Formula 1: prima della Visa Cash App RB c'è stata la MasterCard Lola

Formula 1: prima della Visa Cash App RB c'è stata la MasterCard Lola
Pubblicità
Dai social dell'ormai ex Alpha Tauri arriva un grande indizio sul nome prescelto per il team di Faenza per la stagione 2024 di F1: si chiamerà Visa Cash App RB. Non è la prima volta che un leader di servizi di pagamento a livello globale sponsorizza un team di F1: negli anni Novanta, ci fu la meteora MasterCard Lola
19 gennaio 2024

Sembra proprio che l'Alpha Tauri sia destinata a cambiare nome in Visa Cash App RB. La scuderia di Faenza non ha confermato nulla, al momento, ma c'è un pesantissimo indizio social. L'account instagram del team di Formula 1 che un tempo si chiamava Toro Rosso ha cambiato nome, diventando @visacashapprb. Si tratta molto probabilmente del primo passo verso l'annuncio, senza voler attirare troppa attenzione. Ma gli occhi di lince degli appassionati sui social hanno subito notato il cambio di denominazione, che svela i due title sponsor dell'ex Minardi. Un'iniezione di capitali, questa, che potrebbe portare la scuderia di Daniel Ricciardo e Yuki Tsunoda a migliori risultati, soprattutto in abbinamento con le più profonde sinergie tecniche con la Red Bull che stanno facendo già chiacchierare parecchio i rivali. 

Leggendo il nome Visa, non può che venire in mente un team anni Novanta sponsorizzato dall'altro leader dei servizi di pagamento a livello globale, Mastercard. Correva la metà del decennio quando la Lola Racing Cars, produttrice di monoposto da oltre trent'anni, decise di tentare la strada in F1 attraverso un team ufficiale. In F1 la Lola aveva già fornito le monoposto alla Scuderia Italia, nel 1993. Le T93/30 motorizzate Ferrari, guidate da Michele Alboreto e Luca Badoer, furono però un fiasco. I due piloti facevano fatica a qualificarsi, e il miglior risultato fu il settimo posto di Badoer a Imola. L'esperienza negativa spinse il fondatore della Lola, Eric Broadley, a crearsi un proprio team. Nel 1994 arrivò la T95/30, monoposto in fase embrionale collaudata diverse volte da Allan McNish a Silverstone.

Equipaggiata con un motore Ford Cosworth e sviluppata da Julian Cooper e Chris Saunders, questa vettura rappresentava solo il punto di inizio nei piani di Broadley: voleva anche progettarsi il propulsore in casa. Si trattava di un progetto ambizioso, che convinse un investitore di tutto rispetto come MasterCard ad abbracciare il progetto. L'operazione di marketing, dopotutto, era decisamente interessante, e innovativa per l'epoca. Il colosso intendeva rendere la monoposto simile alle sue carte di credito, con una distintiva livrea sui toni del blu, giallo e rosso. MasterCard, però, era impaziente, e si impose per far debuttare la scuderia con un anno di anticipo rispetto ai piani iniziali.

Nell'ottobre del 1996 si decise per l'esordio nella stagione successiva, con la coppia di piloti Ricardo Rosset e Vincenzo Sospiri, affiancati dal collaudatore Andrea Montermini. Il 20 febbraio 1997 a Londra andò in scena una presentazione in pompa magna. Nessuno sapeva che la monoposto, con motore Ford e pneumatici Bridgestone, era stata completata solo la sera prima. Con il senno del poi, non è difficile capire il perché. La Lola avrebbe voluto debuttare nel 1998, e aveva previsto delle tempistiche di sviluppo che per volere di MasterCard furono ridotte moltissimo. La T97/30, progettata nell'arco di sei mesi, non poteva che avere forme grossolane, convenzionali. Non fu nemmeno terminato lo studio in galleria del vento, figuriamoci degli approfonditi collaudi in pista. Ma c'era anche un altro problema, reso evidente dalla scelta dei piloti.

Se Vincenzo Sospiri, vincitore del titolo in F3000 nel 1995 e collaudatore della Benetton nella stagione successiva, era un giovane di belle speranze, il brasiliano Ricardo Rosset era il classico pilota con la valigia. Aveva già corso in F1 con la Arrows, grazie ad alcuni munifici sponsor personali che facevano comodo ai team più modesti. Già, ma perché una scuderia come la Lola, con uno sponsor come MasterCard, aveva bisogno di ricorrere a questi mezzucci? Il motivo è da ricercare nell'accordo firmato dalle due parti. La Lola avrebbe ricevuto una percentuale dei ricavi ottenuti dal lancio di una speciale carta di credito a tema F1. Di fatto, quindi, MasterCard per la T97/30 non aveva dato fondi.

Bastarono pochi minuti perché i sogni di gloria dela MasterCard Lola andassero in frantumi. Nelle prove libere del Gran Premio d'Australia 1997, Sospiri e Rosset girarono a dieci secondi di distacco da chi si trovava nelle posizioni di testa. In qualifica la forbice prestazionale si aprì ancora di più: complici dei grossi problemi al cambio, Sospiri accusò 11,6 secondi di distacco dal poleman Jacques Villeneuve, Rosset addirittura 12,7 secondi. Nel 1997 era già in vigore la regola del 107%, e la FIA non fu disposta a dare una chance alla Lola, chiudendo un occhio.

Le due T97/30 avevano colto tempi cinque secondi più lenti di quelli che sarebbero serviti a rimanere nel limite. Sospiri e Rosset, loro malgrado, rappresentavano dei pericoli pubblici per gli altri piloti in gara, data l'esasperante lentezza della loro monoposto. Vista la figuraccia rimediata su un palcoscenico dalla portata globale, MasterCard decise di interrompere repentinamente l'accordo di sponsorizzazione il mercoledì prima della seconda gara dell'anno, in Brasile. Finì così ancora prima di nascere l'avventura della scuderia che, prima della RB, fu sponsorizzata da un'azienda di servizi di pagamento.

Pubblicità