Lewis Hamilton: «Amici in F1? La mia macchina»

Lewis Hamilton: «Amici in F1? La mia macchina»
Pubblicità
Niente amici per Lewis Hamilton in Formula 1: ai colleghi preferisce la sua monoposto
17 giugno 2020

Zero amici in Formula 1 per Lewis Hamilton: il pilota della Mercedes, in un divertente video condiviso sui canali social della categoria, a domanda sui rapporti stretti nel Circus ha risposto che l'unica sua amica è «la mia macchina». Una risposta decisamente diversa da quella data da alcuni colleghi più giovani: Charles Leclerc e Pierre Gasly, cresciuti insieme dai tempi delle categorie minori, si sono indicati reciprocamente, così come Lando Norris e Carlos Sainz, compagni non solo di squadra in McLaren ma anche di scherzi nel paddock.

Forse la risposta di Hamilton è diversa per una questione anagrafica: anche lui, dopotutto, agli inizi della carriera aveva un amico in F1. Così come Leclerc e Gasly, pure l'inglese aveva fatto la trafila verso la F1 in compagnia di un pilota con cui aveva un ottimo rapporto nei primi anni di carriera nel Circus. Parliamo ovviamente di Nico Rosberg: chi ha la memoria lunga potrebbe ricordarsi i festeggiamenti di Hamilton e Rosberg in Australia nel 2008, con i due amici di lunga data felicissimi per il primo podio di Rosberg in F1. Una volta diventati compagni di squadra in Mercedes, dagli abbracci si è rapidamente passati alle sportellate, e il rapporto tra i due si è deteriorato inesorabilmente fino alla vittoria del mondiale da parte di Rosberg a fine 2016. 

Ci sono anche altre risposte interessanti nel video. La migliore è forse quella di Romain Grosjean: il francese della Haas, a domanda sul pilota più sottovalutato in F1, ha indicato se stesso, con la consueta modestia. Grande omertà da parte di tutti sull'alfiere più sopravvalutato: l'unico a lanciare maliziosamente un sassolino è stato Gasly, che, senza fare nomi, ha però risposto «troppi». Kevin Magnussen, con un cuore inaspettatamente vintage, piange l'assenza dei V12 in F1, mentre Sebastian Vettel indica Graham Hill come pilota di classe, snobbando gli attuali colleghi. Non poteva mancare poi una risposta ad effetto di Kimi Raikkonen, che si autodefinisce «sfortunato». 

Pubblicità