Formula 1: ecco come saranno le monoposto per la stagione 2022

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Per la prima volta, la Formula 1 mostra il suo futuro: a Silverstone è stato presentato il prototipo delle monoposto per la stagione 2022
15 luglio 2021

In Formula 1 è l’alba di una nuova era. A Silverstone, tracciato che 71 anni fa fece da culla della massima categoria del motorsport, è stato svelato il prototipo delle monoposto che vedremo in pista nella stagione 2022. Frutto di un regolamento tecnico completamente rivisto, promettono spettacolo e un livellamento delle prestazioni. Ma quali sono i cambiamenti più importanti? La filosofia delle monoposto 2022 prevede un modo diverso di generare carico aerodinamico. La downforce viene prodotta dal corpo vettura, e non dai vari orpelli di cui sono piene le monoposto attuali: bargeboard, deviatori di flusso e via progettando. Ma pure le ali si spogliano della sofisticazione attuale, diventando più semplici e meno efficienti.

Saranno i tunnel Venturi dei pontoni ai lati delle pance ad alimentare il generoso diffusore posteriore, chiamato ad incollare la vettura sull’asfalto. Una concezione tutt’altro che nuova, visto che l’effetto suolo è stato ampiamente sfruttato nella storia della Formula 1. La semplificazione dell’aerodinamica dovrebbe rendere le monoposto meno vulnerabili alle scie, permettendo, di conseguenza, ai piloti, di marcare a… vettura i propri avversari. La perdita di carico aerodinamico stando a stretto contatto con la monoposto che si insegue sarà decisamente inferiore rispetto a quella attuale: secondo i calcoli diffusi dalla FIA, a 20 metri di distanza la riduzione passerà dal 35% al 4%. E i vortici generati dall’ala posteriore saranno in grado di ripulire la scia in cui si ritroverà la vettura che insegue. L'impatto estetico della monoposto è sicuramente forte, con l'ala posteriore molto scarica con un piccolo flap mobile, l'ala anteriore con le paratie laterali integrate e le piccole alette a coprire le ruote.

Le nuove monoposto, frutto di un certosino lavoro di sviluppo digitale cominciato nel 2017, saranno decisamente massicce. Il peso della monoposto, complici le ruote da 18”, dovrebbe salire a quota 790 kg. A questa cifra va aggiunto il peso minimo del pilota e del sedile, per un totale di 80 kg. Non solo: a inizio gara, le vetture imbarcano 110 kg di carburante. Quindi, facendo un rapido conto, alla partenza dei GP le vetture 2022 peseranno quasi 1.000 kg. 980, per le precisione. Proporzioni elefantiache che sicuramente non saranno gradite ai piloti, che si lamentano sin dall'inizio dell'era dell'ibrido del peso delle monoposto. Pirelli ha sviluppato una serie di mescole in grado di surriscaldarsi meno, e, di conseguenza, di accusare un degrado inferiore. Ma c'è anche un occhio di riguardo alla sicurezza: il muso riesce ad assorbire un impatto del 50% più intenso rispetto alla monoposto uscente, e la vettura è progettata per essere meno soggetta alla creazione di detriti in caso di contatti. 

Il risultato di questa ricetta, in ogni caso, è una monoposto reattiva, molto diversa da interpretare per i piloti rispetto alle vetture dell’attuale generazione. Forse meno accomodante, più capricciosa. Per ora la prova di contatto è avvenuta solo in modo virtuale, così come vuole la F1 attuale, tutta simulatori e poca azione in pista. La prima manifestazione concreta è il prototipo svelato oggi, che, nelle parole di Ross Brawn, vuole attirare nuovi spettatori, senza disaffezionare gli appassionati di oggi. Solo il tempo ci dirà se l'obiettivo sarà centrato. Tenendo conto che, come ha spiegato Nicolas Tombazis, ci vorrà del tempo per raggiungere l'obiettivo finale: competere al limite. 

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