Formula 1 Montecarlo 2014: Red Bull pensa al meteo, ma vuole i motori Mercedes

Formula 1 Montecarlo 2014: Red Bull pensa al meteo, ma vuole i motori Mercedes
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Paolo Ciccarone
Le previsioni meteo durante i GP passano ad una società di proprietà Red Bull e c'è chi vede un conflitto di interessi. Intanto la squadra di Milton Keynes vuole i motori Mercedes e la Lotus perde pezzi di sponsor | <i>P. Ciccarone, Monaco</i>
22 maggio 2014

Red Bull fa bello e cattivo tempo

Montecarlo - Fino all’anno scorso le previsioni meteo erano a carico di Meteo France che aveva un accordo con la FOM per la diffusione delle previsioni durante i week end di gara. A sorpresa quest’anno il meteo è passato di mano a una società diversa. Si tratta della Ubimet, una società austriaca che ha sostituito i francesi. Che c’è di strano? Nulla se non fosse che la società di previsioni meteo ha la sede a Salisburgo ed è di proprietà della…Red Bull! In pratica gli austriaci dopo aver dettato legge negli ultimi quattro anni di F.1 ora faranno anche il bello o il cattivo tempo.

 

Meteo France era una società scelta a suo tempo dalla FIA, questa austriaca, invece, pare sia stata scelta dalla FOM allo scadere dei contratti coi francesi, qualcuno ci vede un altro capitolo nella lotta fra Todt ed Ecclestone, altri di semplice succedersi di fornitori, come furono a suo tempo la Longines la TAG e ora la Rolex per il cronometraggio e altro ancora, passando per computer e altro. Certo è che dopo le bibite e le macchine F.1, ora la Red Bull investe anche nel meteo. Che siano in grado di ricevere in anticipo e con dovizia di particolari le news prima degli altri team? Escluso, è tutto computerizzato e a disposizione di tutti in tempo reale. Certo però la cosa fa pensare…

formula 1 spagna 2014 (9)
Non è un mistero che Red Bull voglia passare al motore Mercedes

Red Bull a caccia della buona stella

Che Chris Horner e Adrian Newey vogliano i motori Mercedes è un dato di fatto, tanto che ci sono stati dei contatti serrati fra Dieter Matesichz (che martedì ha compiuto 70 anni) e Niki Lauda. L’ostacolo pare essere il contratto con Infiniti, marchio di lusso di Nissan Renault che dopo aver versato 25 milioni di euro, non vede di buon occhio l’arrivo di Mercedes al posto dei motori Renault. Secondo fonti svizzere Infiniti ha un contratto in scadenza nel 2015, ma le insistenze per Mercedes potrebbero far saltare l’accordo a fine anno. Infiniti non conferma la fuoriuscita dalla F1 a fine stagione e rimanda alla naturale scadenza del contratto.

 

Coinvolto in prima persona Dieter Zetsche, numero uno di Mercedes, è stato categorico: «Sì, ce li hanno chiesti ma è chiaro che io darò i motori alla Red Bull quando invece di fare delle lattine energetiche faranno delle macchine, allora sarò felice di fornire i miei motori per le loro vetture». Il tutto accompagnato dal sorrisino tipico di chi dice una cosa e magari ne intende un’altra. Niki Lauda è più pragmatico: «Vediamo come vanno le cose, potremmo fare un’altra fornitura coi motori liberati dalla McLaren». Insomma, fra contratti da sciogliere, motori da scegliere, Red Bull è sempre in prima fila.

maldonado lotus
Pastor Maldonado dici di essere totalmente estraneo alla presa di distanze dello sponsor PDVSA

PDVSA molla e Maldonado trema?

Ha destato scalpore l’indiscrezione del ridimensionamento della sponsorizzazione di PDVSA, l’ente petrolifero venezuelano, nell’ambito del motor sport. Tutti hanno pensato a Maldonado e alla situazione economica della Lotus, ma è lo stesso pilota a smentire tutto: «Intanto io ho un contratto con la Lotus e non con la PDVSA, la cosa non mi riguarda. I programmi F.1 per quello che ne so, sono stati tutti rispettati e lo saranno. I problemi sono nati dalle altre categorie, la PDVSA ha scoperto che alcuni piloti e alcuni progetti di fatto hanno rubato dei soldi e con la situazione economica e politica in Venezuela è normale fermare e bloccare tutto».

 

«Io non so cosa sia successo, passo più tempo in aereo e in pista che nel mio paese, ma mi pare normale e logico. Se qualcuno ruba, va bloccato. Hanno scoperto che piloti hanno truffato, squadre hanno intascato soldi e bisognava fermarli. Io penso solo alla F.1 e alla mia carriera, siamo partiti male con la macchina, le prime gare dovevamo fare solo chilometri senza prestazioni, ora possiamo tirare fuori qualcosa di più e mi auguro che la situazione migliori molto, per il resto son chiacchiere che amplificano cose non vere».

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