Formula 1: rivoluzione tecnica in vista. Nel 2017 arriveranno i cerchi da 18"

Formula 1: rivoluzione tecnica in vista. Nel 2017 arriveranno i cerchi da 18"
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Paolo Ciccarone
Stravolgimenti regolamentari in vista per la F1. Nel 2017 i cerchi diventeranno da 18 pollici e con gomme scolpite. Tutto da rifare (di nuovo) quindi e intanto i costi salgono | <i>P. Ciccarone, Austria</i>
20 giugno 2014

Altro che risparmiare soldi per correre in F.1, lo stravolgimento tecnico (come illustrato dai disegni di Gabriele Pirovano) è dietro l’angolo e riguarda la stagione 2017, ovvero fra due anni si ricomincia da capo, buttando via le macchine attuali o almeno per come le conosciamo.

Cerchi da 18 pollici in arrivo

Tutto nasce da una norma inserita nel regolamento tecnico voluto dalla FIA che introduce l’obbligo di usare gomme su cerchi da 18 pollici. Ovvero, la richiesta che fece quattro anni fa la Pirelli, e che fu bocciata dalle squadre, è stata ripresa dalla FIA dopo che la Michelin ha spinto fortemente per questa soluzione.

Nella logica di abbinare lo sviluppo della F.1 alle normali auto di serie, oltre ai motori ibridi e alla alimentazione elettrica, le gomme non potevano essere trascurate. Infatti i cerchi da 13 pollici usati negli ultimi decenni, costringono i costruttori di pneumatici a misure che sulle auto stradali non esistono più nemmeno per le piccole utilitarie, visto che una Peugeot 108, tanto per dire, ha cerchi da 14 pollici.

formula 1 2017 (2)
Cambierà (nuovamente) tutto nel 2017 in Formula 1. I cerchi da 18 pollici prenderanno il posto di quelli da 13 costringendo alla riprogettazione totale delle auto

 

E allora, visto che nei prototipi si usano già gomme da 18 e 19 pollici e che nelle GT il 18 pollici è in uso da anni, anche la F.1 (e a cascata le altre categorie) dovranno adeguarsi ai canoni di una gomma da corsa che ricorda quelle stradali, in modo da consentire ai costruttori una ricaduta maggiore in quanto a tecnica e immagine. «Non voglio una F.1 con le gomme di una bicicletta» ha detto Ecclestone, a quanto pare dovrà accontentarsi di una via di mezzo visto che oltre al 18 pollici le squadre dovranno usare misure più strette.

Tutto da rifare

Le vuole la Michelin mentre Pirelli vorrebbe aumentare la superficie del battistrada, in modo da avere più grip meccanico e meno aerodinamica. Ma vi chiederete perché la F.1 andrebbe a spendere di più? Per la semplice ragione che telai, sospensioni e aerodinamica verrebbero buttati via tutti! Ovvero si deve rifare da capo la progettazione e lo studio di una monoposto. Quelle attuali, infatti, hanno escursioni delle sospensioni limitate, da 0,5 mm a 1,2 centimetri, il resto dello scuotimento lo fornisce la spalla del pneumatico, deformandosi in curva.

I valori di deformazione cambiano a seconda della carcassa e della costruzione (oltre al carico aerodinamico e alla deriva laterale), ma si tratta di parametri che i tecnici conoscono benissimo e che sanno integrare nel progetto. Avere gomme da 18 pollici, con spalle ribassate, porterà a rifare completamente le sospensioni che i 3-4 centimetri di escursione dovranno averle come base per poter funzionare. Quindi ci vorranno schemi diversi, attacchi modificati e pertanto telai da rivedere con flussi aerodinamici da ristudiare. Ovvero soldi per le sospensioni, studi e soldi per i telai e lunghe ore in galleria del vento per usare al meglio le nuove coperture.

michelin le mans 2013 15
Le coperture delle F1 diventeranno quindi simili a quelle dei prototipi del WEC e più vicine a quelle stradali

Scordiamoci di risparmiare...

Alla faccia dei risparmi chiesti a gran voce da tutti. Non solo, visto che Michelin non vuole fornire più di tre o quattro squadre e vuole un regolamento con un solo treno di gomme in prova e uno per la gara, col divieto di sostituire le gomme (a parte per le forature) si cercano uno o due costruttori che si facciano carico per la fornitura delle altre squadre, e qui si apre un capitolo delicato. Di sicuro Jean Todt vuole una F.1 legata alle auto stradali, tecnologie da sviluppare in sinergia, gomme che dalla pista possano andare su strada.

Ecco perché saranno scolpite, col battistrada unico sia per l’asciutto sia per il bagnato con mescole veloci e resistenti da garantire dal primo all’ultimo giro le stesse prestazioni. «Su strada non ci fermiamo a cambiare le gomme quando piove, anche in F.1 dovrebbe essere così» ha detto Couasnon, responsabile Michelin Motorsport. Da Pirelli si segue da oltre un anno la vicenda, quello che nessuno aveva capito leggendo il nuovo regolamento tecnico, è che la FIA ha fatto passare una norma che stravolgerà ancora una volta la F.1 facendo spendere soldi in più invece che ammortizzare i costi delle stagioni precedenti. E questo effetto rincaro proprio non ci voleva…

Disegni: Gabriele Pirovano

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