l'edizione di quest'anno non passerà alla storia, il tracciato ha fatto vedere alcuni bei sorpassi e tanti controsterzi a pochi centimetri dei muretti: tutt'altra cosa rispetto alle piste di nuova generazione circondate dal nulla. Voto 10 quindi alla pista canadese, uno dei pochi esemplari rimasti di una specie in via di estinzione.

F1 2015 Canada sab (29)
Ottima gara per le Williams, classificatesi al terzo posto con Bottas ed al sesto con Massa

I veri bocciati

Del resto i tracciati sono solo uno dei tanti elementi che stridono tra la F1 di oggi e quello che vorrebbero gli appassionati. Ad esempio, voto 0 all'ideona di penalizzare con secondi aggiuntivi chi non riesce a scontare in griglia tutte le penalità inflittegli: il principio può essere comprensibile, ma di fatto è ridicolo distruggere la gara di un pilota prima ancora del via, stroncando sul nascere anche qualsiasi remota possibilità di rimonta. Lasciamo immaginare la verve che ci metterà un pilota costretto a correre in quelle condizioni... e poi si lamentano che manca lo spettacolo. 


E voto 0 anche alle altre ideone in discussione per il futuro, come quella di reintrodurre i rifornimenti (pericolosi e costosi), con l'unico di risultato - già visto in passato - di eliminare del tutto i sorpassi in pista e non capire davvero più niente in tribuna sulla realtà competitività di piloti e auto. Per non parlare del ritorno ai motori congelati, in modo da sapere già a metà febbraio chi vincerà il Mondiale. Poi non stupiamoci se lo spettatore medio cambia canale...

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