Pirelli spiega come vengono testati gli pneumatici di F1

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In occasione del video di presentazione del GP del Giappone, Pirelli spiega come vengono sviluppati e testati gli pneumatici di F1
11 ottobre 2013

 

In occasione del GP del Giappone, che vedrà le monoposto di Formula 1 impegnate questo weekend sul leggendario circuito di Suzuka, Pirelli ha rilasciato il tradizionale video dove vengono spiegate le condizioni in cui si trovano ad operare le gomme.

 

Suzuka è un circuito veloce e molto tecnico, dove gli pneumatici devono sopportare carichi verticali superiori agli 800 kg. Per assicurare la giusta combinazione di prestazioni e durata Pirelli ha scelto di portare in giappone gomme a mescola Hard e Medium.

 

Mario Isola, Racing Manager di Pirelli, spiega a questo punto come vengono sviluppate le mescole per le coperture destinate al mondiale di F1. Dopo la simulazione in laboratorio, i calcoli agli elementi finiti e diversi test indoor che sottopongono le coperture alle più gravose condizioni di utilizzo diviene fondamentale la fase di sperimentazione in pista.

 

Per questi test Pirelli si serve di due piloti del calibro di Lucas di Grassi e Jaime Alguersuari, che valutano le diverse mescole sviluppate al volante della Lotus 2010 modificata per riprodurre i più recenti regolamenti. Una volta testati i diversi prototipi, i piloti forniscono una loro valutazione soggettiva agli ingegneri sulle diverse caratteristiche di guida di ciascun prototipo e su come potrebbero essere migliorate le gomme per il futuro. L'utilizzo di due collaudatori assicura ai tecnici due diversi punti vista, essenziali per sviluppare pneumatici che dovranno soddisfare 22 piloti.

 

I test si svolgono su circuiti diversi per sottoporre le gomme a tutte le tipologie di stress che incontreranno nel corso della stagione ufficiale, anche se resta sempre un'area di imprevedibilità data dalla combinazione di diverse condizioni. Tutti i commenti e le valutazioni raccolte durante i test di sviluppo verranno poi analizzate con i dati di telemetria acquisiti grazie ai sensori montati sulla test car. Solo dopo una lunga selezione quindi le gomme Pirelli sono pronte per scendere in pista.  

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