Formula 1 Singapore 2014: le pagelle del GP di Marina Bay

Formula 1 Singapore 2014: le pagelle del GP di Marina Bay
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Giovanni Bregant
  • di Giovanni Bregant
Le pagelle del GP di Formula 1 di Singapore. Da Hamilton che torna in testa al mondiale ad Alonso ancora combattivo ma con risultati inferiori a quelli sperati
  • Giovanni Bregant
  • di Giovanni Bregant
22 settembre 2014

A volte una notte ti può cambiare la vita. Chissà se sarà così anche per Rosberg e Hamilton, che escono da quella di Singapore scombussolati nell'animo e nella classifica. In due gare, l'inglese ha annullato un distacco che sembrava difficile da colmare e si è finalmente proiettato in testa al Mondiale, anche se con solo una manciata di punti. Di fatto, i due ora ricominciano praticamente alla pari, per una volata mondiale che si preannuncia assolutamente emozionante e imprevedibile.

Fortuna e bravura

Voto 9 ad Hamilton dunque, che al sabato è bravissimo a cogliere per soli 7 millesimi una pole position carica di significati, ma che alla domenica si trova servita la vittoria su un piatto d'argento, complice il problema al volante che blocca in griglia la vettura di Rosberg. Tutto facile? Non proprio, perché la storia insegna che anche i più grandi possono cadere in una perversa trappola psicologica quando si tratta solo di non commettere errori e contare i giri che mancano alla fine. E infatti l'inglese nel finale si agita forse più del dovuto per il degrado delle gomme, anticipa di un giro l'ultimo pit stop e si costringe così a un duello ravvicinato con Vettel di cui avrebbe volentieri fatto a meno. Per sua fortuna, il tedesco non è in condizione di resistergli e la tanto sospirata vittoria è sua. Bravo e fortunato.

Senza voto Rosberg, perché si fa davvero fatica a giudicare la gara di un pilota senza il volante... Il tedesco è costretto al ritiro dopo una manciata di giri di agonia con una vettura a cui mancava un po' di tutto: marce, frizione, recupero di energia, limitatore di velocità... Ora almeno ha pareggiato con Hamilton il computo delle "sfighe" - come direbbe lui, che le parolacce italiane le sa tutte -  ma di questo, siamo sicuri, avrebbe fatto volentieri a meno.

Piacevoli (ri)scoperte

Sorride invece Vettel, che su una delle piste più difficili del Mondiale disputa la migliore gara dell'anno. Dopo che ancora una volta Ricciardo gli era stato davanti in qualifica, sembrava destinato ad un'altra prova sottotono e invece azzecca la partenza e si getta all'inseguimento di Hamilton, per lo meno finché l'inglese non smette di giocare e inizia a correre sul serio.... Poco male, lui ci prova lo stesso, sempre e comunque. Bravo nel finale a gestire le gomme ormai in crisi. Voto 9, ritrovato.

Sorride invece Vettel, che su una delle piste più difficili del Mondiale disputa la migliore gara dell'anno. Dopo che ancora una volta Ricciardo gli era stato davanti in qualifica, sembrava destinato ad un'altra prova sottotono e invece azzecca la partenza e si getta all'inseguimento di Hamilton


Alla vigilia sperava in un'altra vittoria, così il 3° posto per Ricciardo sa un po' di brodino, e già questo dà l'idea di quanto sia cresciuto l'australiano in questa stagione. Bravo in qualifica, in gara parte male, si trova 4° salvo passare Alonso durante l'ultima sosta dello spagnolo. Corre con una vettura in crisi di gomme e con il recupero di energia che a tratti non funziona, ma riesce ugualmente nel finale a tenere a distanza la Ferrari. Voto 8,5, concreto.

Sul quel podio, comunque, avrebbe potuto e dovuto tranquillamente esserci anche Alonso, autore di una prova maiuscola. Certo, le mescole particolarmente morbide portate dalla Pirelli per l'occasione a Singapore, insieme alla minore importanza della potenza su questa pista, hanno un po' coperto le magagne tecniche della Ferrari, ma lo spagnolo ancora una volta è stato un mastino: nella prima metà di gara lotta alla pari con Vettel e lo supera anticipando la sua seconda sosta. Intelligente a inizio gara a restituire subito la posizione a Vettel, dopo un palese taglio della prima chicane (anche se a parere di chi scrive avrebbe dovuto cederla anche a Ricciardo, ma i commissari evidentemente sono stati di manica più larga).

Nel finale al muretto decidono di fare una sosta in più e la tattica era tutto sommato corretta: semplicemente lo spagnolo non ne ha comunque abbastanza per ripassare le Red Bull, che evidentemente gestiscono le gomme molto meglio di quanto sperassero in Ferrari. Ma di questo lo spagnolo non ha colpe. Voto 9, lottatore.

