Formula 1, tra Imola e Mugello spunta Portimao

Formula 1, tra Imola e Mugello spunta Portimao
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Paolo Ciccarone
Facciamo il punto sulla silly season dei circuiti per la seconda parte della stagione 2020 di Formula 1: tra Mugello e Imola spunta la candidatura di Portimao, circuito portoghese
17 giugno 2020

Imola o Mugello? In settimana si saprà chi la spunterà per ospitare il secondo GP in Italia dopo Monza, ma all'orizzonte ci sono dei problemi e la candidatura di Portimao, in Portogallo, è molto forte anche perché il governo locale ha intenzione di investire per far conoscere le bellezze della regione dell'Algarve, attualmente penalizzata per il Covid19 e in attesa di un forte rilancio turistico a basso costo. I problemi legati alle due piste italiane sono burocratici e anche pratici.

Imola, Ferrari: ok per la pista, no all'organizzazione

Lo ha ribadito di recente anche Mattia Binotto, responsabile della GES Ferrari, ovvero "Siamo lieti dare la disponibilità del circuito del Mugello nell'ipotesi di un secondo GP in Italia". Dare la disponibilità vuol dire dare la pista ma non i servizi accessori. La struttura del Mugello, infatti, a parte la MotoGP, non ha altri eventi di portata mondiale e la sua struttura organizzativa non è al livello di Monza e Imola. Inoltre, Liberty pagherebbe per il noleggio della pista (che in questo caso sarebbe gratis) ma vorrebbe che a farsi carico delle spese fossero proprio i locali. A Monza il problema è stato superato con un contributo spese all'impianto (si parla di oltre 1,5 milioni di euro per il noleggio) ma a fronte di questo, tutto il carico di spese per commissari, servizi sicurezza e impianto ricadono sul tracciato lombardo. Al Mugello non vogliono farsi carico di queste spese, anche se la regione Toscana, col presidente Rossi, sta cercando una soluzione. Quindi ok alla gara, ma chi paga? Ferrari no di certo, anche se la gara numero 1000 della Scuderia corsa sulla pista di casa sarebbe un bel ricordo, ma pare che a Maranello non impazziscano molto all'ipotesi.

Imola ha dalla sua la regione Emilia

Imola, al contrario, ha una struttura organizzativa solida ed esperta. Inoltre il presidente AC Bologna, l'avvocato Bendinelli, ha grossa esperienza e conoscenza per cui, oltre alla recente omologazione F.1 rinnovata da poco, la pista potrebbe ospitare il GP senza grossi problemi. A dare manforte al progetto Imola ci si è messo anche il presidente Emilia Romagna, Bonaccini, che ha proposto a Liberty di pagare le spese di trasferta e ospitalità a tutto lo staff F.1, ragione per cui le squadre vedrebbero di buon occhio una trasferta imolese. Restano da superare alcune incomprensioni fra certi dirigenti locali e quelli federali, unico vero ostacolo alla conclusione della trattativa. I dissapori del passato, alcuni in discussione in uffici legali, non depongono a favore di una facile soluzione. La diplomazia di Bendinelli potrebbe intervenire per smussare certi angoli e trovare il via libera alla gara. Punto dolente, le strutture box e retropaddock. In questo il Mugello è messo meglio ed è più moderno, specialmente rispetto alle norme anti Covid19 imposte dalla FIA e da Liberty Media.

Portimao si candida col governo compatto

Nel sud del Portogallo sorge l'impianto di Portimao. Moderno, tecnico, impegnativo, una gran pista, che però è sempre stata lontana dai riflettori mondiali. Al contrario di Estoril, diventato vecchio e fatiscente, la zona di Portimao ha bellezze naturalistiche ma meno impatto turistico rispetto al tracciato a nord di Lisbona. Per questo motivo, sfruttando le riprese TV di un ritornato GP del Portogallo, il governo locale, appoggiato completamente da quello centrale, è pronta a farsi carico delle spese di accoglienza e organizzazione della gara. Al momento l'ipotesi che ai portoghesi va benissimo è farlo due settimane dopo la seconda gara italiana oppure subito dopo Monza nel caso la Germania definisca il ritorno di Hockenheim nel calendario iridato. A sfavore dei tedeschi c'è che per questo anno non avevano previsto nessun GP e le spese sono fuori bilancio, per cui Liberty dovrebbe pagare mentre in questo caso sarebbe pagata (al minimo) per le spese organizzative con lo scopo di una promozione turistica ad alto livello internazionale per una zona sconosciuta del Portogallo.

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