Formula 1. Ferrari, John Elkann chiude la porta a Jean Todt

Formula 1. Ferrari, John Elkann chiude la porta a Jean Todt
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Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, John Elkann avrebbe deciso di non reclutare Jean Todt in qualità di "superconsulente" della Ferrari. E spuntano anche indiscrezioni sul mancato accordo con Valentino Rossi
18 gennaio 2022

John Elkann ha chiuso la porta al ritorno di Jean Todt in Ferrari. L'indiscrezione arriva dalla stessa fonte - Giorgio Terruzzi, sulle pagine del Corriere della Sera - che il mese scorso aveva ventilato l'ipotesi di un clamoroso ritorno dell'uomo che, in qualità di team principal dal 1993 al 2009, fu uno dei principali artefici dell'epoca d'oro della Rossa con Michael Schumacher. Secondo quanto riporta Terruzzi, Elkann avrebbe deciso di rinunciare alla collaborazione con Todt, che sarebbe rientrato in qualità di "superconsulente", alla Niki Lauda, con un focus sull'aspetto politico della Formula 1, un ambito in cui l'attuale dirigenza della Rossa mostra qualche debolezza. 

Elkann avrebbe deciso di abbandonare una soluzione che Terruzzi definisce "non determinante" in questo momento della storia della Ferrari, che si affaccia a una nuova era sia in F1, con l'introduzione di un regolamento tecnico che fa della stagione 2022 una sorta di anno zero, che per il programma che porterà la Rossa alla 24 Ore di Le Mans nel 2023, con una Hypercar. Todt avrebbe compreso le motivazioni di Elkann, non senza una certa delusione dovuta al fatto di non poter idealmente chiudere il cerchio di una carriera che, negli ultimi 12 anni, lo ha visto impegnato come presidente della FIA. 

 

Un altro cerchio destinato a non chiudersi è quello di Valentino Rossi, che, dopo quei test suggestivi con le monoposto F1 della Ferrari a metà anni Duemila, sembrava prossimo a un accordo con la Rossa per il GT. L'intesa con Maranello, però, è saltata: la scorsa settimana, Rossi ha annunciato la sua partecipazione al GT World Challenge Europe con WRT, blasonato team cliente di Audi. Secondo quanto riporta Terruzzi, con Antonello Coletta, responsabile dei programmi a ruote coperte del Cavallino, non sarebbe scattato il feeling.

La Ferrari avrebbe analizzato il caso di Rossi considerando la sua mancanza di esperienza al netto della sua unicità come pilota e come personaggio mediatico, diversamente dal team WRT, che ha subito dato a Valentino modo di effettuare un test a Valencia e ha, inoltre, lasciato aperta la porta a progetti futuri dalla portata più ambiziosa. La Rossa, insomma, pare non avere intenzione di volgere lo sguardo al passato, rinverdendo fasti lontani. Resta da capire come si orienterà per l'avvenire sul fronte degli acquisti di peso. 

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