Montezemolo: «Sarà la pista a dare il suo verdetto sulla F138»

Montezemolo: «Sarà la pista a dare il suo verdetto sulla F138»
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Paolo Ciccarone
Pronta per affrontare la stagione 2013 di Formula 1 la Ferrari F138 porta con sè le speranze degli uomini in rosso. Bella da vedere debutterà in pista a Jerez| <i>P. Ciccarone</i>
1 febbraio 2013

A parte il nome e la forma della monoposto, tutto il resto è uguale. Ad ogni presentazione di una nuova Ferrari di F.1 i proclami sono sempre identici. E non potrebbe essere altrimenti, visto che si parla a bocce ferme, non si sa nulla dei rivali e poi ci pensa la pista a dare i primi risultati.

Anche in questa occasione, al debutto della F138 (13 per l’anno in corso, 8 per il numero dei cilindri del motore) le parole lasciano il tempo che trovano, al punto da risultare banali anche se piene di significato. Anzi, questa volta è stata la commozione sul palco del presidente Luca di Montezemolo la vera novità: «Tutte le mattine che vengo a lavorare alla Ferrari, sono felice per quello che mi attende, per questa sfida quotidiana fatta di gente speciale che costruisce oggetti speciali» ha detto e nella voce incrinata non c’era niente del grande attore protagonista che è nella vita.

Lavorare alla Ferrari, crescere e vincere con la rossa, è qualcosa di unico e chi non lo ha provato mai, non può capirlo. Se poi Montezemolo definisce «Speranzosa» la nuova F138 è perché, a questo punto, si può solo sperare che sia competitiva e vincente: «Accidenti se è bella, spero sia anche veloce»  ha detto Sergio Marchionne a margine della presentazione. Insomma, su un punto tutti d’accordo: stavolta la Ferrari l’ha fatta bella, mica come la “scarpiera” dell’anno scorso, spigolosa, brutta e difficile da mettere a punto.

Stavolta è anche bella

Quando una monoposto è bella è perché si sono curati tutti i dettagli e su questa F138 le forme sono aggraziate, le sospensioni a tirante (anche dietro oltre che davanti, soluzione copiata anche dalla McLaren «Si vede che siamo bravi a fare qualcosa anche noi» ha chiosato Domenicali) sono più alte rispetto al passato, come dire che le monoposto di questa stagione non strisceranno più per terra come le sorelle precedenti. E questo perché le nuove gomme Pirelli hanno bisogno di una altezza da terra diversa.

Insomma, si sono rimescolate un po’ le carte, si ricomincia da zero partendo però da una base, la F2012, che è pur sempre la seconda monoposto del mondiale dell’anno scorso: «Sì, partiamo tutti da zero con macchine nuove – dice Felipe Massa – quindi abbiamo tutti le stesse possibilità. Ora dobbiamo sviluppare la macchina nei test, capirla e farla crescere fino a farla diventare vincente. Io sono molto carico, dopo le difficoltà di inizio stagione, mi sono rafforzato caratterialmente, ormai non mi spaventa nulla»

La parola alla pista

Insomma, almeno su Massa c’è un pilota caricatissimo, mentre Alonso, sul quale Montezemolo punta tanto «Ha fatto una stagione straordinaria nel 2013, mi aspetto ne faccia una migliore nel 2013», non pare entusiasmarsi, non dà quella carica che ci si aspetta da lui: «Quando partirà il mondiale non avremo più tempo per respirare, vi dimenticate che concluso il mondiale 2012,  non abbiamo avuto il tempo per far nulla, solo eventi promozionali e attività fuori pista, è importante prepararsi bene e io voglio essere al massimo. Poi su questa macchina ha ragione il presidente Montezemolo, c’è la speranza che possa essere competitiva, ma è sempre così a ogni inizio stagione, è normale parlare e dire le stesse cose banali fino a quando non ci sarà il confronto in pista a dire le prime verità»

E per quelle bisognerà aspettare i primi collaudi di Jerez da domenica prossima: «I test non dicono nulla – conclude Montezemolo – vorrei già essere al 17 marzo in Australia per capire dove siamo». Stavolta non è l’unico a volerlo.

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