Formula 1: il Gran Premio di Imola potrà essere recuperato nel 2023?
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- di Diletta Colombo
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Il Gran Premio del Made in Italy e dell'Emilia-Romagna 2023 di Formula 1 non si svolgerà domenica 21 maggio. Le autorità italiane, la FIA e la Formula 1 nella giornata di ieri hanno preso l'unica decisione sensata, scegliendo di non disputare la gara nel bel mezzo di una vera e propria emergenza per via delle fortissime precipitazioni che hanno interessato la regione nei giorni scorsi e delle conseguenti esondazioni. Ma il GP di Imola potrebbe essere recuperato prima della fine dell'anno, come auspicato dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini?
Il CEO della Formula 1, Stefano Domenicali, ha dichiarato ai microfoni di Sky Sport di essere dispiaciuto "per i tifosi italiani e imolesi. Cercheremo di trovare la soluzione giusta. Ma "visto il calendario così serrato, è difficile pensare di poterlo recuperare quest'anno, ma abbiamo un impegno morale verso chi ha lavorato tanto". Dando uno sguardo al resto delle gare in programma quest'anno, si capisce subito come sia molto difficile trovare una collocazione che non implichi un filotto di quattro gare consecutive.
In molti hanno ipotizzato un possibile rinvio al 6 agosto, creando una tripletta con Ungheria e Belgio. Ma nel mese di agosto i team devono osservare due settimane di chiusura forzata. E con una gara a inizio agosto e il GP d'Olanda del 27 agosto, difficilmente si riuscirebbero a rispettare le tempistiche, viste le necessità logistiche. È la dura realtà di una F1 con un calendario senza respiro. Per trovare un GP rinviato per una calamità naturale bisogna risalire al GP del Pacifico 1995, posticipato da aprile a ottobre per via del tremendo terremoto con epicentro ad Hanshin occorso nel gennaio di quell'anno. Ma 28 anni fa c'erano 17 GP in programma.
L'opzione più probabile è quella preventivata dal presidente di ACI, Angelo Sticchi Damiani, a Lapresse: recuperare l'edizione 2023 nel 2026, dopo la scadenza dell'attuale contratto, in essere fino al 2025. Ma come ha voluto sottolineare lo stesso Sticchi Damiani, in questo momento le priorità di Imola e dell'intera Emilia-Romagna sono altre, e il pensiero e il sostegno vanno "alle Istituzioni dello Stato, della Regione Emilia Romagna, alle forze dell’ordine e alla protezione civile che, in queste difficili giornate, si stanno prodigando per aiutare la popolazione e mettere in sicurezza il territorio".
