Formula 1: i retroscena del GP di Singapore

Formula 1: i retroscena del GP di Singapore
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  • di Maurizio Tanca
Schumacher e Senna penalizzati di 10 posizioni nel prossimo GP e le interviste a Domenicali, Massa ed Alonso che dice: «Salire sul podio mi soddisfa, ma non siamo stati competitivi» | <i>P. Ciccarone, Singapore</i>
  • di Maurizio Tanca
23 settembre 2012

Singapore - Ormai è diventata una cattiva abitudine, per sapere come è la classifica finale, dobbiamo attendere qualche ora dopo la corsa, perché anche in questa occasione i commissari sportivi hanno avuto da ridire su alcune manovre.

Le penalizzazioni del dopo gara

Schumacher, che ha tamponato Vergne, è stato penalizzato di 10 posti in griglia nel prossimo GP e questo perché già in Spagna aveva combinato un mezzo disastro con Senna e parlando del brasiliano, anche lui reduce da un’altra botta a Massa si è visto infliggere la stessa penalizzazione. A questo punto un pilota in gara dovrà portarsi il codice sportivo e avere una linea diretta con un avvocato ai box per sapere come comportarsi in corsa. Va bene la sicurezza, ma si sfocia nel ridicolo se si esagera.

 

«E' stata colpa mia, non ho calcolato che con le gomme fredde cambiava il punto di frenata, mi scuso col pilota e la sua squadra» ha detto Michael, ma anche Senna si è preso i 10 posti in griglia per aver buttato a muro Massa. Altra penalizzazione a Webber nel sorpasso a Kobayashi, secondo i commissari avrebbe dovuto subire un drive trough ma a fine corsa gli sono stati aggiunti 20 secondi al suo tempo e quindi da 10° è scivolato in unidicesima posizione lasciando l'ultimo punto a Perez. Nessuna azione contro Vettel per aver frenato con la safety car: la regola dice che chi è primo, decide il passo da tenere e Vettel aveva pensato bene di tirare una frenatona da paura...

La parola ai protagonisti del GP di Singapore

Parlando invece d’altro, c’è da dire che contro questa Red Bull c’era poco da fare, forse anche Hamilton, senza ritiro, avrebbe avuto problemi. Fatto sta che Alonso è salito ancora sul podio, ha limitato i danni e si ritrova a dover fare i conti con una macchina che non lo ha aiutato più di tanto: «Salire sul podio dopo essere partito quinto mi soddisfa, ma è chiaro che non siamo stati competitivi in prova e non lo siamo stati nemmeno in gara, specie nell’ultimo settore con le gomme medie.»

Salire sul podio dopo essere partito quinto mi soddisfa, ma è chiaro che non siamo stati competitivi in prova e non lo siamo stati nemmeno in gara, specie nell’ultimo settore con le gomme medie

 

«Secondo me questa - continua Fernando - era la pista peggiore per le nostre caratteristiche e se guardo alle prossime gare, vedo che l’ultimo settore in Corea è simile a qua e anche il terzo settore di Abu Dhabi, mi consola sapere però che prima della corsa araba abbiamo quasi un mese e mezzo di tempo e quindi facciamo in tempo a cambiare la situazione. Avremo ancora delle novità, che a Singapore non hanno funzionato come volevamo, ma si continua a lavorare e a portare sviluppi perché la stagione è ancora lunga

 

Dello stesso avviso anche il responsabile della GES, Stefano Domenicali: «Non cambia niente nell’approccio della squadra, lo avevo detto dopo una vittoria e lo dico ancora oggi, abbiamo pianificato del lavoro e lo portiamo avanti. Certo si potesse chiudere il mondiale in anticipo, ne sarei felice, ma non mi pongo limiti, mi va bene qualsiasi gara, anche l’ultima, l’importante è che si vinca. Siamo ancora in testa al campionato, non siamo molto lontani nemmeno nel costruttori, peccato che Massa sia rimasto coinvolto nel primo giro in un problema, poi ha rimontato molto bene, ma è chiaro che contiamo di avere due piloti nelle posizioni di testa per lottare al meglio.»

Massa: «Questa gara poteva essere fantastica»

Anche se ha recuperato fino all’ottavo posto, Massa non è per niente contento della sua corsa: «Se penso a dove sono finito nel primo giro, sono soddisfatto del piazzamento, ma senza incidente e foratura questa gara poteva essere fantastica e con un altro esito. Nel sorpasso a Senna credo proprio che Bruno abbia esagerato, mi ha chiuso contro il muro e sono passato per miracolo, non è stato bello quello che ha fatto, ero già al suo interno e non si fa così, abbiamo rischiato grosso entrambi.» I giudici hanno dato ragione a Massa e penalizzato Senna, ma se Felipe riuscisse a partire più avanti, come a Monza, certi problemi nel gruppo non ci sarebbero.

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