Formula 1: i top e i flop del Gran Premio del Qatar 2023

Formula 1: i top e i flop del Gran Premio del Qatar 2023
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Ecco i nostri top e flop del Gran Premio del Qatar 2023 di Formula 1
8 ottobre 2023

Max Verstappen si è imposto nel caldo torrido di Losail vincendo il Gran Premio del Qatar 2023 di Formula 1, il primo che ha corso da tre volte campione del mondo di una categoria che sta dominando. Noi, però, non siamo qui per raccontarvi la cronaca della gara, bensì per stabilire i top e i flop. Quindi, bando agli indugi. 

Top: Max Verstappen

Max Verstappen è l'unico pilota in pista a Losail a non aver mai oltrepassato i track limits nel corso del GP del Qatar 2023. È la dimostrazione della lucidità di un campione che, grazie allo straordinario mezzo che è capace di padroneggiare alla perfezione, non si fa sfuggire alcun dettaglio, anche se braccato dalla feroce morsa del caldo. Verstappen ha pure imparato a contenersi, visto che il suo ingegnere di pista, Gianpiero Lambiase, gli ha detto di spingere sull'acceleratore, ma con moderazione, ché con Max non si sa mai. In ogni caso, un'altra prestazione all'insegna della maturità per il tre volte campione del mondo. 

Top: McLaren

È ora di celebrare la crescita della McLaren, un team capace di rinascere dalle proprie ceneri dopo un avvio di stagione disastroso. In Austria, la scuderia di Woking aveva 146 punti di svantaggio sull'Aston Martin. Oggi sono solo 11. Su una pista come quella di Losail, che esalta le caratteristiche della MLC60, Oscar Piastri e Lando Norris hanno avuto un ruolo di primo piano, mostrando grande velocità. Va anche lodato il pit stop da 1,8 secondi perfezionato durante il GP di oggi, segnale di ottime operazioni in pista. Ma pure la gestione dei piloti sul finire della gara è stata ottima: se lasciati al loro giudizio, Oscar e Lando avrebbero potuto fare la fine di Russell e Hamilton a inizio gara. Andrea Stella non ama i riflettori, ma se li merita: se la McLaren è ciò che è oggi, è anche  merito suo. 

Top: Logan Sargeant

A volte bisogna avere il coraggio di fermarsi. È il caso di Logan Sargeant, che a Losail si è dovuto ritirare perché era completamente stremato dal caldo terribile che ha prostrato i piloti. Non voleva farlo, aveva paura di sembrare un pusillanime. Ma come gli ha detto il suo ingegnere di pista, molto empatico nel gestire la situazione, non doveva provare vergogna. Anzi, restare in pista rappresentava un pericolo per sé stesso e per gli altri. Il fatto che un atleta di 22 anni abbia avuto un calo fisico del genere la dice lunga sulle condizioni in cui i piloti hanno corso oggi. Ma su questo punto torneremo. 

Flop: Lewis Hamilton

L'ha detto lui stesso, quindi non facciamo un torto a Lewis Hamilton se gli attribuiamo la colpa dell'incidente in partenza con il compagno di squadra, George Russell. Un sette volte campione del mondo di F1 di 38 anni non può dimenticarsi il vecchio adagio secondo cui le gare non si vincono allo start, ma si possono perdere in questo frangente. Finito a sandwich tra Hamilton e Max Verstappen, George Russell non aveva modo di togliersi di torno. Lewis, invece, poteva e doveva evitare di chiudere la porta con eccessiva aggressività. Peccato, perché la Mercedes oggi aveva il passo per fare bene. 

Flop: Sergio Perez

In una gara in cui le penalità per il mancato rispetto dei track limits sono fioccate come la neve d'inverno in montagna, Sergio Perez è riuscito a distinguersi, vedendosene comminare non una, non due, bensì tre. È la ciliegina sulla torta di palta dell'ennesimo weekend in cui non si è nemmeno lontanamente avvicinato al compagno di squadra. Se l'andazzo dovesse continuare, ci riesce difficile pensare che il suo contratto con la Red Bull, in scadenza a fine 2024, arrivi alla sua naturale conclusione. 

Flop: Qatar

Inospitale. Così avevamo definito Losail venerdì, e la nostra valutazione non era sbagliata. I cordoli si sono rivelati taglienti, provocando microlesioni agli pneumatici che hanno reso necessarie le tre soste obbligatorie viste oggi. Con così tanti pit stop, i piloti si sono ritrovati a dover dare tutto, spingendo come dei matti in condizioni climatiche proibitive. Visto che il Qatar sarà in calendario per molti anni, è opportuno che si rivedano anche i cordoli, oltre alla collocazione in calendario. L'anno prossimo Losail precederà Abu Dhabi. Perché non fare lo stesso quest'anno?

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