Scalabroni: «In Ferrari hanno fatto un gran lavoro aerodinamico»

Scalabroni: «In Ferrari hanno fatto un gran lavoro aerodinamico»
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  • di Maurizio Tanca
Nel corso del GP di Silverstone abbiamo intervistato Enrique Scalabroni, tecnico F1 che ci ha parlato dei top team | <i>P. Ciccarone, Silverstone</i>
  • di Maurizio Tanca
8 luglio 2012

Enrique Scalabroni non passa inosservato in un paddock di F.1, ha una stazza che emerge su tutti, un peso considerevole e due occhi azzurri che spuntano da un volto barbuto in contrasto col bianco dei capelli. Eppure, a vederlo così, in pochi ricordano che è stato la mente progettuale alla Lotus, Williams, McLaren, Ferrari e Benetton, per non dire di altre formazioni, a partire dal suo ex team di GP2. Oggi Enrique fa consulenza aerodinamica e tecnica per i team che ne hanno bisogno e con lui è bello parlare di F.1. Ecco quali sono le sue opinioni sui top team del mondiale.

Red Bull

«Come al solito Newey dimostra di avere una visione globale di una monoposto. Se la guardo nei dettagli mi sembra quella fatta meglio, ogni particolare ha un suo perché. Ha inventato gli assetti cabrati, col muso in giù e la coda alta perché ha capito che solo il diffusore non bastava a garantire aderenza. In questo modo tutto il fondo della macchina funge da diffusore, bravissimo. Ma la cosa che mi ha colpito a Silverstone è il cambio con il diffusore posteriore. Le fiancate mi ricordano un po’ la forma a Coca Cola di Barnard di 20 anni fa, ma con l’aggiunta del doppio fondo Ferrari di Migeot unita a una rastremazione del cambio e a una forma della zona posteriore che è molto intelligente.»

«Infatti Newey ha ricreato il principio del doppio diffusore di Brawn del 2009. In questo modo, con la fusione sagomata del cambio, la forma dello scivolo, crea una zona fittizia di depressione, secondo me recupera una cinquantina di kg, che in quella zona non è poco. Bravo e intelligente a sfruttare le pieghe del regolamento. Si diceva che l’anno scorso la Red Bull avesse 1600 kg di carico aerodinamico, ora senza gli scarichi si sarà perso qualcosa, ma mi dicono che viaggi sui 1480 kg, che non è male viste le nuove norme regolamentari. Mi lascia perplesso la scelta di inclinare i semiassi, rispetto all’anno scorso quest’anno la scelta non mi pare adeguata ma forse Adrian ha voluto privilegiare l’aerodinamica coi flussi sul cambio e tutto il resto si adatta.»

In Ferrari hanno fatto un gran lavoro aerodinamico, cambiando tanti particolari e portando la macchina a un buon livello di competitività  

Ferrari

«Hanno fatto un gran lavoro aerodinamico, cambiando tanti particolari e portando la macchina a un buon livello di competitività. Davvero bravi, ma a Silverstone mi ha colpito la nuova ala anteriore, hanno adottato una soluzione intelligente con le bavette laterali forate. Quando recuperi carico sull’anteriore è facile avere una depressione che porta verso il basso l’ala, quindi bisogna inventarsi una depressione contraria per bilanciare questa forza. Le forature sulle bandelle mandano un flusso contrario e stabilizzano l’ala anteriore, anzi si guadagna qualcosa anche stando in scia a un’altra vettura, la macchina è meno sensibile all’aria sporca.»

«Secondo me la Ferrari ha rischiato molto con la scelta della sospensione a pull rod anteriore, perché sono obbligati ad avere degli assetti “impiccati” e rigidi, Alonso si è adattato, Massa no, le modifiche portate poi hanno migliorato la situazione. Fossero rimasti fedeli al push rod avrebbero avute più possibilità di regolazioni degli assetti, ma in una F.1 ogni particolare influenza l’altro, per cui se davanti hanno scelto una soluzione, dietro avranno di conseguenza soluzioni adeguate. Inoltre con l’avantreno così le gomme vengono subito riscaldate, che era il problema dell’anno scorso.»

McLaren

«Il progetto insieme non è male anche se non mi pare che spicchi per qualche originalità. Mi stupisce che abbiano una zona del serbatoio molto larga e lunga, avranno dei baricentri più bassi ma in F.1 a quei livelli, ogni centimetro equivale a 3 kg di peso e con un serbatoio lungo gli spostamenti di peso diventano importanti, non tanto quando è pieno, quanto dopo i primi giri di corsa. Con 220 litri di benzina gli spostamenti di peso diventano deleteri, quando freni va tutto davanti, quando acceleri tutto dietro.»

«Al contrario, se la scelta McLaren avesse privilegiato un serbatoio più alto, avrebbero avuto un baricentro col peso spostato in alto e questo avrebbe creato altri problemi. Avranno un sistema per controllare gli spostamenti del peso. E’ una bella macchina, costruita bene e con cura, tanti dettagli perfetti ma difficile da sfruttare, visto come Button va in crisi e come si consumano le gomme dopo un certo periodo, credo che debbano ancora lavorare sulla distribuzione dei pesi.»

La McLaren è una bella macchina, costruita bene e con cura, tanti dettagli perfetti ma difficile da sfruttare

Mercedes

«Mi pare molto furba la soluzione dell’F-Duct anteriore con i condotti laterali che scaricano l’ala. E’ stata curata molto ma secondo me viaggia troppo bassa sul terreno, spancia spesso e col pieno è deleterio, se alzi da terra la macchina poi il rischio è che non hai carico aerodinamico. E’ un insieme da gestire in modo difficile, ma la soluzione scelta per scaricare l’anteriore mandando in stallo il tutto, mi pare molto intelligente.»

Lotus

«A vederla così sembra che non abbia niente di che, invece ha una zona anteriore molto intrigante, lo vedi che consumano meno le gomme e che ha un potenziale enorme. Forse i due piloti non riescono ancora a sfruttare al meglio la macchina, per cui si capisce che è valida ma non quanto. In gara hanno sbagliato delle scelte strategiche e questo gli ha impedito di vincere delle gare, secondo me hanno ottenuto meno di quello che potevano, è una macchina da seguire con attenzione e, ripeto, l’anteriore è stato curato alla grande, con soluzioni davvero innovative di sospensioni e angoli di sterzo.»

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