Motori turbo e batterie in F1: problemi con le nuove norme

Motori turbo e batterie in F1: problemi con le nuove norme
Pubblicità
  • di Maurizio Tanca
In futuro le monoposto verranno spinte da un 1.600 turbo abbinato ad un motore elettrico per una potenza complessiva di 800 CV. Lo sviluppo dei nuovi powertrain però è tutt'altro che semplice... | <i>P. Ciccarone, Nuova Delhi</i>
  • di Maurizio Tanca
27 ottobre 2012

Nuova Delhi - In futuro i motori saranno tutti 1.600 cc turbo e dovranno girare a 15.000 giri al minuto, in più è previsto l’uso di un motore elettrico da 200 CV e la potenza massima dovrebbe aggirarsi sugli 800 CV in totale. Ci sono però due problemi che stanno riscontrando i costruttori.

Il primo, i motori dovrebbero girare ad almeno 15.000 giri al minuto, ma tendono a detonare prima, attorno ai 12-13.000, quindi ci sono 2.000 giri di motore non usabili con le attuali benzine e bisognerà trovare un modo. Qualcuno ha provato con l’iniezione diretta congelata del carburante, che riduce i problemi, ma è anche vietato dalle regole attuali.

Secondo problema, i motori elettrici. Hanno 200 CV e rispetto ai kers attuali (80 CV) sono più importanti perché se oggi perdi un decimo al giro, se si rompe il kers del futuro son dolori. L’efficienza delle batterie al momento è del 95%, ovvero fra inizio gara e fine c’è una perdita di 10 CV, non è molto ma diventa importante in vista efficienza globale del progetto.

La tecnica fa passi in avanti, la ricerca pure, di certo le macchine del futuro saranno “strambe”: radiatori per l’acqua e per l’olio del motore, del cambio e delle turbine nonché del kers. Troppa roba da raffreddare con le attuali attrezzature, quindi o si superano i problemi oppure, fermo restando il regolamento, più che cercare l’efficienza qualcuno sta cercando la furbata per aggirare le norme…

Pubblicità