Formula 1: Ferrari, tolti i veli alla SF21

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La Ferrari ha svelato la SF21, la sua monoposto per la stagione 2021 di Formula 1. Ecco com'è la vettura di Charles Leclerc e Carlos Sainz
10 marzo 2021

Le vere dive si fanno sempre aspettare: Liz Taylor arrivò in ritardo addirittura al suo funerale, per sua esplicita richiesta. Non fa eccezione la Ferrari SF21, la monoposto per la stagione 2021 di Formula 1, l'ultima del lotto ad essere presentata, nella giornata di oggi. Con un ritocchino estetico di tutto rispetto, una livrea bicolore che al classico rosso della Rossa abbina l'amaranto che la SF1000 ha sfoggiato lo scorso anno al Mugello per i festeggiamenti dei 1.000 GP nella storia della Ferrari in F1. Un trait d'union tra il passato glorioso di un team che ha fatto la Storia del Circus e un futuro, si spera, più roseo delle acque limacciose in cui ha navigato nel 2020. Spicca il logo di Mission Winnow sul cofano motore, in un verde che stona abbastanza con il resto dello schema di colori. 

Le dive sanno essere assai capricciose, ma la SF21, almeno nelle intenzioni dei tecnici della Ferrari, non dovrebbe essere una bisbetica indomita come la SF1000. Merito di un lavoro di fino per rendere il retrotreno più stabile. La Ferrari ha deciso di spendere i due gettoni concessi dalla FIA per lo sviluppo per intervenire proprio sul posteriore, adottando una trasmissione di nuova concezione e delle sospensioni posteriori inedite, per rispondere al meglio alle esigenze dettate dalle nuove coperture Pirelli per il 2021. Un intervento assai delicato, da effettuare con geniali intuizioni e chirurgica precisione, perché intervenire sul cambio può far incappare in problemi di affidabilità.

Tenuta che è uno degli interrogativi principali dell'altra novità sotto la pelle della SF21, quel motore che dovrebbe vedere un aumento di potenza rispetto allo scorso anno, a tutto vantaggio delle prestazioni in pista. Ma trovare il giusto equilibrio tra potenza e affidabilità è esercizio tutt'altro che banale, soprattutto quando la prima serve come l'aria. Il motore, però, non era certo l'unica pecca della SF1000. Uno dei limiti più invalidanti del progetto 2020 era l'eccessiva resistenza all'avanzamento. Per questo, i tecnici della Rossa sono intervenuti anche sulle pance. La SF21 è stata sottoposta a una cura dimagrante, intervenendo sull'impianto radiante. E che ci siano cambiamenti in questo senso lo si capisce anche dalla presenza di un airscope più grande. 

La Ferrari SF21 non vanta, invece, il muso stretto tanto invocato dagli appassionati. Il motivo è molto semplice: la Rossa non avrebbe potuto installarlo senza spendere gettoni. La struttura dell'anteriore da sottoporre a crash test, infatti, è stata congelata il 30 settembre del 2020. Di conseguenza, se la Ferrari avesse voluto adottare il muso stretto, avrebbe dovuto seguire la strada della McLaren, che ha anticipato a settembre 2020 l'introduzione di questa novità. Il fatto che il muso sia ancora largo, tuttavia, non vuol dire che il resto sia invariato, anzi. Andando a guardare con attenzione, si notano degli interventi nella zona del cape.

Tutto per puntare all'obiettivo massimo per la Rossa quest'anno, quel terzo posto che, d'altro canto, dovrebbe essere l'obiettivo minimo per una scuderia del blasone della Ferrari. Non si tratta di un traguardo di facile realizzazione, visto che la concorrenza è nutrita e agguerrita. A portare in pista con orgoglio i colori di Maranello saranno Charles Leclerc e Carlos Sainz. E se il secondo non ha nulla da perdere, il primo avrà gli occhi del mondo addosso. Perché è l'uomo dell'incerto futuro di una Ferrari che cercherà disperatamente di ritrovare la retta via. Charles deve usare il suo indubbio talento come ancora in una situazione che farebbe perdere la bussola a molti. Ma le qualità dei piloti non bastano: le sorti della Ferrari nel 2021 dipenderanno tutte dalla diva SF21, che oggi si è finalmente mostrata al mondo. 

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