Aveva illuso in qualifica, con una prestazione cronometricamente più vicina del solito a quella di Alonso e degli altri top driver, ma in gara Raikkonen è ancora una volta crollato, con un 8° posto assolutamente insufficiente quando guidi una Ferrari e il tuo compagno di squadra lotta come un leone per il podio. Il finlandese ha detto che la sua gara è stata rovinata quando non è riuscito a superare le Williams, ma questo fa parte delle corse: gli avversarsi non sono una variante sfortunata... Voto 5, non ci siamo proprio.

E' sempre più ritrovato invece Massa, sempre davanti a Bottas in gara come in qualifica su quella che non era sulla carta la pista più adatta alle Williams

Tra prestazioni brillanti e sottotono

E' sempre più ritrovato invece Massa, sempre davanti a Bottas in gara come in qualifica su quella che non era sulla carta la pista più adatta alle Williams: in effetti, le ambizioni erano ben diverse rispetto a Monza, però il brasiliano trae il massimo dalla sua monoposto, combatte bene nei duelli ravvicinati e dimostra di meritare la riconferma in F1 per il prossimo anno. Voto 9, bravo davvero.

Sottotono, invece, Bottas: in qualifica stavolta è dietro a Massa, anche se di un solo decimo, e in gara una Williams tutt'altro che perfetta non gli consente rimonte magiche come a Monza. Nel finale lo tengono fuori un po' troppo con lo stesso set di gomme, che infatti lo abbandonano all'ultimo giro, facendolo finire fuori dai punti. Voto 6,5, non ha colpe particolari, ma ci aveva abituati ad altre prestazioni.

Stupisce in positivo, invece, Vergne, che in qualifica è ancora una volta dietro a Kvyat ma in gara rinviene dalle retrovie come una furia, al punto che al muretto impongono al suo compagno di squadra di farlo passare: la strategia nel finale lo aiuta, mettendogli a disposizione delle gomme fresche quando tutti ormai sembrano pattinare sul ghiaccio, ma lui è bravo a correre sempre su buoni ritmi e molto efficace nei sorpassi (uno su tutti quello rifilato a Raikkonen, che pure aveva gomme relativamente fresche). Alla fine arriva il suo miglior risultato stagionale, ovvero un 6° posto che gli valgono 8 punti e un voto 10 nelle nostre pagelle, perché stavolta se lo merita davvero. Ma perché il francese non corre sempre così? Se lo chiedono anche in Red Bull, dove l'hanno - tutto sommato giustamente - già scaricato. Peccato.

Stupisce in positivo, invece, Vergne, che in qualifica è ancora una volta dietro a Kvyat ma in gara rinviene dalle retrovie come una furia, al punto che al muretto impongono al suo compagno di squadra di farlo passare

Tra piloti ed F1

In compenso il suo talentuoso compagno di squadra Kvyat ha fatto scintille in qualifica, centrando la Q3, ma in gara è lentamente sprofondato, dimostrando di non avere ancora l'esperienza per una gara così complessa come quella di Singapore. Per lui voto 5 dunque, ma ha tempo per rimediare.

Voto 8 a Perez, ancora una volta più redditizio di Hulkenberg (voto 6,5, perché a punti comunque ci va) e ormai una certezza in Force India, e voto 6,5 a Magnussen che torna a punti (beh, in realtà di punti ne prende uno solo) ed evita nuove penalizzazioni, anche se viene messo sotto inchiesta a inizio gara per una manovra compiuta proprio con il suo compagno di squadra. Ancora una volta però Button - prima di ritirarsi - si dimostra più concreto di lui in gara, così la sua prova migliore rimane sempre la gara di esordio, dimostrando di avere sì talento, ma di avere anche bisogno ancora di tempo per maturare. Voto 7,5 invece a Button, che fa la solita gara concreta, lontano dai guai e nel finale poteva cogliere altri punti. I giorni di gloria sono ormai alle spalle, ma la sua professionalità è sempre un valore aggiunto.

Per finire, voto 0 a questa F1 che mette ovunque le vie di fuga in asfalto e costringe i commissari a passarsi alla moviola tutta la gara per vedere chi e come ha messo le ruote oltre i cordoli... Non arriviamo a dire, come certi piloti della vecchia generazione, che un bel muro toglierebbe ai piloti la voglia di uscire di pista... però certe sanzioni sono fastidiose e probabilmente anche difficili da capire per il pubblico meno esperto. Dicono che è per la sicurezza e forse allora è giusto così, però di sicuro non è bello, nemmeno nella notte scintillante di Singapore.

Le pagelle di Singapore:

Voto 10: Vergne
Voto 9: Hamilton
Voto 9: Vettel
Voto 9: Alonso
Voto 9: Massa
Voto 8,5: Ricciardo
Voto 8: Perez
Voto 7,5: Button
Voto 6,5: Bottas
Voto 6,5: Hulkenberg
Voto 6,5: Magnussen
Voto 5: Raikkonen
Voto 5: Kvyat
Voto 0: a questa Formula 1

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