Formula 1, la FIA risponde ai sette team contro l'accordo con la Ferrari

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Paolo Ciccarone
La FIA risponde al comunicato congiunto di sette team di Formula 1 contro l'accordo confidenziale raggiunto con la Ferrari per la power unit della casa di Maranello
5 marzo 2020

La Fia risponde ai 7 team e lo fa con un comunicato in cui evidenzia la propria incapacità nel controllare tecnicamente le attuali Power Unit di F.1. Lo dice nel punto del comunicato che trovate in calce, dove testualmente scrive: "La FIA, in seguito alle indagini sul motore Ferrari, pur non essendo pienamente soddisfatta dell'esito raggiunto..... (omissis) In base alla complessità della materia e alla materiale impossibilità di verificare che ci sia una prova evidente di infrazione delle regole". Come dire abbiamo verificato ma non ci abbiamo capito molto. Segno della complessità delle regole imposte e di come non si riesca a tracciare una linea netta fra cosa è ammesso e cosa non lo sia.

Ma la FIA certifica anche un altro aspetto: "Per evitare le conseguenze negative di una disputa di lunga durata, specialmente alla luce dell'attuale incertezza e nel migliore interesse per il campionato, degli azionisti, la FIA, in ossequio all'articolo 4 (ii) sulle sue prerogative in materia di regole disciplinari, decide di raggiungere un accordo effettivo e dissuasivo con la Ferrari per concludere il contenzioso". Come dire sono stati talmente bravi a Maranello da metterci nella situazione di non poter fare altro che trovare un accordo su come limitare certe aree.

La FIA, dice inoltre il comunicato, attuerà tutte le azioni necessarie per proteggere lo sport, il suo ruolo e reputazione in quanto ente legislatore per il campionato mondiale di F.1. A questo punto, ognuno tragga le proprie deduzioni, ma la conclusione è una sola: mettiamoci una pietra sopra e pensiamo al futuro. Le zone grigie sono state definite (vedi regolamento tecnico) e confidiamo che nessuno sfori ancora una volta.

Il comunicato ufficiale della FIA

"La FIA ha condotto un'analisi tecnica dettagliata sulla power unit della Ferrari, così come potrebbe fare per ogni concorrente del mondiale di Formula 1. Le indagini tecniche vaste e dettagliate condotte nel corso della stagione 2019 di Formula 1 hanno fatto nascere il sospetto che il propulsore della Ferrari potesse non essere conforme ai limiti del regolamento della FIA in ogni condizione".

"La Scuderia Ferrari si è opposta in modo fermo ai sospetti e ha ribadito che la sua power unit aveva sempre operato in ottemperanza alle regolae. La FIA non era soddisfatta appieno, ma ha deciso che ulteriori azioni non avrebbero necessariamente portato ad una conclusione del caso, vista la complessità della situazione e l'impossibilità materiale di fornire prove inconfutabili di una violazione del regolamento". 

"Per evitare le conseguenze negative che una lunga controversia avrebbe portato, specie alla luce dell'incertezza dell'esito della stessa, e nell'interesse del campionato e dei suoi azionisti, la FIA, in ottemperanza con l'Articolo 4 delle sue regole giudiziarie e disciplinari, ha deciso di raggiungere un accordo efficace e dissuasivo con la Ferrari per porre fine al procedimento".

"Questo tipo di accordo è uno strumento legale riconosciuto come un componente essenziale di ogni sistema disciplinare ed è impiegato da molte autorità pubbliche e da altre federazioni sportive nella gestione di dispute. La natura confidenziale dei termini di questo accordo è prevista dal comma VI dell'Articolo 4 delle regole giudiziarie e disciplinari della FIA. La FIA prenderà tutte le misute necessarie a proteggere lo sport, il proprio ruolo e la propria reputazione come legislatore del campionato mondiale di Formula 1".

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