Formula 1: le cinque cose da tenere d'occhio per il GP di Imola

Formula 1: le cinque cose da tenere d'occhio per il GP di Imola
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Il weekend di gara Gran Premio del Made in Italy e dell'Emilia-Romagna di Formula 1 è ormai alle porte. Ma quali sono le cinque cose da tenere d'occhio a Imola?
15 aprile 2021

La parte europea della stagione 2021 di Formula 1 comincia con il Gran Premio del Made in Italy e dell'Emilia-Romagna di Imola. Una pista intrisa di storia, a tratti esaltante, a tratti tragica. E con una spiccata personalità, tipica dei tracciati old school, che la rende molto gradita ai piloti. Perché, pur senza grandi possibilità di sorpasso, è tutt'altro che di facile interpretazione. Sono sfide come questa, a esaltare gli eroi di questa F1 moderna. E pure chi preferisce vedere meno manovre, ma più studiate, sudate. Ma quali sono le cinque cose da tenere d'occhio nel GP di Imola 2021? Prima di raccontarvele, un piccolo appunto sul programma. Per non sovrapporsi al funerale del Principe Filippo, in programma sabato pomeriggio, gli orari di prove libere e qualifiche sono stati modificati

Ma che freddo fa?

Ce lo stiamo chiedendo tutti, in questi giorni. Le temperature in Italia sono decisamente più basse rispetto alle medie stagionali. E sarà così anche nel fine settimana a Imola, con massime intorno ai 15 gradi. Sono delle condizioni che potrebbero agevolare chi, come la Ferrari, ha accusato qualche grattacapo nella gestione delle elevate temperature a Sakhir. La Rossa, conservativa a livello di motore in via precauzionale in Bahrain, potrebbe osare di più nella prima delle due gare in patria. Ma potrebbe tirare un sospiro di sollievo pure la Honda, che ha accusato qualche singhiozzo a livello di affidabilità con il suo motorone a Sakhir.

In ogni caso, sarà cruciale portare alla corretta temperatura di utilizzo le gomme. Un compito tutt’altro che banale, quando il freddo la fa da padrone. Non siamo ai livelli del Nürburgring a ottobre, ma sarà comunque una bella sfida. Specialmente nella prima sessione di prove libere di domattina, in cui - c'è da scommetterlo - il mix tra la pista non gommata e il clima non esattamente mite porterà ad errori. E ad aggiungere pepe al menù di domenica potrebbe pensare la pioggia. La probabilità di precipitazioni non è elevatissima, nel momento in cui scriviamo. Ma il meteo sa essere imprevedibile, a tutto vantaggio dello spettacolo.

Max Verstappen e la maledizione tricolore

Sembra impossibile, ma ve lo garantiamo. Max Verstappen non solo non ha mai vinto in Italia, ma non è nemmeno riuscito a salire sul podio nella sua carriera in Formula 1. Il suo miglior risultato dalle nostre parti è il quinto posto ottenuto a Monza nel 2018. Lo scorso anno, con ben tre gare in Italia in calendario, fu una tragedia: tre ritiri, e, di conseguenza, zero punti in saccoccia. Una statistica impietosa, che stride ancora di più pensando al talento dell'olandese e alle monoposto che ha avuto a disposizione negli anni.

Max farà di tutto per rompere l'incantesimo, anche perché alla Red Bull conviene capitalizzare la superiorità nei confronti della Mercedes mostrata in Bahrain. Con un mondiale così lungo, è necessario raccogliere il massimo numero di punti possibili nelle prime gare per ripararsi dalla potenziale ripresa del team di Brackley. Avere la macchina migliore non basta, però. La Red Bull deve contare sia sull'affidabilità di Honda, che, come dicevamo prima, scricchiola, e su un piglio da top team, che a Sakhir, in certi frangenti, è mancato. E Max, dopo lo smacco del Bahrain, non si può permettere una seconda sconfitta nella lotta con Lewis Hamilton. Ne va del suo orgoglio, dopotutto. 

Una qualifica che vale moltissimo

La natura del tracciato di Imola rende i sorpassi tutt'altro che agevoli. Per questo motivo, le qualifiche avranno inevitabilmente un peso molto importante. Recuperare, su un tracciato del genere, non è compito facile. E allora la sfida sul giro secco diventa cruciale. Al netto del meteo, issarsi nelle parti nobili dello schieramento vuol dire portarsi a casa più di metà del lavoro. Vale per i top team, ma ancora di più per il vivace manipolo di centro classifica.

Questo perché, se i distacchi ridotti di Sakhir saranno confermati anche a Imola, pochi decimi faranno la differenza tra prendere il via vicino ai team di punta e ritrovarsi ingolfati nelle retrovie. La sensazione è che sul giro secco, con prestazioni livellate, possa essere il talento a fare la differenza. E anche la precisione. Gli errori in qualifica si pagano cari a prescindere, figuriamoci su una pista come quella di Imola. Da interpretare al meglio, per avere l'occasione di brillare domenica. 

Alpha Tauri potrebbe essere l'outsider di lusso

Definire l'Alpha Tauri un'outsider, in realtà, è di per sé una definizione limitante. Il nono posto di Yuki Tsunoda a Sakhir, infatti, non è assolutamente indicativo delle potenzialità del team di Faenza, che a Imola gioca in casa. Pierre Gasly, fuori dai punti, ha compromesso la sua gara rovinando addosso a Daniel Ricciardo nelle fasi iniziali. Mentre Tsunoda, penalizzato dal tentativo del muretto di passare il taglio della Q2 con le medie, è scattato indietro, e in modo prudente, per evitare i pasticci che hanno finito per fregare il più esperto compagno di squadra.

Ma i dati sul passo gara dell'Alpha Tauri suggeriscono potenzialità ancora inespresse, che potrebbero rivelarsi esplosive a Imola, pista su cui Tsunoda ha girato a ripetizione durante l'inverno, anche se con una vettura vecchia di due anni come da regolamento. L'Alpha Tauri, splendida espressione di quella culla dei motori in cui è nata, di quel Made in Italy celebrato dalla denominazione della gara di Imola, potrebbe stupire, battagliando con un'altra eccellenza tricolore, la Ferrari. L'unico vero interrogativo riguarda l'affidabilità del motore Honda. Perché il resto delle carte è in regola. 

Qual è il vero potenziale della Ferrari?

Questa è la domanda più pressante per i tifosi della Ferrari. La Rossa, su un circuito atipico e sicuramente sfavorevole nel 2020 come quello del Bahrain, ha mostrato degli evidenti miglioramenti rispetto allo scorso anno. Ma la pista di Imola è il vero primo banco di prova per le ambizioni della SF21 e dei suoi fieri cavalieri, quei due Cavallini rampanti di Charles Leclerc e Carlos Sainz. Secondo le indiscrezioni delle ultime ore, la Ferrari a Imola avrebbe intenzione di testare alcune novità, parte di un più ampio programma di aggiornamenti che dovrebbe continuare fino all'estate, quando il focus, inevitabilmente, si sposterà verso la vettura 2022.

Resta da capire come vengano impiegate nel prosieguo del weekend di gara. Ed è sensato, in ogni caso, che la Rossa verifichi prima la bontà del pacchetto generale su una pista diversa da quella di Sakhir prima di buttare il carico da novanta degli aggiornamenti. Sarà un weekend molto importante, insomma. Non solo per il fatto di giocare in casa, ma anche per prendere davvero le misure con quelle che sono le potenzialità reali. Soprattutto sul passo gara con vettura carica di carburante, il nodo più spinoso riscontrato a Sakhir. 

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