Formula 1. Cosa manca alla Ferrari F1-75?

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La Ferrari F1-75 finora si è dimostrata in grado di competere per la vittoria e per la pole. Ma c'è qualcosa che potrebbe renderla ancora più efficace
13 maggio 2022

La Ferrari F1-75 finora si è dimostrata una monoposto solida, capace di rivelarsi performante su tutte le tipologie di pista e di consentire a Charles Leclerc e Carlos Sainz di poter vincere o lottare per la pole position. Merito di un motore che quest'anno è potentissimo e con tanti cavalli, ma anche della filosofia progettuale della vettura, un'interpretazione azzeccata del nuovo regolamento tecnico. Se in alcuni GP la Ferrari non ha vinto è perchè la sua diretta rivale, la Red Bull, si è dimostrata più veloce in rettilineo e nei tratti rapidi, con velocità di punta più elevate rispetto alla Ferrari. La Rossa, al contrario, è superiore nei tratti misti e lenti.

Ma perché la F1-75 e la RB18 si distinguono in ambiti diversi? Dipende dalla filosofia di design delle sue vetture, soprattutto per quanto riguarda la diversa conformazione delle pance, capaci di creare maggiore o minore resistenza aerodinamica all'avanzamento. La Ferrari (A) adotta pance massicce e voluminose, ma soprattutto alte e abbastanza larghe anche nella zona posteriore. Non solo: è presente anche una zona scavata a cucchiaio sopra le pance nella zona interna a contatto tra serbatoio e motore. Una soluzione, questa, che genera maggiore resistenza all'avanzamento rispetto alle filosofie di Red Bull e Mercedes.

La Red Bull, invece, adotta pance più snelle (B), più scavate nella zona iniziale sotto le bocche d'aria ai radiatori, ma soprattutto molto basse nella zona posteriore, andando a scendere sino alla base del fondo. Forme, queste, che indubbiamente offrono minore resistenza all'avanzamento. L'inedita e originale forma a cucchiaio scavata della zona superiore delle pance della F1-75 (C) è stata studiata anche per indirizzare e incanalare i flussi aria verso l'ala posteriore andando a creare più carico aerodinamico al posteriore.

A proposito di retrotreno, anche il disegno e la forma dell'ala posteriore (D) contano molto per ottenere velocità di punta più elevate. La Ferrari ha sempre utilizzato un alettone posteriore molto carico e con profondità maggiore nella zona centrale rispetto alla Red Bull, anche su tracciati veloci e caratterizzati da rettifili molto lunghi. Chiaramente questa tipologia di ala (ad alto carico) dà vantaggi sui tratti misti e lenti ma penalizza in rettilineo in fatto di velocità di punta. La Red Bull, invece, presenta un'ala posteriore molto più scarica (E) con profondità minore nella zona centrale rispetto alla Ferrari a tutto vantaggio in rettilineo.

Di conseguenza, se la Ferrari riuscisse a guadagnare in termini di velocità di punta in rettilineo probabilmente diventerebbe ancora più efficace. Lo si potrebbe sicuramente fare adottando una ala posteriore nuova scarica, prevista per Miami, ma non utilizzata in Florida. Quello che manca ad oggi alla Ferrari è un pizzico di velocità maggiore in rettilineo anche per sfruttare il DRS. Non resta che attendere i corposi aggiornamenti alla F1-75 attesi a Barcellona per scoprire come ha deciso di muoversi la Rossa nello sviluppo della sua monoposto.

Ha contribuito al testo Gabriele Pirovano, autore del disegno

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