Formula 1: i top e i flop del Gran Premio del Bahrain 2024

Pubblicità
Ecco i nostri top e flop del Gran Premio del Bahrain 2024 di Formula 1
2 marzo 2024

La stagione 2024 di Formula 1 comincia come era terminata la precedente, con una vittoria di Max Verstappen, sulla sua Red Bull RB20, nel Gran Premio del Bahrain. Ma non siamo qui per raccontarvi la cronaca del GP, bensì per stabilire i top e i flop. Quindi, bando agli indugi. 

Top: Max Verstappen

Max Verstappen, tanto per dimostrare a tutti che pure quest'anno non c'è trippa per gatti, ha piazzato alla prima gara stagionale un bel Gran Chelem. Nonostante le copiose lamentele di Max per il comportamento della macchina in frenata e della trasmissione quando saliva di marcia nelle libere, il nostro ha deciso di usare violenza sulle speranze di vedere un mondiale combattuto piazzando felicemente un crono due secondi più veloce di Perez con le prestazionali soft a fine gara. Prima, mentre procedeva in media 7/8 decimi più veloce rispetto alla concorrenza, aveva chiesto a Gianpiero Lambiase se volessero che spingesse di più. Se dovesse continuare così, 24 GP sono lunghi...

Top: Carlos Sainz

Carlos Sainz è un uomo in cerca di collocazione per il 2025, e sta evidentemente cercando di abbellirsi il CV per trovare la soluzione migliore per il suo futuro. Lo sospettavamo alla vigilia di questo mondiale che Carlos avrebbe cominciato con baldanza la stagione, tirando fuori la furia agonistica di chi sa che il suo futuro dipende da quello che sta facendo oggi. Agevolato da una Ferrari che è di fatto la seconda forza alle spalle della Red Bull in questo inizio di campionato, Sainz si è fatto valere, cogliendo un podio importante per il suo morale. E ha girato su tempi simili a quelli di Sergio Perez, il lato umano della Red Bull. 

Top: Charles Leclerc

Tra i top rientra anche il compagno di squadra di Sainz, Charles Leclerc. Penalizzato in maniera vistosa da un invalidante problema ai freni, Leclerc ha affrontato il GP con una vettura che tendeva a pendere verso destra quando Charles decelerava. È un vero peccato, perché scattando dalla seconda posizione, visto il buon ritmo della SF-24, avrebbe potuto ottenere qualcosa di più. Però Leclerc non si è perso d'animo e ha gestito al meglio i problemi alla sua monoposto, togliendosi lo sfizio di passare George Russell dopo avergli messo la pressione giusta per indurlo all'errore. Charles è stato indubbiamente sfortunato, ma con questa SF-24 si rifarà. 

Flop: Alpine

Lo scorso anno, quando Otmar Szafnauer fu ingloriosamente rispedito al mittente a metà del weekend di gara in Belgio, Bruno Famin, l'uomo che l'avrebbe sostituito, disse che non era accettabile la situazione in cui si trovava l'Alpine. Poco più di sei mesi dopo, le circostanze sono notevolmente peggiorate. L'Alpine A524 è una macchina sovrappeso, con il peggior motore del lotto e una notevole instabilità in pista. E il risultato è agghiacciante: la scuderia di Enstone è il vero fanalino di coda dello schieramento, peggiore di chi si era autodenunciato alla vigilia come ultima sulla carta, la Haas. Per un team controllato da uno dei colossi dell'automotive mondiale, il gruppo Renault, risultati del genere sono semplicemente inaccettabili. 

Flop: Nico Hulkenberg

Sono bastati pochi metri a Nico Hulkenberg per cancellare quanto di buono fatto vedere nelle qualifiche di ieri. Scattato malissimo, Hulkenberg è stato risucchiato verso il fondo dello schieramento, dove è impattato contro Lance Stroll. È un vero peccato, perché per quello che abbiamo visto oggi anche con Kevin Magnussen, la VF-24, a differenza della vettura che l'ha preceduta, non si mangia le gomme. Hulkenberg può e deve rifarsi, però non è detto che occasioni come quella di Sakhir si ripresentino con il passare dei GP. 

Flop: la sosta infinita di Valtteri Bottas

Valtteri Bottas avrà avuto tragici flashback del GP Monaco 2021 durante la sosta da 52 secondi e rotti di cui è stato vittima in Bahrain. Questa volta, quantomeno, il finlandese dal piglio ormai australiano è riuscito a riprendere il via della pista, e non è stato necessario riportare la macchina alla base come accadde quasi tre anni fa quando militava ancora in Mercedes. Andrà meglio la prossima volta. Che non è per nulla lontana: tra una settimana si correrà a Jeddah. E ci ritroveremo per stabilire i top e i flop.

Pubblicità