Formula 1: quanto blufferanno le scuderie nelle presentazioni delle monoposto?

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Con l'introduzione del nuovo regolamento tecnico per la stagione 2022 di Formula 1, è scattata la caccia al particolare falso, a cominciare dalla Haas VF-22. Ma quanto blufferanno i team nelle presentazioni delle vetture?
7 febbraio 2022

La Ferrari, nell'ultimo teaser della sua F1-75, ha lanciato un monito ai suoi fan. Giocando con l'immagine laterale del muso della monoposto raffigurata in questo assaggio, diventa leggibile una scritta. "Questa non è la nostra vettura per il 2022. L'appuntamento è per il 17 febbraio 2022". Un ironico easter egg che, inevitabilmente fa sorgere un'altra domanda. Passi per l'anticipazione, ma il 17 febbraio vedremo davvero la F1-75 in tutta la sua gloria? In altre parole, quanto blufferanno i team di Formula 1 all'atto della presentazione delle loro vetture?

Il vero gioco, quest'anno, sarà la caccia al falso. Si è già cominciato con la prima monoposto a essere svelata, la VF-22 della Haas. Vettura, per stessa ammissione della scuderia americana, "embrionale", lontana da quella che vedremo in pista a Barcellona e, soprattutto, in Bahrain. A destare sospetti è stata la sospensione anteriore, che sposa la filosofia push-rod, impiegata da tutti i team fino al 2021. Ma la cui presenza non è affatto scontata con il nuovo regolamento, che apre anche al pull-rod. Osservando con attenzione l'attacco del puntone con il telaio, sembra che sia solo appoggiato. Un dettaglio che ha fatto pensare a molti che la Haas abbia deciso di bluffare, nascondendo la vera impostazione delle sospensioni. 

Ma per quale motivo un team modesto vorrebbe mai nascondere il vero schema delle sospensioni? La VF-22, per certi versi, sarà una "Ferrarina", vista l'intensa partnership tecnica con la Rossa. D'altronde, la monoposto della Haas per il 2022 nasce dalle intuizioni di Simone Resta, ex uomo di punta della Ferrari prestato prima all'Alfa e alla Haas poi. Se, ad esempio, la Ferrari avesse puntato per uno schema pull-rod per le sospensioni anteriori, e la Haas avesse fatto lo stesso, la Rossa potrebbe avere indotto la scuderia americana al bluff, per non giocarsi in anticipo le carte. Oppure, più semplicemente, il puntone sembra appoggiato per un effetto ottico. 

Il solo fatto che sia scattata la caccia al particolare posticcio dimostra quanto con i lanci virtuali i team possano nascondere molte cose. Lo si evince anche della foto del retrotreno della Haas, la parte della VF-22 che indubbiamente finirà per presentare le similitudini maggiori con la F1-75, vista l'adozione dell'atteso motore made in Maranello. Il vedo non vedo di una serie di componenti cruciali del progetto 2022, come il diffusore, segnala una volontà precisa di celare informazioni. 

La tendenza iniziata dalla Haas sarà senza dubbio continuata anche dalle altre scuderie, e soprattutto dai top team. Visto il nuovo regolamento tecnico, è possibile che vengano implementate soluzioni assai diverse tra loro. E rimandarne la presentazione al mondo ritarderebbe anche l'eventuale adozione da parte degli altri team, nel caso in cui quel particolare faccia la differenza. La corsa alla convergenza tecnica con chi avrà azzeccato il progetto 2022 scatterà nell'arco di poco tempo, per cercare di evitare l'effetto BrawnGP. Alla Cenerentola del 2009, infatti, bastarono sei vittorie nei primi sette GP dell'anno per aggiudicarsi entrambi i mondiali. 

Ne consegue che scopriremo la verità solo all'atto pratico in pista. E dal momento che i test di Barcellona - anzi, i "pre-test" - saranno blindati, senza nemmeno il live timing, il momento del giudizio arriverà in Bahrain. Ma per capire le reali potenzialità dei vari progetti sarà necessario aspettare quantomeno il gran debutto di Sakhir, il prossimo 20 marzo. Solo allora potremo comprendere in quale direzione potrebbe muoversi una stagione apertissima sulla carta, e per questo indubbiamente affascinante. Per ora, invece, tocca accontentarsi del virtuale e dei vedo non vedo. 

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